lunedì 16 marzo 2009

Devoti D-One


La prima volta che ho sentito parlare del Devoti One è stato lo scorso anno in aeroporto a Linate.
Ero in attesa del volo per Cagliari dove andavo per l'italiano Melges 24 e mi è capitato di incontrare Luca Devoti.
Così, seduti ad aspettare, Luca mi ha raccontato, con quel piglio e quell'entusiasmo tutto suo, della sua idea di un nuovo singolo che andasse oltre la fisicità richiesta da Laser e Finn senza perderne di vista le boline tattiche e che non richiedesse le doti da trapezista acrobatico-circense del Musto Skiff per ottenere laschetti supersonici.



Nemmeno un anno dopo eccoci alla presentazione della barca avvenuta al London Dinghy Boat Show.
Il progetto firmato da Phil Morrison che in Inghilterra, al pari di Jack Holt e Ian Proctor, è considerato un vero guru nel disegnare derive sportive.
Obiettivi?
Semplicissimo:
Creare un singolo dall'appeal moderno, semplice da condurre, cinghie di bolina e gennaker al lasco.


Trasportabile anche sul tetto dell'auto, dopo aver smontato le terrazze, grazie all'albero divisibile in due parti.
E sopratutto .... most of all, la possibilità, grazie al concetto di weight equalization legato alle ali estensibili, di far competere timoniere con una differenza di peso anche di 20-25 Kg.


Numeri e caratteristiche:
Scafo di 55 Kg in epoxy di carbonio.
Randa di 11 mq e Gennaker di 15
Albero, deriva e bompresso retrattile completamente in carbonio.
I primi 5 prototipi si trasferiranno nel breve a Palma de Maiorca per definire gli ultimi dettagli (sopratutto per ciò che riguarda le ali), sono previsti test per circa un mese.
L'inizio della produzione è atteso per Giugno 2009.
Se vi sembra che Luca Devoti abbia messo abbastanza legna sul fuoco sappiate che sta cercando anche di abbinare un format innovativo alla sua ultima creatura.
Regate più rilassate, che ti permettano di ricordarti da che parte del campo di regata hai bordeggiato invece di essere sopraffatto dalla stanchezza.
5 prove, 1 solo scarto.
Punteggio triplo per l'ultima prova in modo da tenere aperti i giochi fino alla fine.
Dulcis in fundo un sistema di "arbitraggio" che intervenga solo ed esclusivamente su protesta di un concorrente.
Chi perde, sia esso il protestante o il protestato, viene squalificato. Punto!
Insomma un modo di riconsegnare la vela ai velisti.
Il video che vedete sotto è una courtesy di Offshore Rules




Complimenti a Mr. Devoti per la pronuncia perfettamente British che ci fa chiudere un occhio sul fatto che il D One non sia passato subito da qua.
Per far rimarginare completamente la ferita ci aspettiamo un invito a provarlo in acqua prestissimo ;-)

E voi?
Che dite?

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Luca è un grande e non ne sbaglia una!
E lo vedremo alle Olimpiadi a prua di Diego.

matbard ha detto...

Prezzo?

Anonimo ha detto...

ma non ha le sartie?? Con quel gennakerone...

Anonimo ha detto...

Scusate se sono off topic ma nessuno dice che gli SB3 alla prima tappa di Finale Ligure erano 8?

Unknown ha detto...

così ad occhio e croce sembra molto bello ma... c'è un "ma".
Luca Devoti s'è fatto una barca per divertirsi e sicuramente c'è riuscito ma se lui pesa intorno ai 90/100 kili e le terrazze del d-one permettono di compensare fino a 20kg vuol dire che chi non arriva neanche a 65 chili non può pensare di tenere dritto il d-one. quindi una belle fetta di superpiuma come me non ha speranze di tornare sui barchini come quando avevamo i peli del culo a batuffoli. Peccato!

ps. Cattivo sei troppo cattivo

matbard ha detto...

Anche io sono superpiuma, ma considera che con muta, aiuto al galleggiamento, etc... Arrivi tranquillamente a sfondare i 70.

E poi consolati: Ben Ainslie non è certamente un colosso...

Anonimo ha detto...

Filippus, non è una barca per bambini, un adulto che non arriva a 65 chili farebbe bene a curarsi o darsi all'ippica...

Beppe ha detto...

Filippo, Luca farebbe un pellegrinaggio a San Giacomo di Compostela per pesare 90 chili.

Allabendur non hai torto, ma attento che i fantini han la frusta facile.

Matteo, credo sia presto per il prezzo, e tanto meno per lo sponsor, la classe, il calendario etc.... Owner driver?

Io sono esterfatto dalla lunghezza del bompresso!

chicco ha detto...

io,dal basso dei miei 66 kg, se proprio devo andare in cinghie, piuttosto mi prendo il moth e volo

Anonimo ha detto...

Ma a che serve?

Il Pelato ha detto...

Bello ma un po' "strano"...chissà come sarà da timonare, sembra una via di mezzo tra un moth ed un finn. Certo che la curiosità c'è.....

Anonimo ha detto...

Per i leggeri:
dalle mie parti un vecchio allenatore di culturismo dice:
"magna lu pane: cost' poco e t'abbott' "

matbard ha detto...

Meglio del Moth c'è l'RS 600ff, tutto in carbonio con i foils. Attenzione però: sembra che per controllare questi "cosi" ci voglia più massa che non un tradizionale Laser. Per quanto riguarda il prezzo, mi stupirei se il D-One costasse meno di 10.000 neuri...

Anonimo ha detto...

RS 600ff?
Su quello altro che circo? Devi essere un "bulgaro"...
Filippus,tu che sei superpiuma, potrai regatare alla pari contro gente di 85 kg. Da quello che ho sentito, il weight equalization non consiste solo nell'avere le ali regolabili, ma anche nello zavorrarle per portare il peso di timoniere+ barca uguale. Io non credo che un timoniere da 100kg, con le terrazze a zero e senza pesi, abbia grandi vantaggi rispetto ad un 75 (filippus, la media italiana è questa...) zavorrato a 95.
Immagino che quando ci sarà una classe stabiliranno il peso minimo consentito, portando ad esempio tutti a 90/95 kg, chi è sopra avrà più raddrizzamento, ma anche più peso in barca con poca aria. E poi magari si potrebbero fare due classi di peso, in fondo nella vela non si è mai fatto ma perché no?
Lo trovo comunque molto interessante e da provare al più presto!

Anonimo ha detto...

i due Ericsson hanno passato l'Horn Gate in una burrasca e voi non dite nulla?
Decisamente distratti...
Forse se fosse l'Audi Ocean Race mettereste un aggiornamento ogni mezz'ora.

Pacio ha detto...

Per l'ultimo scienziato, lsasciati spiegare una cosa:
Sai qual'è il bello qui?
Che, ti piaccia o no, facciamo quello che ci pare.
Del passaggio dei due Ericsson (sopratutto del 3) trovi ampi report (ampi ma tutti uguali) dapperutto.
Leggiteli dove vuoi.
Ciao bel ragazzo

Anonimo ha detto...

smetti di tirartela, che la strappi, scienziato...

Unknown ha detto...

@Matteo: in realtà peso circa 61, per ‘sfondare’ i 70 ce ne vuole…
@Allecoso: io sono più che adulto, peso circa 60 e sono in perfetta forma. Fatti curare tu, ciccione!
@Beppe: non volevo offendere Luca, so bene che è un 100 abbondante ma sai… far incazzare un finnista non è mai una buona idea
@Carlo: il bompresso serve ad infilzare gli avversari antipatici al cancello di poppa, il resto serve a Devoti, anche lui ha il mutuo da pagare.

@Cosimo: hai ragione, ragatare contro gli “standard” ad armi quasi pari sarebbe già un sogno. Per quanto riguarda le classi di peso, un tempo si faceva sui Windserfer TenCate, chi se li ricorda? Certo, da provare così come il punteggio triplo all’ultima prova.

Allo scienziato anonimo non occorre rispondere. basterebbe censurare e passa la paura. Buffone!

Vedo che il clima è caldo al punto giusto per regolare i conti in acqua: -2 gg.

Lauro ha detto...

Ventone da N 30/40 Knts... Strano... chissà se le ancore delle boe terranno...

Anonimo ha detto...

Lauro, ma vai veramente ad Alassio????

Lauro ha detto...

Certo che si! Parto oggi alle 15:00! Ma lo sapete con che barca vado?

Anonimo ha detto...

Eta Beta, con la paghetta di Testolin, quello che a Scarlino ha rubato a Magnani il titolo Italiano Corinthian, con un timoniere francese con la paghetta...
Ma la paghetta son fatti vostri, visto che siete pro, fattene dare il più possibile!

Lauro ha detto...

Ti pubblico perchè mi sei stato simpatico, e poi, non sono come alcuni che mi si sono lamentati che sono stati citati come "paghettati" dalla nascita! :-) :-)

Unknown ha detto...

Anno nuovo, nuova stagione... vecchie polemiche, vecchi rancori.

Continuiamo così, facciamoci del male...
[http://www.youtube.com/watch?v=qWqfrz9N3nI]

Lauro ha detto...

Per l'idiota istigatore (solo io posso sapere cosa ha scritto): Ti rispondo solamente se dici chi sei! E non ho, come dimostrato già tante volte, nessuna difficoltà a farlo. Non mettere le parole in bocca a chi non le ha dette, la sua santa mamma non te l'ha insegnato? :)
Stay Tuned!

Unknown ha detto...

Comunicazione di servizio e un consiglio (non richiesto): Lauro, la censura è una brutta cosa, sia per chi la subisce che per chi la pratica. Ma l'anonimato è un cancro anche peggiore della censura.
La soluzione ci sarebbe. Perchè non permetti di postare commenti solo a chi è loggato?

Io non mi nascondo, ma chiaramente questo commento non ha necessità di essere pubblicato.

matbard ha detto...

Ma insomma, vogliamo parlare del D-One e non divagare??!?

Anonimo ha detto...

Risposta all'Anonimo:
Non la meriteresti una risposta, considerando che dietro ad un'anonimo si nasconde un invidioso, "Jef" è un mio grande amico datato è non è mai venuto in barca con me per denaro, solo per piacere, quello che abbiamo fatto sono solamente delle belle regate ed non un raggiro per prendere una coppetta del nonno! Ti auguro di trovare un pò più di coraggio e di avere i "maroni" per presentarti al prossimo commento. Giusto per non avere più di questi problemi ho deciso di regatare con dei professionisti. (Veri e simpatici, forse te rode pure questo?)

Anonimo ha detto...

Se tu gliela davi o non puoi saperlo solo tu, ma la cosa certa è che lui in Farr40 la prendeva, per cui non era Corinthian e aveva la tessera francese, per cui era poteva correre pe ril titolo italiano, ma solo per il campionato Open.
Te rode a te te rode...

Anonimo ha detto...

Caro Paolo, non fare confusione, nessuno nega che Jef venisse con te per amicizia. Ma sui Farr 40 ed altre categorie lui veniva pagato, quindi non è un gruppo 1.
Inoltre sai benissimo che era spesato, quindi spendevi per averlo, ma questa è una magagna comune a molti tuoi avversari dell'epoca.