lunedì 5 maggio 2008




Bloggare da Cagliari è stato difficile.
Ci perdonerà chi cercava aggiornamenti più frequenti dal ns. sito ma i ritmi a terra e in mare hanno un pò fiaccato le nostre pulsioni giornalistiche.
Vediamo di recuperare subito.
A seguire il comuicato stampa di chiusura "ufficiale", cioè a dire quello redatto da Magda Rosso che abbiamo trovato su www.nautica.it
Verosimilmente sarà anche quello che troveremo presto sul sito di classe è che riportiamo con lo scopo di sentire la vostra.
Il report "made in adesso vela" sarà online domani.
Non perdetelo.


Joe Fly è Campione Italiano Melges 24.
Gullisara si aggiudica la classifica Corinthian.


Lega Navale Italiana - Cagliari 1-4 maggio
Undici prove con una media di vento da un minimo di 8 nodi a un massimo di 25; sole e un'accoglienza, quella di una Cagliari in festa grande, unica davvero.
Era da tempo che la Classe Melges 24 aspettava un Campionato così, forse da quel 2005 dove la flotta si era data appuntamento a Portisco, guarda caso sempre in Sardegna.
"La Sardegna porta bene ai Melges 24" è infatti il commento di Alessandro Poggi in apertura della cerimonia di premiazione del Campionato 2008 "e l'auspicio è proprio quello di inserire una tappa in questa magnifica isola anche nel circuito 2009".
Undici prove, dicevamo, al termine delle quali è Joe Fly di Giovanni Maspero, con Gabrio Zandonà al timone e Andrea Felci (Tano) alla tattica, ad aggiudicarsi il titolo nazionale. Undici prove che giorno dopo giorno hanno visto l'alternarsi ai vertici della classifica dello stesso Joe Fly e di Uka Uka Racing di Lorenzo Santini con Lorenzo Bressani al timone e Checco Bruni alla tattica.
Ed è proprio nell'ultima giornata di prove che Joe Fly approfitta di una "falsa" partenza del timoniere triestino, incappato in una squalifica con bandiera nera, per inanellare due prove vincenti e compiere il sorpasso definitivo.
"E' stato un campionato avvincente - commenta Andrea Felci - siamo stati molto regolari, Gabrio poi è stato sempre molto bravo nelle partenze e se si parte bene e veloci poi non è difficile azzeccare la tattica".
"Vince chi sbaglia meno - dice l'armatore di Uka Uka Racing Lorenzo Santini - sicuramente eravamo più felici questa mattina, ma abbiamo commesso un errore e abbiamo pagato. Joe Fly è stato, in questo Campionato, il nostro diretto avversario sin dall'inizio, a lui i nostri complimenti. Ovviamente ora siamo un po' amareggiati, ma da domani ritorneremo a pensare al nostro obbiettivo principale, il Mondiale".
Terzo piazzamento per Brontolo AB Medica di Filippo Pacinotti con Matteo Ivaldi al timone e Branco Brcin alla tattica: "Siamo davvero soddisfatti di questo risultato - commenta lo stesso armatore al termine della quattro giorni velica - chi sta sopra di noi in classifica si è ampiamente meritato posizione e successo". La sensazione è però quella che il team di AdessoVela abbia ancora qualcosa da dare "A Porto Santo Stefano abbiamo provato nuove vele, qui abbiamo regatato con altre, il tutto per valutare come muoverci nel prossimo appuntamento con i mondiali. Quanto all'affiatamento del team, in quello - afferma sicuro Pacinotti - siamo già campioni del mondo".
Flavio Favini, timoniere di Blu Moon, si "accontenta" di un quarto posto dopo una partenza a dir poco in salita. "In salitissima - commenta - visto che siamo incappati in una squalifica con Bandiera Nera nella prima prova della prima giornata. Il comitato ci ha segnalato fuori sulla linea di partenza e noi ci siamo fermati, ma la barca in BFD non era la nostra. A questo abbiamo aggiunto un errore nella seconda giornata e questo ci è costato una media per la riparazione non proprio esaltante. Insomma già bene essere quarti assoluti".
La rivelazione del campionato è quella di Saetta di Michele Giovannini timonato da Giovanni Bianchi. Per quattro giorni veleggia tra i big. Compie un unico errore nella quarta prova dove chiude trentanovesimo, ma è quasi sempre nei primi dieci. Per lui un inatteso quinto piazzamento assoluto.
Seguono poi Alina timonata da Luca Valerio, Marchingenio con Nicola Celon. La prova evidente del livello generale della flotta sta anche in alcune considerazioni come quella che vede Roberto Martinez per tre volte primo sul traguardo, scarta una squalifica e si piazza all'ottavo posto: "Noi siamo felicissimi di questo risultato - commenta Carla Ubertalli, armatrice di Online Sim Firebolt - abbiamo sempre poco tempo per allenarci e la concorrenza è davvero sensazionale.L'ottavo posto è un ottimo risultato".
Tra gli exploit del campionato anche quello di Eta Beta di Paolo Testolin, timonato dal giovanissimo Luca Bursic con Francesco Ivaldi alla tattica. Per loro una serie assolutamente positiva che li ha visti in predicato per entrare nella top ten. Finiranno al quattordicesimo posto ma con la consapevolezza di poter ambire a più alte posizioni di classifica.
Avvincente per l'intera durata del campionato anche la sfida tra i due team in lizza per il titolo corinthian da un lato Fishdog timonata da Mario Ziliani, dall'altra Gullisara, a Cagliari per difendere il titolo con al timone Carlo Fracassoli.
E anche qui l'ultima giornata riserva il sorpasso di Gullisara che si riconferma campione corinthian a spese di Fishdog.
La classe Melges 24 continuerà a respirare aria di Sardegna, trasferendosi da sud a nord, in Costa Smeralda per l'appuntamento clou di questa stagione il Volvo Melges 24 World Championship, da 28 maggio al 6 giugno.
In questo senso il Campionato Nazionale è stato un primo assaggio del livello, dell'agonismo, della competitività e della preparazione di questa flotta.
Al termine delle regate la cerimonia di premiazione, sempre all'ombra di Casa Volvo. Fedeli alla tradizione anche per il Campionato Italiano, accanto ai trofei challenge, assoluto e corinthian, sono stati premiati i vincitori di prova, i primi dieci della classifica generale e i primi dieci della classifica corinthian. Un premio speciale è stato messo in palio da Air Argenti ed è stato assegnato a Francesca Ajello la rappresentante femminile a bordo del primo equipaggio corinthian.
Gottifredi Maffioli, leader mondiale nella produzione di cime per la nautica (e non solo), ha messo a punto una produzione espressamente dedicata al Melges 24. Nuovo partner ufficiale di Volvo Cup 2008 e del Volvo Melges 24 World Championship, Gottifredi Maffioli anche a questa tappa ha poi messo in palio 3 scotte, a estrazione tra gli equipaggi presenti alla premiazione finale.
Per il gran finale pasta party per tutti all'ombra di Casa Volvo, di fatto, ancora una volta punto di riferimento dell'attività a terra, arredata con le nuove proposte di Unopiù. Qui i numerosi equipaggi hanno potuto ritrovare la tradizionale ospitalità del villaggio che ad ogni tappa caratterizza l'attività a terra dei regatanti. Un'ospitalità firmata da Conte of Florence con la linea di abbigliamento dedicata a Volvo Cup e con il coffee corner di Lavazza Blue.
Prima di abbandonare Cagliari un ringraziamento va all'ospitalità, all'organizzazione a terra e in acqua della Lega Navale Italiana - sezione di Cagliari e di tutto il suo personale a partire dal Presidente, Sergio Rossi, agli ormeggiatori, ai posaboe, alla splendida Valentina Marrocu e al team della segreteria: dimenticheremo sicuramente qualche nome in quest'elenco di citazioni, ma certo non dimenticheremo i volti di chi in questi giorni ha contribuito con entusiasmo al successo di questo evento.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Uno dei più bei campionati melges che ricordo (ed ho iniziato nel 2004 quindi ce ne sono stati già abbastanza).

Anonimo ha detto...

Sì però bisogna limitare le barche, chi l'ha detto che tanti è bello? Conta la qualità.
Non più di 40 barche, le ultime 22 sono solo pericolose.

Anonimo ha detto...

Le ultime 22 sono j24 liftati!!!

Anonimo ha detto...

Guarda che nelle ultime 22 ci sono anche CoF, Arundel (pdm), Matteo Balestrero,etc.etc......e quasi quasi anche noi... :-(

Lauro ha detto...

Io invece penso che tutti devono avere il diritto di correre l'italiano o qualsiasi altra regata.
Il melges 24 non è una classe numerosa! Così facendo lasci il gusto di incrociare i big della vela solo ai pochi eletti!

Anonimo ha detto...

Bravo Lauro, ben detto !
Eppoi quale classe potrebbe veramente definirsi numerosa a tal punto ?!

Anonimo ha detto...

noi di poco e per colpa di una boa ;-), a questo punto se si vuole limitare il numero si fa un campionato italiano PRO e uno Corinthians in due location diverse ... siamo sicuri che i 25 Pro si divertirebbero uguale???

Pdm

Pacio ha detto...

Io credo che abbiano ragione tutti.
Il punto di Riccardo Simoneschi è inconfutabile basti pensare nell'ultima giornata a noi ci hanno sfondato lo specchio di poppa DOPO il ripetitore generale e senza un alito di vento.....
E' anche vero che trovare un limite massimo è sempre antipatico (sopratutto quando il mondiale di fatto è open).
Un meccansimo di divisione a flotte con due campi di regata nella stesa location però dovrebbe funzionare.
Che ne dite?
Magari per dare un pò di spettacolo anche una "last chance" con i primi 5 della silver che si giocano 2 posti per la gold in una miniregata all'interno del porto.
Con tutti (equipaggi e pubblico) a fare il tifo.
Mammamia quanto sono avanti!!

Anonimo ha detto...

E così si duplicherebbero anche i coti, doppia giuria, doppio campo....ma soprattutto si toglierebbe ai corinthians la possibilità (ogni tanto) di venirvi a rompere gli zebedei e magari di battervi pure !!! Lo vedete anche voi pro che il livello si è alzato tantissimo, quando rimante invischiati nelle retrovie ci rimanete pure voi !!

Pacio ha detto...

Basta chidere il doppio allo sponsor di classe :-)

Anonimo ha detto...

C'è un amico del cugino del custode dell'uffico che dice che ci ha uno sponsor che darebbe alla classe 60.000 euro e ai consiglieri e al presidente 10 mila euro a testa. ;))