venerdì 30 gennaio 2009

Dura vita agli antipodi


E' già il 30 gennaio a Auckland, è lo è già da diverse ore...

In acqua ci sono gli 'spolverati' e tirati fuori dall'armadio per l'occasione, ACC5, le immagini che arrivano dal campo di regata sul maxi schermo nel villagio Louis Vuitton Pacific Series sono quelle del golfo di Auraki e sullo sfondo c'è la Sky Tower. Su una delle barche poi si trovano i ragazzi grigio/bianco/rossi di Luna Rossa (che ahimè stanno tagliando la finish line 1'05'' dietro a Team Origin timonato dal caterpillar Ben Ainslie), la mente vola veloce al 2000, quando i 'nostri' ragazzi hanno portato a Punta Ala la Louis Vuitton Cup.
Ma non è il 2000 e non è la Louis Vuitton Cup, quella iniziata oggi è la Louis Vuitton Pacific Series, l'evento dell'anno dell'emisfero australe.
10 team per 4 barche Classe Coppa America messe a disposizione da BMW Oracle e dai padroni di casa Emirates Team New Zealand, sulle quali si alterneranno nei match quotidiani (4 previsti) gli equipaggi provenienti da 9 nazioni. L'Italia è ben rappresentata, sono due le squadre giunte fin quaggiù. Oltre a Luna Rossa, timonata da Peter Holmberg per l'occasione, c'è il neonato Damiani Italia Challenge (in fase di prepartenza contro i padroni di casa), formato dall'unione di Joe Fly di Giovanni Maspero - skipper Francesco Bruni, e Dabiu Sailing Project di Vasco Vascotto e Andrea Cecchetti. Ad Auckland lo skipper e tattico è Vasco Vascotto, al timone, dopo anni di 'panchina' su Luna Rossa, il palermitano Checco Bruni. Oggi è proprio Giovanni Maspero ad essere 18esimo uomo a bordo, ma per ora i neozelandesi, che stanno alla vela come il Brasile sta al calcio, non stanno lasciando molte speranze al giovane gruppo (finita a favore dei Kiwi per 22 secondi).
Le due squadre italiane sono ognuna in un gruppo diverso, quindi niente derby nei Round Robin 1, bisognerà attendere fino al 5 febbraio, se i risultati ottenuti li porteranno ad incontrarsi. Ma non c'è fretta e attenderemo. Anche dei risultati positivi per le squadre italiane, che nel primo giorno di regate registrano entrambe una sconfitta. Quel dommage!!

Prima di tornare nelle profondità marine, non vorrei dimenticare un team che batte bandiera sudafricana, ma composta da maggioranza di velisti italiani. Shosholooza di Capitan Sarno è timonata da Paolo Cian, alla tattica c'è Tommaso Chieffi e a bordo svariati ragazzi provenienti da Luna Rossa e Mascalzone Latino, siamo anche con loro.

9 commenti:

Pacio ha detto...

Incredibile ma vero:
Adesso Vela e'anche a Auckland per seguire le regate della Louis Vuitton Pacific Series.
Se volete il link diretto al sito ufficiale lo trovate in alto a Dx ma sopratutto stay tuned on the Ariel reports.
Chi l'avrebbe detto ;-)

Anonimo ha detto...

Complimenti...gli altri blog sono in agonia!

Anonimo ha detto...

Avete fatto i soldi, pure l'inviato in Nuova Zelanda!

Anonimo ha detto...

Dai vi do una mano anch'io:

Classifiche

Pool A
1 pt - Emirates Team New Zealand
1 pt - Pataugas K-Challenge
0 pt - Damiani-Italia Challenge
0 pt - China Team
0 pt - BMW Oracle Racing

Pool B
1 pt - Team Origin
1 pt - Alinghi
0 pt - Team Shosholoza
0 pt - Luna Rossa
-1 pt - Greek Challenge

BMW Oracle Racing e Team Shosholoza in riposo.

Anonimo ha detto...

Oggi andrà meglio, forza ragazzi!

Anonimo ha detto...

a stare a testa in giù va il sangue al cervello...

Anonimo ha detto...

sapete con che barche correvano gli italiani?

Anonimo ha detto...

Correvano?

Anonimo ha detto...

Il pool A regatano (corrono!!?) con le barche di Oracle (quindi Damiani).
Il pool B con le barche Kiwi (Luna Rossa e Shosholoza)