mercoledì 22 ottobre 2008

Mamma Mia il Melges 20




Due foto per farvi entrare immediatamente nel mood di questo post.
La prima prova europea del Melges 20 è su Adesso Vela, una scelta anomala e coraggiosa per chi l'ha fatta, Melges Europe, che, secondo noi, segna la via per chi vorrà seguirli.
D'altronde per una barca così diversa da quanto siamo stati abituati a vedere fin'ora bisognava osare.
Eccovi qua, solo su Adesso Vela, il resoconto di una giornata divertente ma anche il lavoro appassionato di una bella task force ;-)
Fateci e fatevi una promessa: leggete, guardate, ascoltate tutto fino in fondo, non ve ne pentirete.
Bando alle ciance, si comincia con Mister Melges, è lui il primo a metterci la faccia:



Malcesine 22 ottobre, mettiamo la data perchè possiate controllare, il peler non si vede e l'ora non si stende.
Si scende in acqua alle 14 con 8-10(max) nodi d'aria che ci hanno portato a navigare di bolina in questo modo:



In queste condizioni si vola subito, il Melges 20 è estremamente potente, la sezione di prua molto stretta.
Come tradizione in casa Melges si è optato per una lama stretta e profonda con siluro distale, questa soluzione richiede una certa velocità per generare la sufficiente portanza laterale e non lasciar scarrocciare la barca.
Il Melges 20 va portato quindi veloce e piatto, Federico Michetti anche con questa poca aria ci ha più volte consigliato di "scaricare" di randa per ottenere le migliori prestazioni.
Barca da portare "fine" , naso quindi nel vento, anticipare le raffichette all'orza e via a bomba!
Il timone è di una neutralità e leggerezza inaspettate e contribuisce ad un approccio friendly alla barca.



Se di bolina si va forte prima di lascare c'è da chiedere l'autorizzazione alla torre di controllo.
Issata tipo Melges 24, con la novità che il bompresso si porta dietro anche la mura, e subito uomo dietro al timoniere.
Sì, si, avete capito bene, dietro al timoniere anche con 8-10 nodi d'aria.
Scettici?
Here we are:





Ci si appoggia sulla larga sezione poppiera con quella spigolatura che fa molto VOR 70 e via, planando, alla ricerca della miglior VMG.
Angoli di strambata fondamentali per tenere vivo il barchino che comunque, con 500 kg denunciati alla bilancia, sorprenderà nelle ripartenze.
Da applausi il circuito spi che sfrutta non nuovo sistema Harken con bozzello snodato, nessun problema nell'angolo delle scotte, strambate easy like a sunday morning, ma forse perchè a bordo avevamo un tailer bi campione del mondo di Melges 24 ;-)
Da notare che per scelta progettuale sia i bozzelli che le rotaie del fiocco ed il circuito spi sono posizionati sui verticali delle fiancate.
Ciò si traduce in una seduta completamente sgombra per l'equipaggio, estrema comodità alla ricerca della minimo bilanciamento sopravvento concesso dalle mini draglie di contenimento.



Stanchi?
Tenere duro arriva il meglio, i dettagli più cool del Melges 20.
Quelli che ci hanno fatto innamorare da prua a poppa:





Il dritto di prua, addirittura leggermente negativo, fotografato prima staticamente e poi a gas aperto.



Il rollafiocco completamente a incasso.



La sacca porta gennaker montata su una traversa metallica sul lato sinistro.



Gli attacchi delle sartie scorrevoli. Uno sviluppo del modello utilizzato sulle Star. Grazie al loro movimento si controlla il tensionamento delle sartie. A bordo non esistono chiavi inglesi per violentare i tornichetti ;-)



Il sistema delle sartie a diamante, denominato M rig, visto da sotto. E' sopratutto grazie a lui se il timoniere si è risparmiato il patarazzo.
E' probabile che il sistema albero - sartie rimarrà assemblato anche durante il trasporto.
Sono allo studio delle speciali coperture e protezioni che potrebbero permettere quanto sopra.
Se così fosse il Melges 20 sarà una barca realmente "plug and play" con cui scendere in acqua dopo 40 minuti dall'arrivo al circolo.



L'attacco dello GNAV, il vang rovescio, sul boma.
Passaggio sotto il boma in virata e strambata estremamente agevole.



Il mini candeliere su cui si montano le draglie. Tutti con le gambe dentro e fascione all'altezza dei reni. Tramonto del NO PAIN - NO GAIN. Anche di bolina si può chiacchierare con l'equipaggio invece di vederli scomparire fuori bordo.



Dettaglio della rotaia fiocco e relativo strozzatore montato sul verticale della fiancata.



Alloggio motore nel rispetto del "family feeling" di casa Melges.



Terminale del circuito spi con bozzello snodato sull'asse orizzontale.



Circuito spi nella sua parte poppiera



L'archetto della scotta randa, all'estrema poppa, che ha permesso l'eliminazione del carrello.



Gli angoli tesi nella tre quarti posteriore, dettaglio progettuale ormai imperante per ogni imbarcazione di ultimissima generazione.

Eccoci qua, vorremmo passarvi anche qualche spruzzo in faccia di quelli presi oggi amalgamato con le tante emozioni della prima volta (la prima volta sul Melges 20 ma anche la prima prova vera sul nostro blog) ma su Adesso Vela non ci siamo ancora organizzati.
Lasciamoci così ... anema e core ... diceva qualcuno, ecco gli ultimi scatti tornati a casa con noi:





Il Melges 20 costerà sicuramente caro ma voi fate come noi, metteteci il culo sopra per capire che bisogna crederci nella vita.
Sapendo che tutto ha un prezzo.
Sopratutto l'impagabile

E ora scatenate l'inferno con i commenti ...

Ringraziamenti:
Le foto, quelle belle, sono una courtesy di Fabrizio Prandini e di Melges Europe
Le foto, quelle brutte, sono una courtesy dello Studio Lauro and Pacio art and fun
Special thanks to Federico Michetti e Luisa Bambozzi per averci creduto.
Alla Michetti's family, ospiti perfetti
Alla Fraglia Vela Malcesine, come la Michetti's family, ospiti perfetti.
A Giorgio Tortarolo che, seppur un pò lento, ha lavorato a lungo sul barchino per farci giocare.


La prova del Melges 20 è dedicata a tutti i lettori di Adesso Vela, di ieri, oggi e domani

40 commenti:

Anonimo ha detto...

La barca sarà sicuramente bellissima ma purtroppo non posso comprarmela.
Una domanda ve la faccio lo stesso:
ma questo blog è un gioco o un lavoro?
Bel lavoro in ogni caso
Ciao.

Anonimo ha detto...

Pacio l'hai caricata un pò nel finale ma leggerti prima di andare a dormire non è stato male.

Anonimo ha detto...

Dopo North arriva Melges, mmmmmhhhhh ucci ucci sento odor di intrallucci

Anonimo ha detto...

Ma con 25 nodi d'aria che si fa? Maschera e boccaglio?

Anonimo ha detto...

E il Corinthian dov'è? Oggi non dice niente? Michetti nell'intervista dice che la barca l'hanno progettata pensando a lui.
Piero

Anonimo ha detto...

Ci saranno altri opening days in altre zone d'Italia?

Anonimo ha detto...

Il futuro e' questo! Bravi ragazzi,bravi FedericoeLuisa...avanti cosi'

Della barca e' inutile scrivere le immagini parlano da sole!

matbard ha detto...

la barca è bella, anzi, bellissima.

Peccato sia inarrivabile ai più.

In Melges hanno confermato altri eventi di presentazione.

Pacio ha detto...

La barca è una figata pazzesca.
Se il Melges 24 è il 470 dei monotipi questo è un 49er ;-)
Da quanto so la barca verrà portata a Hyères per farla vedere ai cuginetti durante le prossime regata di novembre.
Chi ci va la trova li.

Lauro ha detto...

Il Corinthian è scomparso! Ha saputo che abbiamo già in tasca altre illustri interviste di operatori del settore e velisti/velai. (Il post sui corinthian arriverà presto)

matbard ha detto...

A metà novembre sarà presente in una nota località del centro Italia.

Anonimo ha detto...

veramente una bella barca..............il costo è fuori dal mondo, converrete con me, e sinceramente nel range dove si pone non ha concorrenti cioè quelli che ha sono datati e meno adrenalinici. ora basta fare il melges 40 e la svolta epocale è fatta!!!! il vecchio(beneteau 25, mumm30 e farr40)scompare e il nuovo (melges 20, 24, 32 e..........manca il 40) che avanza a passi da gigante.
epoche e progettisti a confronto.........meglio farr o raichel-pugh......

Pacio ha detto...

Corinthian, come sai non siamo sempre d'accordo con quello che dici ma stavolta con la provocazione del Melges 40 ci convinci.
Cominciamo una campagna di rottamazione del Farr 40? ;-)

Anonimo ha detto...

sarebbe ora è 10 anni che, stupendamente naviga e ci ha regalato splendide giornate di vela.......ma come dici anche tu pacio, forse è ora di iniziare a pensare a qualcosa di nuovo.........il melges40?????
michetti.........secondo me insieme allo stato maggiore della melges usa ci stà già lavorando, speriamo che il prezzo non pregiudichi il mezzo, un 40 della melges costerà mezzo milione????
forse non basta.......

Anonimo ha detto...

Caro corinthian, sicuramente la barca è bella; però se vai a vedere i numeri del vecchio ( platu25) ti rendi conto che non sta scomparendo per niente, anzi... e oltretutto economicamente accessibile a tutti.

Anonimo ha detto...

parlavo solo del cambio generazionale, è ovvio che il beneteau25 è ancora una classe attiva, sia per i costi che per la diffusione....... ma il divertimento è un altra roba.......costa troppo...........ma è un altro tipo di divertimento, la differenza di velocità e performance del melges24 rispetto al beneteau25 è abissale come quella fra il mumm30 e il melges32, ha altri costi e non lo metto in dubio........

Anonimo ha detto...

I Platu 25 al mondiale erano meno dei Melges 24 che aspettano a Malcesine per la Coppa Italia (che è la regata meno importante dell'anno) di questo fine settimana.
Vedi tu

Anonimo ha detto...

Breaking news: Pacio e Lauro assunti da Fare Vela. Pacio capo redattore e Lauro responsabile dei servizi foto e video. Del contratto non è dato sapere ma si parla di cifre faraoniche.
Finisce la fase "gabbia di matti" di Adesso Vela e si veste la grisaglia seria di una testata vera e propria.
Riusciranno i nostri eroi nell'arduo compito?


Si scherza ovviamente, ma letto l'articolo e l'interesse suscitato potrebbe anche accadere.
Del resto siete molto meglio come bloggers che come velisti.

Un abbraccio da uno che vi conosce bene ;-)

Pacio ha detto...

Questa la comunicazione "istituzionale" appena ricevuta dallo studio di Lorenza Priamo:

"E’ sceso in acqua da soli 4 giorni ed ha già riscosso grande successo da parte di armatori, dilettanti, mini skipper, ragazze e professionisti: questo è il Melges 20, l’ultima creatura di Melges Performance Sailboats distribuita in Europa da Melges Europe, società di cui Federico Michetti ne è l’Amministratore delegato.

Design accattivante, disegnata da Reichel Pugh, costruita da McConaghy Boats, capace di dare un’esperienza di vela sofisticata, il Melges 20 corona l’esigenza di una barca da regata compatta, ma allo stesso tempo spaziosa, veloce e curata minuziosamente in ogni singolo dettaglio.
Una barca semplice da armare, con un piano di coperta pulito e materiali high-tech: bompresso e albero sono infatti in carbonio. Barca ed armo sono rigorosamente one design.

E’ una barca disegnata anche per avvicinare alle alte performance dei prodotti Melges giovani, donne e semplici appassionati. Esaudirà la necessità di un’esperienza di vela capace di forti emozioni, divertente e contemporaneamente semplice da portare. Rappresenterà il top nella fascia di barche da regata di 20 piedi.
Non è prevista alcuna restrizione circa il peso dell’equipaggio, che può essere composto tra due e quattro persone.

Il Melges 20 unisce il miglior studio di progettazione navale all’esperienza del miglior costruttore di scafi one design leggeri e performanti: questo è Melges Performance Sailboats ed i risultati non possono che essere eccellenti.

Dopo dodici mesi di attesa, ore ed ore di lavoro, il Melges 20 ha toccato l’acqua per la prima volta lunedì scorso. In Italia sono arrivate le prime due barche, ITA 104 e ITA 105, già vendute prima che fossero ancora consegnate, le uniche al momento disponibili in Europa, mentre le richieste da tutti i Paesi europei continuano ad arrivare numerosissime.

Per l’occasione, direttamente da Chicago, è arrivato anche il Presidente di Melges Performance Sailboats, colui dal quale prendono il nome le stesse barche: Harry Melges, figlio d’arte, visto che suo padre è niente popò di meno che Buddy Melges. Tre giornate di prove, a Malcesine sul Garda, per assicurarsi che tutto funzioni ed oggi la possibilità per i giornalisti italiani di provare in anteprima l’ultimo gioiello di casa Melges.

A fianco di Federico Michetti, sono scesi in acqua il Campione del Mondo 2008 classe Melges 24, Lorenzo Bressani, il velista italiano che vanta probabilmente uno dei migliori palames nelle classi monotipo, che assieme a Gabriele Benussi, Daniele Cassinari e Giorgio Tortarolo sono stati tra i primi velisti professionisti a provare questa nuova ed emozionante barca.
Va comunque ricordato che al timone del Melges 20 dovrà esserci rigorosamente un velista non professionista!

Quello incontrato oggi è un Federico Michetti, A.D. di Melges Europe, molto soddisfatto che commenta così l’arrivo del tanto atteso Melges 20:
“Ero preoccupato perché come spesso capita le aspettative e le lunghe attese possono rivelarsi delle delusioni, fortunatamente questo non è successo. Tutte le persone che sino ad oggi l’hanno provata, sono rimaste a dir poco entusiaste. Il Melges 20 è il concentrato di anni d’esperienza e passione. Sino ad ora 30 le persone che tra domani e domenica hanno prenotato e confermato il loro test…direi una Grande Soddisfazione!”

Questo il commento a caldo di Lorenzo Bressani:
“Nonostante il vento non fosse quello bello teso caratteristico dell’alto Lago di Garda, comunque sia oggi siamo riusciti a fare delle belle planate. Questo soprattutto grazie all’imponente superficie velica: una randa square top modello Coppa America, molto allunata alla quale, nelle andature portanti, si aggiunge un importante gennaker caratteristiche che rendono questo monotipo molto veloce, senza aver nulla da invidiare alla sorella maggiore, il Melges 24. Un’altra caratteristica di questa barca è che l’equipaggio, per regolamento, non può sporgersi con le gambe fuori dalla falchetta, ma deve tenerle all’interno del pozzetto; il tutto per facilitare e rendere meno impegnativo il modo di navigare.”

Ieri al timone di ITA 105 un giovanissimo, non ancora dodicenne, Matteo Pilati mini skipper del Circolo Nautico Brenzone, un piccolo campioncino che nella stagione 2008 ha saputo aggiudicarsi nella categoria Cadetti, il Meeting del Garda, l’Optimist d’Argento e l’Optimist d’Autunno entrambi eventi disputati a Torbole.
Difficile farlo scendere dalla barca, ma una volta a terra, raggiante, ha dichiarato:
“La barca è molto veloce, molto sensibile e reattiva. Con il gennaker è spettacolare. Sarebbe molto divertente navigarci in compagni degli amici. Non vedo l'ora che arrivi il 20 marzo (data del mio 12esimo compleanno) per poter regatare in Melges 20!”
Riguardo al suo equipaggio tipo per il Melges 20 Matteo ha detto:
“Io al timone, Luca Modena alla tattica, mio papà al gennaker e Valerio [il suo allenatore] è al fiocco. Questo sarebbe il super equipaggio dei miei sogni”.

In ultimo, ma una pedina importantissima di Melges Europe, al fine di soddisfare appieno i suoi clienti, c’è Giorgio Tortarolo, responsabile del service Melges, è colui che si occuperà di ricevere le barche da McConaghy Boats, le assemblerà, armerà e preparerà per la consegna al cliente. La Melges service, come ha già fatto per gli armatori del circuito Melges 32, fornirà un’assistenza a 360° che includerà oltre alla preparazione della barca anche l’organizzazione logistica.

Harry Melges, Presidente di Melges Performance Sailboats e Federico Michetti, Amministratore Delegato di Melges Europe, sono a disposizione per eventuali ulteriori informazioni/interviste. E’ sufficiente inviare una mail a lpriamo@studiopriamo.com e sarete messi in contatto direttamente con loro."

Lauro ha detto...

Grazie per le lusinghe "anonimo" potremmo chiamare il nuovo canale informativo "Adesso Fare Vela", a parte gli scherzi non siamo giornalisti ne fotografi ne cineoperatori e sicuramente non eccelliamo in barca però una cosa è certa, questo blog mi diverte un sacco e spero che i nostri 300/500 lettori/giorno si divertano con noi!
Stay Tuned per la prossima fantastica AVM

Lauro ha detto...

Ieri si è fatto il record di accessi al Blog:

http://www.adessovela.it/pippo.bmp

1331 pagine viste
549 visitatori
225 nuovi visitatori

Anonimo ha detto...

Ottima prova.

Bravo Pacio....

Giova

Anonimo ha detto...

ma per provare la barca chi bisogna chiamare???

Pacio ha detto...

Alessandro vai sul sito www.melgeseurope.com trovi tutti i recapiti.
Ciao

matbard ha detto...

Siccome sono socio del famigerato "circolo del centro Italia"(non so se posso fare il nome) che probabilmente avrà il Melges 20 in prova a Novembre, perché non ci organizziamo per trovarci tutti li(ovviamente mi rivolgo agli amici che abitano troppo lontani dai laghi)?

Pacio ha detto...

Matteo dicci pure il nomw del circolo non credo sia un problema, anzi.
Ciao

matbard ha detto...

Il Club Nautico Scarlino.

Anonimo ha detto...

Il Club Nautico Scarlino dovrebbe sostituire i benetau che usa per i match race, quale occasione migliore?
;-)

matbard ha detto...

I Beneteau 7.5 di Scarlino sono tutti di seconda mano, tutta la flotta costa praticamente come un solo M20.. ;-)

Comunque per fare match race l'ISAF impone che la barca sia armata con spi simmetrico e relativa attrezzatura.

Beppe ha detto...

I Melges 20 a Scarlino??? BAAAASTA SCARLINOOOO

matbard ha detto...

O Beppe, o che male ti ha fatto Scarlino??!?

Beppe ha detto...

Quel che ha fatto a tutti... tant'è che finalmente non ci torniamo.
Si fantastica di una termica forte da NO, noi abbiamo avuto vento da melges 2 prove in 4 anni e sempre perchè c'era scirocco. Acqua sempre sporchetta, nessun servizio a terra, l'ultima volta manco un bar. Son solo veloci con le gru, non mi basta.

matbard ha detto...

Ovviamente sono opinioni tue.

Persone come Ben Ainslie e i 40 regatanti del Mondiale Soling la pensano diversamente.

Beppe ha detto...

Sì esprimo sempre le mie opinioni, non ti sembra geniale?

Tornando ai FATTI: a Scarlino i Melges negli anni non hanno MAI trovato venti termici; è storia, basta andare a leggersi i report.

Se poi li hanno trovati le altre classi, buon per loro.

Anonimo ha detto...

Mamma mia il melges 20...
http://forums.sailinganarchy.com/index.php?s=9a702009a0d87a28d36272721071a616&showtopic=80860&st=0&p=1956343&#entry1956343

Questo è il post di SA relativo a una giornata di prova per varie barche analoghe al M20 (SB3, open 570, Viper 640).
Non mi pare che critichino il M20...lo distruggono!
Va a finire che è peggio del vituperato SB3. Pare addirittura un progetto completamente sballato.

D'accordo che sono solo opinioni, ma tutte concordano...mah.

Fra questo e il prezzo indicato mi sa che aspetterò un bel po'...e pensare che ero anche interessato a prenderne uno.

Beppe ha detto...

Anonimo, ma chissà chi sei, grazie della segnalazione, me l'ero persa.
Mi sembra siano andati giù belli duri, forse prevenuti, la barca che gira non dimentichiamo è una beta version, ma con quel che costa ha sconcertato anche loro.
Io l'ho provata in arietta e qualcuno dice che già col vento medio abbia problemi. Anche questi commenti confermano, anzi rincarano la dose, lenta e trasversale di bolina, lenta in poppa. Dicono quel che dico io che è cara e, per ora, mal fatta. Dobbiamo aspettare la versione definitiva, magari ad Ancona?

Anonimo ha detto...

Più che 'anonimo' avrei dovuto scrivere 'sconosciuto'.
Non mi pare nè che io nè i lettori di SA siano prevenuti, anzi. Piuttosto le aspettative del melges 20 erano forse eccessive. Ma anche per questo le delusioni più cocenti.

Tutti ci aspettavamo, viste le dichiarazioni del cantiere, una barca 'sostenibile' che finalmente desse l'opportunità di regatare con un mezzo di alto livello tecnico, semplice da usare ma veloce e divertente e con una flotta numerosa e qualificata. Il tutto a prezzi accessibili (non sto sognando, ma leggendo la sezione 'philosophy' del sito melges20).

Su alcuni di questi punti si è disposti ovviamente a rinunciare...ma su tutti no!

O meglio, tutto ha un prezzo congruo: se i risultati in navigazione fossero effettivamente quelli descritti non ci sarebbe niente di male, ma non si può far pagare il M20 un euro più di un sb3...figuriamoci i quasi 50K. In un momento come questo.
Ripeto: mah.

Anonimo ha detto...

E altre foto da vedere del M20 sul garda dove si possono vedere?? complimenti al fotografo intanto

Benedetto-Melges20-PIST ha detto...

Ciao a tutti in ordine:

1)ho provato la barca a MALCESINE due settimane fa. In barca con me un redattore Passionevela.net. Il report delle 4 ore di test di cui due con ventone e 2 con arietta e'nella sezione news del sito www.piazzettaitalia-st.it.

2)foto della prova ne ho caricate 60 fatte dal nostro fotografo su FACEBOOK, se mi cerchi o mi dai una email ti mando il link

SALUTI a tutti

BG

Anonimo ha detto...

Dai video si evince che la barca (M20) è stata fatta in fretta e in furia , e come penso dai 15 nodi in su la barca non esprime quello che i concessionari cercano di vendere. E poi è vero che è un monotipo ? mi spiego una volta comprata bisognerà ancora passare dai cantieri di turno per un eventuale lifting ? a questo punto meglio SB3 ,lo compri e cambi solo le vele e le ruote del carrello stradale e vince chi arriva primo ( e costa meno !! ) Ciaooooo