sabato 3 gennaio 2009

So Long, 2008


No.
Barack Obama non è un velista.
Apre comunque la nostra "parade" perchè tra tutto ciò che è successo nel 2008, questo sicuramente è il cambio più importante.
Si, avete letto bene, anche più importante del cambio di tattico sul Melges 24 campione del mondo.
Uka Uka se ne farà un ragione.
" I am asking you to believe. Not just in my ability to bring about real change in Washington, I'm asking you to believe in yours"

Mondiale Farr40 Miami: Joe Fly vs. Mascalzone Latino



E’ aprile e il momento e’ solenne: il campionato del mondo di una delle classi piu’ numerose, competitive e longeve e’ alle porte.
A Miami si disputa il Farr40 Wolrds 2008.
In un angolo del ring Vincenzo Onorato con il suo Mascalzone Latino che lotta per entrare nella storia con il terzo titolo consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno prima.
All’angolo opposto Joe Fly di Giovanni Maspero che lotta fino all’ultimo giorno, anzi, fino all’ultima prova – anzi, fino alla decisione del giudice – per conquistare il primo, sudato, desiderato (e meritato) titolo iridato.
Com’e’ andata si sa, Joe Fly vince in acqua ma finisce secondo perche’ Mascalzone lo protesta per aver compiuto una manovra poco lecita ai danni di una terza barca, cosi’ la barca di Onorato vince il terzo titolo.
Ora i racconti giunti dalla Florida sono numerosi, capire dove sta il giusto impossibile, ci si attiene alla decisione della giuria.
Ah, la giuria, 3 dei 5 membri fanno parte del team Oracle Racing (Tom Emhan in primis), sostenuto allora da Vincenzo nella causa contro Alinghi.
Ah, Alinghi.
Si dice che Ernesto Bertarelli abbia chiacchierato a lungo con Giovanni Maspero per prendere le distanze dai vertici della classe Farr40 internazionale.
Si dice che Joe Fly abbia tenuto una condotta di regata molto aggressiva sin dall'inizio della serie e conseguentemente si sia utilizzato un sistema di compensazione.
Si dice anche che Vincenzo abbia discusso con il suo former skipper Vascotto per avergli ‘virato’ sulle vele favorendo Joe Fly e si dice anche che per questo Bertarelli abbia offerto ospitalita’ al suo TP52 nella base di Valencia di Alinghi in fase di armamento.
Dopo tanti si dice una cosa è certa, il mondiale 2009 in programma a Porto Cervo è già inserito nella lista dei top events 2009 e se è vero che la vendetta è un piatto che va consumato freddo ...

Mondiale Melges 24: the Italian Squadron



Reduci in molti dal meraviglioso campionato italiano di Cagliari, si arriva tutti quanti carichi al Mondiale Melges 24 di Porto Cervo, per la prima volta in Italia. 120 gli iscritti da quasi 20 nazioni, le banchine dello Yacht Club Costa Smeralda non sono mai state cosi’ affollate di ‘velisti’ in cerata. Le condizioni sono da mare del nord: vento sostenuto, pioggia e onde. Due i campi di regata, negli utlimi giorni divisi tra gold e silver fleet, ma lo spettacolo non e’ mancato in entrambe le situazioni.
Vincono gli italiani, tutti.
Uka Uka di Lorenzo Santini con Lorenzo ‘Rufo’ Bressani al timone, Francesco ‘Checco’ Bruni alla tattica, Federico Michetti tailer e Francesca Prina sulla prua, ma dietro ci sono tutti gli altri favoriti della vigilia: Bolzan coadiuvato da Pietrino D’Ali’ su Pilot Italia, il Caneta con il fido Luca Valerio su Alina e Favini su Blue Moon. E gli stranieri?
Si sono divertiti in piscina allo Yacht Club – un plauso ai vertici del Costa Smeralda per averla aperta ai regatanti – si dice che qualcuno sia stato beccato durante una festa nei lussuosi bagni dell’Aga Khan impegnato in ardite ‘manovre’.
Insomma ve la ricordate la famosa t shirt indossata da Madonna con la scritta "Italians do it better!", Adesso Vela ne sta preparando una replica numerata da far indossare a tutti quelli della pattuglia italiana Melges 24.
Anni luce avanti, prua su Annapolis.

Terry Hutchinson asso pigliatutto



Se assegnassero il pallone d’oro nella vela (e qualcosa di simile c’e’), senza dubbio nel 2008 lo prenderebbe lui, il piu’ incremato dei velisti, tra i piu’ schivi ma concreti tattici del mondo signore e signori Mr.Terry Hutchinson. Si presenta nel circuito TP52, dominato da vele North, con una barca verde (si’, verde) sponsorizzata e invelata Quantum e la fa in barba a tutti. 3 primi su 6 tappe vince l’Audi MedCup Circuit 2008 con qualche prova di anticipo, non pago vince anche il Mondiale tp52 a Lanzarote (grande Vascotto che chiude secondo tenendo alta la bandiera italocilenospagnola). Si ripete ai danni di Joe Fly (e dello stufo ditrovarselodavanti Checco Bruni) anche al North American Championship di Annapolis, prova generale del prossimo campionato del mondo Melges 24. Bravo Terry! Ps.alla Louis Vuitton Pacific Series di Auckland, i kiwi lo sostituiranno con Ray Davies. Va bene l’attaccamento alla bandiera, ma avranno fatto bene i conti?!

Trimarano Oracle





La Coppa America e’ ferma. Il duello legale tra BMW Oracle e Alinghi (o forse sarebbe piu’ appropriato dire tra Larry ed Ernesto) ha raffredato il clima Valenciano, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Evviva il giudice Cahn, evviva il desing team di Oracle, evviva DOGZILLA: 90x90ft, tre scafi, 480 kg di randa, un albero che ha piu’ superficie velica di un Melges, una velocita’ che si prospetta da record e una pericolisita’ – a detta dei tecnici – sottovalutata. Non ci piace che la Coppa si sia fermata dopo il successo di Valencia (il nostro pensiero va ai grinder in cassa integrazione), ma vedere questo mostro in acqua attraverso i siti internet di tutto il mondo ha il suo perche’. Grazie Larry. Ps.Ernesto, sappiamo che anche tu ne hai uno simile nascosto in un hangar, ESCILO, farai tutti felici!

Volvo Ocean Race + Volvo Ocean Race Game: tutti navigatori





E’ partita la Volvo Ocean Race, regata a tappe intorno al mondo in equipaggio bla bla bla. Non fraintendeteci, ci piace da morire e quest’anno con il media crew a bordo (ciao all’unico italiano di questa edizione Gabriele Olivo – media crew su telefonica blu) ci piace ancor di piu’, onde, vento, secchiate in coperta da vedere e’ appassionante ed entusiasmante, ma farla in prima persona ci piace ancora di piu’. Dove? Su Volvo Ocean Race Game, la regata a tappe intorno al mondo virtuale. Sono piu’ di 100,000 gli iscritti, molti sono italiani, molti sono volti noti della nostra vela mascherati dall’anonimato del Login. Noi li abbiamo scovati e siamo pronti a svelare i loro nomi… Per ora vi raccontiamo solo della regata nella regata tra i velai e disegnatori delle velerie North Sails del nord Italia, preoccupati dei buoni risultati nelle prime tappe di ‘Capogita’ (…non vorra’ mica vincere una Volvo..?!) Tornando alla regata vera, la crisi finanziaria ha colpito anche li’. Team Russia, dopo averci regalato quella strepitoso strapoggia documentata videa, non affrontera’ le prossime tappe. Mancano i soldi o il fegato per affrontare Capo Horn??

Vendee Globe, l’Everest del mare



E’ partita la regata delle regate, la prova piu’ difficile per ogni uomo di mare: solo i navigatori veri vi si avventurano. E l’edizione di quest’anno lo sta piu’ che mai dimostrando. La Vendee Globe 2008, giro del mondo senza scalo in solitario, ha messo a dura prova i 30 partenti da Les Sables d’Olonne. Nel Golfo di Biscaglia venti oltre i 50 nodi hanno costretto piu’ di un equipaggio a rientrare verso terra per serie e indispensabili riparazioni. Uno fra tutti Michel Desjoyeaux che persi un paio di giorni per un problema elettrico e’ ripartito da Les Sables d’Olonne e ora si appresta a doppiare Capo Horn in testa alla decimata flotta con un centinaio di miglia dal secondo. Chapeau. Anche a Yann Elles che dopo essersi fracassato un femore – e non solo – sul pulpito di prua cadendo da un’onda a svariati nodi di velocita’, e’ riuscito a trascinarsi sotto coperta e a lanciare l’SOS. Avventura terminata bene grazie al pronto intervento della Marina australiana che l’ha condotto a terra.

The Melges 20



L'erede entra nella hit.
I motivi?
Perchè è stato lanciato con una strategia di comunicazione innovativa, una vera e propria caccia al tesoro durata più di un anno, aspettative coltivate direi quasi con devozione dalla truppa Melges.
Perchè è diventato subito Boat of the Year nella categoria One Design per Sailing World.
Perchè ripeterà i fasti del 24 (scegliete voi quale 24, sia il J che il Melges a Federico Michetti sembrano quantitativamente paragoni calzanti).
Perchè le barche ti devono emozionare a prima vista.
Perchè proprio la garage band di Adesso Vela l'ha tenuto a battesimo ... che razza di padrini saremmo se lo dimenticassimo.
Ah scusate un ultimo perchè ... perchè forse a Montecarlo, alla Primo Cup ....

L’esercito dei mini maxi



Sono mini, ma in verita’ sono MAXI, sono i mini maxi, fenomeno di tendenza nell’ultima stagione e, a giudicare dalle ordinazioni ai cantieri, nella prossima. Una volta sarebbero stati enormi scafi difficili perfino da ormeggiare nei porti del Mediterraneo, oggi li chiamano Mini, ma a performance non sono secondi a nessuno. Numbers e’ la prima varata e ha dominato la stagione delle classiche regate d’altura (tranne a Les Voiles de St.Tropez dove, per aver issato un gennaker con sponsor, e’ stato squalificato…che Bertarelli non vada a genio a qualche velista d’oltralpe?! Ca va sans dire…), gli Stp65 al suo cospetto annaspano con problemi di velocita’. Sara’ per questo che Dario Ferrari e Puri Negri hanno fermato il progetto dei loro futuri gioielli? O sara’ la crisi finanziaria mondiale? Intanto Patrizio Bertelli ha varato a Valencia un silver bullet dal classico nome Lunarossa. Nella stagione 2009 siamo curiosi di vedere in acqua anche Alfa Romeo dopo il restyling invernale (per ovviare ai problemi manifestatisi a Porto Cervo), Alegre, Moneypenny, Rosebud e l’ancora avvolto nel mistero Judel Vrolijk 72 RAN. Saranno all’altezza delle attese?

Olimpiadi la pagina Italiana





Ogni quattro ci sono le Olimpiadi.
Ogni quattro anni ne cade uno bisestile.
Anno bisesto, anno funesto recita un detto popolare italiano.
Che chi l’ha scritto fosse un olimpionico di vela italiano?
O un dirigente FIV magari… I pronostici della vela italiana alle Olimpiadi non si concretizzano quasi mai, ma noi quest’anno siamo comunque soddisfatti.
Molto soddisfatti.
La grande Alessandra Sensini ha conquistato la sua quarta medaglia: un meraviglioso argento lottato, sudato e meritato fino all’ultimo.
E la rivelazione dell’oriundo Diego Romero che zitto zitto vince il bronzo in una delle classi piu’ affollate, difficili ed equilibrate: bravo Diego e grazie per averci dato la prima medaglia in Laser.
E un pensiero, un grosso SORRY, va ai mitici fratelli Sibello, che da anni sono ai vertici mondiali della classe acrobatica dei 49er e che giunti alle Olimpiadi di Pechino ci hanno fatto sognare prima e agognare poi – rivedendo piu’ e piu’ volte quella Medal Race su You Tube – una medaglia che nessuno si aspettava di perdere in una protesta cosi’ anomala.
Ottima la loro prestazione, ma eccezionale dal punto di vista sportivo la scaltrezza dell’equipaggio danese e del loro tecnico Jesper Bank, pronti a salire sulla barca croata dopo aver disalberato la loro poco prima della Medal Race.

Olimpiadi, The British Empire





I maligni dicono che sono rinati solo grazie ad una lotteria che li finanzia generosamente da parecchi anno.
Noi qui ad Adesso Vela diciamo che, olimpicamente parlando, non erano nessuno ed ora sono tutto.
Se di soldi si è trattato di sicuro li hanno spesi bene.
Anche noi abbiamo avuto Alberto Tomba nello sci, un campione di classe cristallina che ha lasciato un grande vuoto.
La loro "bomb" è Ben Ainslie, la differenza è, però, che quando Ben si volta indietro ha le spalle coperte da un plotone di campioni.
In vista delle olimpiadi del 2012 di Londra (pure in casa ...) il personaggio di cui parliamo nelle righe sotto deve prendere esempio da loro.

Il nuovo Presidente, il nostro Obama



Iniziamo con un Presidente e finiamo con un altro.
Carlo Corce nuovo presidente FIV.
Le parole migliori per descricere quelle che sono le aspettative della base del movimento velico le abbiamo trovate sul sito di Giovanni Soldini , eccole:

"La democrazia americana ci ha dato una lezione straordinaria, una grande prova della capacità di un popolo di rinnovarsi scegliendo un presidente di appena 47 anni che ha promesso di cambiare il mondo. Nel nostro paese,
ahimè, dovremmo prendere qualche lezione dai nostri amici statunitensiPurtroppo il rinnovamento della nostra classe dirigente non è proprio fluido, anzi l'Italia è un campione mondiale di immobilismo, del resto i
risultati di questa politica gerontocratica sono sotto gli occhi di tutti.
Ma quest'anno anche da noi c'è una rivoluzione in corso, un cambiamento epocale che dopo vent'anni di immobilismo assoluto vede finalmente un ricambio ai vertici della nostra grande mamma, la Federazione Italiana Vela. Insomma, anche in Italia da qualcosa bisognerà pur cominciare!
Il presidente uscente Sergio Gaibisso, classe '29, dall' 89 in sella alla FIV, ha "ritirato la sua candidatura" dopo aver perso le elezioni primarie nelle fondamentali zone di Liguria, Toscana e Lazio. Ha "deciso" quindi di
lasciare il posto a qualcun altro: come si suol dire, largo ai giovani! Il nuovo eletto, Carlo Croce, certo non è giovanissimo, e anche se le donne dicono che sia bello, come abbronzatura lascia a desiderare. Ciò nonostante,
per noi rimane un piccolo Obama. Se non altro per la mole di aspettative che questo cambio lungamente atteso suscita nei velisti italiani. Dopo aver fatto un super lavoro alla presidenza dello Yacht Club Italiano, Croce è
pronto a raccogliere la sfida e armato di forza e coraggio dovrà dare una bella sterzata al volante cercando di rinnovare e soprattutto di ringiovanire la nostra federazione. Chissà se tutto ciò sarà realmente possibile…
Non ci resta che sperare in attesa che anche da noi il vento del cambiamento passi a ben altre istituzioni. Come direbbe qualcuno, yes we can."

Giovanni Soldini




Per questo post i nostri special thanks vanno ad Ariel, la nostra nuova ghost writer che ci e vi farà compagnia per tutto il 2009.
Welcome on the wild side!

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma come nessun cenno alle manovre degli "scissionisti" della classe Melges 24?

Anonimo ha detto...

Con questo bellissimo post, I ragazzi volevano raccontare i momenti più esaltanti e non di agonia! A adesso vela!

Anonimo ha detto...

Dopo i nani arriva anche una sirenetta. Secondo me questi hanno la sindrome di Peter Pan

Anonimo ha detto...

Ho letto cose vere e anche molte cazzate, almeno vi schierate

Anonimo ha detto...

Dopo la letterina e questo che fate?
L'oroscopo velico per il 2009? ;-)

Anonimo ha detto...

Anche il ritorno di Soldini avrebbe meritato spazio

Anonimo ha detto...

Simoneschi presidente della classe Melges 24 sara' uno degli eventi 2009

Anonimo ha detto...

Si' , per il crollo definitivo della Classe italiana

Anonimo ha detto...

Guarda che e' gia' crollata da un pezzo solo che fanno tutti finta di niente

Anonimo ha detto...

Dalle barche nuove che ci sono in giro non mi sembra una classe in sofferenza, piuttosto e' il 32 che mi sembra al di sotto delle aspettative

Anonimo ha detto...

Appropposito di melges...
E la classe del 20?
E lo sponsor del 20?
E il calendario del 20?
Parlavate di 6 consegne al mese da settembre, qualche desiderio la befana l'ha esaudito o nella calza dello spi s'è trovato solo carbone?

Anonimo ha detto...

Lo sponsor c'e', il calendario pure.
E la calza era piena di Sacher Torte :-)

Anonimo ha detto...

Continuiamo così... facciamoci del male...

Benedetto-Melges20-PIST ha detto...

anonimo.. comunue se vuoi venirti a fare un allenamento sul mio M20 manda una email nella sezione contatti del mio sito, te la presto pure.
Poi a prua ci troverai scritto il nome dello sponsor e se mi dai la email ti giro pure il calendario.
Muoviti a prenotare il barchino invece che scrivere... ti perdi mezza stagione se aspetti ancora un po', un peccato perche'se vai a vela come scrivi...ci perdiamo uno forte.
Ps: ci hai preso pure con la calza... mi e' arrivatoil secondo spy.
Saluti,
Benedetto

Anonimo ha detto...

Io in barca con uno che ha l'avatar mentre parla al cellulare non ci andrei proprio... :)

Benedetto-Melges20-PIST ha detto...

Ci tengo a quella foto Lucrezia... fu fatta 15 mesi fa.. parlavo con Federico Michetti della Melges Europe, stavo ordinando la barca!!!
Saluti