mercoledì 8 ottobre 2008

Adesso Vela meets Fabio Barrasso




Adesso Vela: Sei il "Presidente di Regata" più apprezzato, la comunicazione che tu fai costantemente con gli Equipaggi gioca un ruolo fondamentale?

Fabio Barrasso: Per comunicazione mi piace intendere sia tutto quello che fa parte dei momenti ufficiali quali il briefing e la gestione delle varie notizie riguardanti la regata prima e durante lo svolgimento della stessa, come anche il semplice colloquio con i singoli sul più o meno.
Penso sia fondamentale, non tanto alla scalata di eventuali classifiche riguardante l'operato degli Ufficiali di Regata, ma all'instaurarsi del miglior rapporto possibile di fiducia e di conoscenza reciproca riguardo le aspettative e le problematiche dei Concorrenti e di chi ha il compito di condurre un evento coronato, al fine, dal maggiore gradimento e successo possibile, tenendo sempre in massima considerazione quanto tutti gli Armatori e gli equipaggi profondono in energie e tempo prima durante e dopo ogni manifestazione.

AV: Classe Melges24: tante barche, tanti nomi celebri, la partenza gioca un ruolo fondamentale, quanti occhi servono?

FB: Con l'applicazione delle nuove modalità di condotta volute da alcune Classi e Armatori quale per esempio il richiamo individuale tempestivo tramite il canale VHF ufficiale il lavoro per l'Ufficiale di Regata è sostanzialmente cambiato, nel senso che la trasmissione immediata del numero velico o di prua delle barche in OCS alla flotta rende la sola registrazione su nastro non più adatta allo scopo non essendoci materialmente il tempo di “sbobinare” e la modalità del lavoro implica pertanto un aumento del numero degli UdR sulla linea tra chi esegue il controllo e chi trascrive, che per rispondere alla domanda porta il numero degli UdR esclusivamente dedicati a questo lavoro da quattro a cinque, tra battello CdR e l’eventuale controstarter.

AV: Discussioni da pontile, lamentele, suggerimenti, vengono considerate?

FB: Partendo dal presupposto che da una qualsiasi regata mai tutti i Concorrenti non vanno via con la convinzione che la conduzione da parte del Comitato di Regata sia stata impeccabile e senza sbavature, l’importante è durante il suo svolgimento poter venire a conoscenza di questi “mugugni” per poter dare le debite spiegazioni riguardo alle motivazioni del non agire diversamente nel caso in questione o correttamente fare tesoro delle aspettative tecniche dei regatanti facendo così in modo di modellare il proprio atteggiamento in situazioni simili future.
Personalmente ho piacere che questo avvenga infatti è proprio sul pontile che mi reco appena possibile dopo le prove o prima di uscire in mare, proprio per agevolare questo scambio costruttivo di vedute per entrambe le parti.

AV: E' capitato che vengono fatte partire delle regate con venti non proprio stabili, quanto gioca la "riuscita" di un evento rispetto ad una regata "regolare"? Durante il Mondiale di Melges24 a P. Cervo nelle regate di qualificazione ci sono state parecchie lamentele.

FB: C’è il rischio a volte di cadere in una sorta di frenesia da prestazione quando si fa Comitato di Regata e l’esempio fatto del Mondiale era a mio giudizio solo dettato dal fatto cha si vedeva un campo fare le regate, anche per il fatto che aveva condizioni meteo migliori, pertanto l’altro non voleva restare indietro col rischio di non aver le stesse prove e questo l’ho potuto constatare tramite i Concorrenti stessi quando alternandosi d’area venivano nel nostro campo e notavano la migliore situazione.
Il peso di una regata regolare rispetto alla riuscita dell’evento è legata anche al momento in cui questa regata si colloca all’interno della serie, fermo restando il non essere scritto da nessuna parte che tutte le manifestazioni debbano a qualsiasi costo andare in porto (ma è dura farlo capire ad un’Autorità Organizzatrice che dopo aver tanto lavorato non può fare la premiazione!).
Faccio un esempio facile come il rinunciare allo svolgimento di una regata in condizioni traballanti quando siamo all’ultimo giorno con otto regate fatte su nove e la classifica che oramai è comunque consolidata oppure sempre l’ultimo giorno con la serie non ancora valida per la prova mancante in questione.
La regata è la stessa, ma a seconda di dove la si va a posizionare all’interno dell’evento diventa più complicato scegliere l’atteggiamento da tenere.


AV: Ora l'argomento più discusso, l'uso del VHF per il richiamo individuale, chi lo vuole e chi non lo vuole, tu come la pensi?

FB: Personalmente il problema non esiste in quanto il tentativo che cerco di mettere in atto è quello di posizionare una linea di partenza corretta che, anche confidando sulla bravura dei Concorrenti, non induca nessuno all’OCS risolvendo così l’eventuale differenza tra comunicazione o meno. Quando comunque gli OCS ci sono, ricorrere ad una comunicazione rafforzativa tramite VHF oltre al segnale visivo e acustico già contemplati è valido come sistema, a patto che la cosa sia gestita al meglio ovvero con i numeri trasmessi appena terminato il suono dell’X-Ray.


AV: Non sarà mica il VHF a "costringere" gli equipaggi a forzare la partenza?


FB: Questa considerazione fa il paio con l’apprensione di usare, come prima scelta, il segnale Preparatorio “Papa” all’anglosassone piuttosto che ”India” come consolidato da noi in Italia, che porterebbe le barche a forzare la partenza. Non è vero anche perché partire in OCS non fa mai bene al risultato finale di una barca, anche se ti richiamano per radio o hai la possibilità di non girare gli estremi e rientrare sulla linea. Piuttosto, come dico spesso ai Concorrenti, se voi aiutate il Comitato con delle belle partenze il Comitato aiuta voi quando sarete chiamati fuori e dovrete rientrare con minori difficoltà. Ultimamente non ricordo di aver dovuto inasprire troppe volte il Preparatorio per partire durante una manifestazione ed i richiami generali sono quasi assenti, segno che il messaggio è stato recepito.

AV: Tante barche e tanti problemi allo Start, quale è il tuo giudizio sulle regate "batterie?"


FB: Molte volte il successo di una Manifestazione è legato al numero degli iscritti ed è lecito, ma tra una partenza affollatissima su una linea enorme con un effetto scenico fantastico ed una regata a batteria tecnica dove maggiori possibilità di prevalere sono legate all’abilità dell’equipaggio ha prevalso quest’ultima, penso proprio per salvaguardare la bravura del concorrente (oltre che nelle derive per motivi di gestione della sicurezza!).
Poi ha ragione di esistere la Barcolana come la Match Race ed in mezzo tutte le variabili di numeri, Classi e tipi di Concorrenti. Per le Classi dove ci sono i Professionisti a bordo, come nella vostra, le batterie sono per me d’obbligo.

AV: Le Classi Melges 24 e Melges 32 adottano l'arbitraggio in mare, cosa ne pensi?

FB: Condivido la scelta dell'arbitraggio in acqua che è un'ottima soluzione per avere quasi sempre sotto controllo le situazioni critiche che possono crearsi nei momenti importanti della regata le quali, se portate in udienza oltre alle lungagini per l'accertamento dei fatti, potrebbero significare squalifiche piuttosto che la penalità assegnata in acqua con possibilità di recupero delle posizioni.

AV: Sarai con la classe "Melges" per il 2009? 24 o 32? Entrambe?

FB: Questa non potrà essere una decisione soltanto mia, certi tipi di scelte, riguardo gli UdR, devono essere prese e accettate dalla Federazione tramite i suoi Gruppi di lavoro e le persone a questo demandate. Da parte mia posso dire solamente che mi farà eventualmente molto piacere proseguire a frequentare entrambe le Classi.

AV: Un pò alla Marzullo ci piace invitarti a farti una domanda e darti una risposta, cosa vuoi far sapere ai regatanti?

FB: Accetto la proposta anche perché domande cattivelle non ne hai fatte e allora me la faccio da solo….
Domanda: “Ma dopo tutto questo creare feeling tra te e Barche, Armatori e Concorrenti, quando devi richiamare un OCS o interrompere una regata, le tue scelte sono influenzate da qualcosa?”

Risposta: Cercare una “complicità costruttiva” con i Concorrenti, come facevo l’esempio prima nelle altre risposte, non significa necessariamente considerare qualcuno in modo diverso da altri.
In regata diventa tutto asettico, ci sono solo numeri velici, numeri di prua, linee di partenza e attrezzature o equipaggi che non devono esserne oltre al momento sbagliato, il tutto senza collegamenti mentali tra barca e equipaggio e soprattutto ci sono le Regole e le Regole non guardano in faccia nessuno, si applicano e basta.
Si va in acqua senza considerare le classifiche, a chi viene bene fare eventualmente le regate e chi già se ne starebbe, il peso degli scarti ecc.
La speranza di fare sempre belle regate e che a tutti almeno resti l’essersi divertiti anche se uno solo sarà il vincitore.
Le decisioni vengono prese in buona fede anche se dopo, a terra qualcuno ti viene a cercare per venirti a dire: “Accidenti, mi hai preso in OCS!” e la risposta potrebbe essere: “Eri Tu? O.C.S., come O.h C.he S.figa!”.

AV: Grazie Fabio ed un arrivederci nei campi di regata!


FB: Grazie a Voi, un cordiale saluto a tutti i lettori, ciao!

9 commenti:

Beppe ha detto...

I professionisti ed i comitati li pagano gli armatori, e sono questi a decidere cosa vogliono fare riguardo alle batterie di partenza, uso vhf e tempi di richiamo. Se poi confiniamo i meno bravi magari se ne vanno così è risolto il problema dell'abbondanza. Poi rimasti in pochi se ne andranno gli armatori che pagano gli altri per sembrar bravi.
Chi paga decide, gli altri, soprattutto gli evasori, zitti.

capogita ha detto...

Non è proprio così Beppe... normalmente non dovrebbe esistere il professionismo nei comitati, è contrario alle norme FIV e questo è un altro terreno minato...

Lauro ha detto...

Ok per il comitato m'a anche i posa boe sono fondamentali

Beppe ha detto...

capogita, lo so ed infatti io ho scritto "professionisti E comitati" Mi piace moltissimo quando questi ultimi si rendono indipendenti dalle pressioni dei primi.

Anonimo ha detto...

i comitati sono spesso di parte, magari non per barrasso ma O Che Sfigha non lo dicono tutti, qualche volta i nomi celebri vengono cancellati appositamente come al lago di garda succede spesso.

Anonimo ha detto...

questa è veramente una grossissima ca...ata....
A Torbole OCS eccellenti ce ne son stati pochissimi, e per ognuno di loro ce n'erano almento altri 10 fuori! Ilproblema è capire qual'è la linea giusta da mettere! A Torbole c'era da dar buono in boa, se no non si partiva, ed è stato fatto in minima parte.

Anonimo ha detto...

Caro Jack qua non si parla solamente di melges24, e quindi del re del lago "Nico", ne del bravo Barrasso, di parla dei comitati in genere e specialmente quelli del Lago.
Sorry

Anonimo ha detto...

Giuda caro, lingua tagliente a metà, se sei sicuro di quello che scrivi vai fino in fondo

Anonimo ha detto...

Resta il fatto che tra Fabio Barrasso e Ennio Pogliano c'è la stessa diffenza che c'era tra la Ferrari di Gilles Villeneuve e l'Osella di Ghinzani (piloti compresi).
Con tutto il rispetto ;-)
Piero