lunedì 16 marzo 2009

In bilico...


Goooood moooorning sailors è tempo d’attese, d’una stagione che sta per arrivare, d’un inverno che sta per finire e di notizie d’una Coppa che chissà se verrà…
Tutti i Team di Coppa America sembrano essere “In bilico tra santi e falsi dei sorretti da un’insensata voglia di equilibrio …” il testo dei Negramaro sembra sposarsi benissimo in questo momento di assoluta incertezza.
Se da un lato è vero che l’incertezza fa odiens dall’altro sinceramente non se ne può proprio più. Qualunque sia il verdetto della sentenza di New York sarà una totale liberazione per molti e un’assoluta sconfitta per il nostro sport.
Non voglio entrare nel merito di chi ha torto o di chi ha ragione e nemmeno avvallare l’idea che la Coppa “è sempre stata così”… Balle… la Coppa di Valencia aveva avuto il grande merito di catalizzare l’attenzione e di portare il nostro sport in prima pagina.
Era riuscita a fare entrare nelle case di tutti le immagini della vela cosa rara, anzi rarissima vedi olimpiadi per la serie “chi l’ha visto…”.
Nessuno dei due “presunti” contendenti ha avuto quell’apeal che solo i Neozelandesi hanno e sanno avere. Quella capacità di mettere l’amore e la passione per questo sport davanti a tutto. Gli AllBlack non devono rispondere a UN magnate e alle sue bizzarrie ma regatano in nome e per conto di un POPOLO intero che si smobilita e con un patriottismo unico incita i propri eroi.
Quella maledetta quarta regata, quando Team NZL ruppe due spinnaker è stata la chiave di volta dell’ultima coppa. Con quel tonfo al cuore la Coppa rischia di sparire e con lei l’insegnamento e la saggezza dei Neozelandesi rispettosi prima della leggenda e poi del business.
Ricordate le sfide di Peter Blake con boma e scafi pieni di mille adesivi, dal macellaio alla birra. Erano sfide che non hanno mai dato l’impressione di cercare un ritorno d’immagine se non quella di alzare una volta ancora la Coppa.
Quando sono stato in Nuova Zelanda ho avuto la fortuna di respirare quell’aria entusiasta per lo Sport in generale. Una cultura a cui noi europei non siamo abituati. Noi ci agitiamo un po’ per il calcio ma anche lì siamo a anni luce da “quello spirto guerrier ch’entro mi rugge…” che anima gli All Black.
Ora aspettiamo e vediamo quale sarà il destino della Brocca. Sono certo che saremo pronti a dimenticare questi anni di noiose parole pronti a tuffarci un’altra volta nella passione che questi duelli sanno regalarci. Pannocchia

3 commenti:

Lauro ha detto...

Senti... Quando torniamo a terra... Mi ricordi che non ti devo portare piu' in barca?
Ciao Pannocchione!

El Vigo ha detto...

Lauro, ma io e te in barca insieme non ci siamo mai stati...

Anonimo ha detto...

Bravo Pannocchia, cominci a carburare, anche se il post ha buona forma ma contenuti un pò scontati.
Occhio ai barbarismi, audience e non odiens, appeal e non apeal, All Blacks e non allblack.
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