Bando alle ciance, proteste rientrate, regole ri-rispettate..veniamo alla mera cronaca della giornata. Perchè nell'emisfero boreale tra un po' vi svegliate e vorrete sapere i risultati, la mera cronaca.
Cominciamo dalle italiane: una sconfitta e una vittoria. Luna Rossa perde contro i robocop Alinghi e Damiani Italia Challenge vince contro il due volte campione del mondo di match race Ian Williams. Entrambi i match si decidono in partenza, bravo Checco Bruni a divincolarsi dall'inglesino col naso all'insù. E bravo - c'è bisogno di dirlo - ad Ed Baird per aver costretto il suo vice timoniere fino alla scorsa Coppa America, Peter Holmberg, a partire dietro il comitato con 15 secondi di ritardo. Un ritardo che è andato aumentando perchè il buon vecchio Brad Butterworth ha aperto il manuale del bravo match-racer ed ha seguito le regole. LR virava, Alinghi virava, LR strambava, Alinghi strambava. Quando è così, con in più le barche identiche, non è nemmeno divertente osservare. A meno che non ci si trovi su una meravigliosa collina che sembra una tribuna naturale sul golfo di Auraki (foto). E' North End, sopra Devonport, e qui i papà raccontavano ai loro piccoli di taking, lay lines, pre-starts e circlying...quando si dice che la vela qui è lo sport nazionale...
Gli altri match: Shosholooza dei nostri Tommaso e Paolo perde con la new entry greek Challenge timonata dal veterano Gavin Brady, e, come anticipato poco fa l'allievo Dean Barker ha battuto il maestro Russell Coutts, che - durante la conferenza stampa - ha elegantemente sorriso del suo invecchiare. Chi ci farebbe la firma?!
1 commenti:
Io la firma ce la metterei di sicuro.
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