lunedì 23 novembre 2009
Louis Vuitton Trophy: una giornata speciale, ma quanto e' Azzurra la Costa Azzurra?
Pubblicato da BRAS DE BOIS alle 11:01 AM
I fatti li abbiamo scritti, le cronache sportive sono ovunque e allora una Gang di AV cos'era a fare in Costa Azzurra???
Turismo? Troppo poveri! Gita fuori porta? Troppo lontana! Un'indianata? A voi la risposta!
Venerdì ore 12 L decolla con la carrozza ferrata da molto lontano.
Venerdì ore 15 G frusta le briglie da abbastanza vicino.
Venerdì ore 18 lo stalliere BdB nutre le bestie ormai sfiancate vicino alla metà.
Venerdì ore 19 L+G+BdB+Z+N pongono omaggio al Re nano.
La prosecuzione è secretata
Sabato ore 12 L, G e BdB ancora scottati dalla nottata ma mai paghi, riprendono il via in direzione Costa Azzurra....pianificazione a livello zero. Si va là e poi si vedrà, questo è il motto.
Sabato ore 18 siamo alla meta.
Dopo aver visto Valencia, Alicante, Stoccolma sempre durante i grandi eventi velici ti aspetti di entrare in un clima saturo dei resti dell'America's Cup sin dal casello autostradale ma nè un cartello, nè un gonfalone, nada, nada de nada.....direzione porto allora. Anche qui low profile.....il fior fiore di campioni, i quattro scafi Iacc, il villaggio della Louis Vuitton sembrano mimetizzati in una Nizza sempre bellissima ma per niente partecipe. Strana questa cosa. La vela spesso è un circo ma anche i circhi mostranno il dromedario agli incroci. Invece niente. Bah! Stupiti, non facciamo certo dietrofront poichè domani è il giorno del giudizio. Azzurra vs Team New Zealand, questo offre il programma! Premetto che nominare Azzurra mi lascia un pò perplesso o stupito, non lo so ancora, sarà che la prima volta che ho scoperto che esistevano le corse a vela era perchè qualcuno mi nominò Azzurra e la Coppa America qualche decade fa ed a regatare iniziai solo qualche anno più tardi. La cosa certa è che Azzurra è Italia, Azzurra sono tantissimi amici che domani si scontrano con i maestri e i figli dei maestri dell'altro emisfero. Italia vs Nuova Zelanda ha un sapore strano....gli All Blacks che ci massacrano.......l'ultimo ricordo velico di spessore dove l'avevamo fatta da padroni erano quindici anni fa quando il Moro schiacciò in mare e soprattutto in terra l'ultima barca rossa neozelandese......da allora loro sono diventati quelli neri, i Kiwi di Black Magic e sono rimasti sempre un gradino più in alto.
Data la premessa ed ascoltati gli interessati già la sconfitta per 2 a 1 sarebbe stata una soddisfazione!
Domenica ore 6.30 wake up. L'obbiettivo è imbarcarsi per assistere ma la pianificazione zero lascia il segno. Troppo tardi e ci rimane soltanto il maxischermo del Louis Vouitton Village. Vabbè!
Domenica ore 8.00 il rodeo ha inizio, quindici gommoni in acqua, un battello spettatori, le rive semivuote e cinquanta persone nel villaggio....rifletto che qualcosa non ha funzionato nella macchina organizzativa ma chi se ne frega, Checco pietrifica Dino e Tommaso con Ganga pennellano il campo e lasciano la seconda scelta a Ray Davies.
50 minuti dove i ragazzi non sbagliano Niente ed è nel cassetto il primo punto. Inizia il match point? Match point? I Kiwi saranno furiosi per lo smacco ed ora tireranno fuori i muscoli.....stimiamo infinitamente i ragazzi azzurri ma quelli neri sono come i tori nelle corride, o li ammazzi o si rialzano!
Si riparte e con una calma, tranquillità, esperienza quasi british gli Azzurri fanno un, due, tre, ma il neozelandese chi è???
Qualcuno mi diceva, non serve vincere con distacco, basta vincere e così è stato. In controllo se andavano controllati, in attacco se la scelta valeva il prezzo del biglietto....un mezzo tuffo di Pietro e l'ultimo incrocio da brivido sono il clou dell'ansia che le immagini ci hanno trasmesso, tutto il resto del tempo gli Azzurri sono semplicemente stati PIU' FORTI.
Nel frattempo la nostra capillare organizzazione zero trova posto su un battello alle 10.30, a regata finita.....peace and love....andiamo incontro alle barche che rientrano. Sfilano quelli neri al traino, cattivi sino a due ore fa, non mi sembravano felici e neppure così cattivi.....la flottiglia al seguito della regata, non più di venti mezzi è tutta per Azzurra. Li raggiungiamo, saranno in trenta a bordo tra gli eroi ed i Padri del team.
Si sente solo gioia e si vedono dei gran abbracci. Poi arrivano i Rib che trasbordano tutto l'equipaggio sulla Signora dei Venti, una nave a vela che issa bandiere dell'Italia e di Azzurra, a rendere omaggio al Principe dello Yacht Club Costa Smeralda possessore dello storico nome del team. Parte l'inno nazionale, tanti abbracci, ancora abbracci, poi le casse suonano Vincerò......è festa......se la meritano e un pò anche noi lì vicino ci emozioniamo.....in tanti sognavano questa vittoria, in pochi la credevano possibile. La reazione è di quelle da 'abbiamo toccato il cielo con un dito'!
Si rientra e si aspettano i ragazzi. La formula vuole un'entrata trionfale alle quattro del pomeriggio....mancano quattro ore.....azz....qualcuno si vede lo stesso scendere dal dock ed un applauso lo insegue...una, due, tre, dieci volte...come i campioni di tanti sport più considerati del nostro, ma per una volta i campioni sono loro! Sono fieri, sono orgogliosi, sono emozionati ed ancora applausi. 2 a 0 ai mostri sacri, grandi Azzurri. Se poi questo doveva essere un passo in preparazione ad un gruppo allora avete vinto di nuovo, perchè quello che si è visto è un gran gruppo...se poi questo doveva essere un passo verso la conferma di un consorzio, Giovanni Maspero, il suo Joe Fly e lo Yach Club Costa Smeralda sono già un gran bel consorzio....se poi questo doveva essere un passo per cercare degli sponsor di meglio non potevate fare!
Ore 13 lasciamo Nizza con un unica sensazione: oggi l'Italia ha una considerevole e concreta possibilità in più di fare una futuribile Coppa senza dover presentarsi a testa bassa di fronte a nessuno!!!
Azzurra in Costa Azzurra, stellari!!!
Onore ai vincitori:
il timoniere Compare Checco,
il tattico Tommaso,
gli strateghi Ganga e Burnhan,
il navigatore Topo,
il randista Dede,
i tailer Stefano e Pigiotto,
i grinder Centu, Romeo, Pilastro e Scalici,
i drizzisti Bubu e Cannoni,
i 2 Albarelli e Mantovani,
il prodiere Matte.
A terra Ale, Romoletto e Giovanni Maspero.
Etichette: Azzurra, louis vuitton trophy
14 commenti:
A terra anche Adesso Vela... sigh... c'è chi dice per colpa mia (può essere vero) ma SPERO che maSPERO la prossima volta ci inviti in acqua...
Tutto molto bello (la vincita), tutti molto bravi (i ragazzi), che tra l'altro conosciamo quasi tutti, è mancata un pò l'accoglienza a terra. I francesi un pò troppo "freddini", sicuramente gli tirava il sacco, non hanno fatto gli onori di casa ma affari loro... l'ottavo parla chiaro... Da mangiare? si mangia meglio ad Ancona!
Tutte queste righe per non raccontare nulla.
In mare la traina è un tipo di pesca, le barche vanno a rimorchio.
In venticinque anni di onorato servizio velico mi hanno sempre detto: passami il traino....dammi il traino...rientriamo al traino. Evidentemente ho sempre frequentato le persone sbagliate! Sorry Jack.
ps. a titolo informativo cosa dovevamo raccontare? chi aveva la randa più chiusa o più aperta e chi virava meglio. Oppure dire il colore delle divise? Nei bar vela si vive di perifrasi altrimenti abbiamo tutti planato a più o meno 35 nodi e preso raffiche a 70 nodi.
E comunque in quell'ambiente lì c'è solo da guardare ed imparare....la moltitudine di allenatori la lasciamo al mondo del calcio!
Bonne nuit Jack
In venticinque anni di onorato servizio spero ti sia riuscito di meglio che vedere una regata dal maxischermo.
Prova a ripassarti qualche manuale di navigazione, dove si parla di condurre a rimorchio una barca, di rimorchiatori e non leggere il mensile dei gommoni con cui si può al limite pescare alla traina.
http://www.foreignword.com/glossary/plongeon/ita/deft.htm
Bonne nuit à toi.
Jack! Che piacere!
Ma te domenica dove eri?! A pescare alla traina?!
Guarda io ne so pochissime ma a naso mi sento di dirti che se BdB non avesse avuto qualche "palletta al piede" che non si sveglia di mattina e un tot di amici che non voleva mollare a terra più che dal maxi schermo o dal gommone la regata guardava l'avrebbe vista molto molto più da vicino ...
By the way...Spero che in tot anni di onorate intrusioni anonime o quasi nel blog tu abbia fatto di meglio che andare a scovare una parolina FORSE inappropriata...
Buona traina a tutti!
Alegher... abbiamo riaperto i cancelli e il bestiame è magicamente tornato... e come sempre... "Troppa gente sta ad ascoltare soltanto per scovare un potenziale errore..."
Manuale di navigazione??? A cosa serve? Vigo ne sai qualcosa?
Beh, per guardare le regate dal maxischermo o gironzolare in gommone traquillo che non serve a nulla.
Caro Brais dai weekenderos si impara sempre qualcosa...
Meno male...mi stavo preoccupando di essermi perso qualcosa mentre planavo a 35 nodi! Azz, lì conta il dettaglio e magari il manuale mi avrebbe aiutato! Ne compro almeno tre, uno per me, uno per il Lauro e uno per il Vigo così lo mettiamo nello zaino...non si sa mai!
Ragazzi, però se apriamo a tutti e non sopportiamo le prime due critiche che ci arrivano (tra l'altro ha ragione in entrambe le cose) tanto vale che ci richiudiamo nel guscio della censura.
Jack non sei una bestia sei solo un pò precisetto, BdB scrive di getto e col cuore, qualche imprecisione lessicale ci può stare, quel che è imperdonabile è la pattuglia di AV che parte per la Gallia e si ferma al Maxischermo. :D
Oh Beppe, anche tu hai letto un manuale di navigazione? Non farmi preoccupare.
nb le critiche sono il sale della conversazione. Le adoro!
Sai Peraz che sono della vecchia accademia...dove si scrive "di" bolina e "in" poppa e non il contrario, abbrivo e non abbrivio, di rispetto e non di riserva, paterazzo e non strallo di poppa, le mure e non le mura....
Ma ho già fatto tanto a toglierti le abbreviazioni da sms...
:D
Ti senti un pò responsabile?
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