lunedì 27 aprile 2009

Regatare in Melges 24 con 30 nodi

La terza prova di domenica a Punta Ala è stata veramente durissima.

Siamo usciti presto, pioveva e c'erano una quindicina di nodi già alle 9: ricalibrare la barca dopo due giorni di vento leggero, tanti giri alle sartie, controllo all'allunamento dell'albero, escursione ridotta al paterazzo, cunningham a ferro, cerate integrali, cappellini e giubbotti indossati.
Prima prova alle dieci, armiamo il reacher da ventone, le nostre partenze migliori sono quelle col richiamo generale, sbagliamo bordo di bolina, perdiamo altre posizioni in poppa col vento che lascia buchi in cui non planiamo e gli altri col runner sì, facciamo brutte manovre, un disastro.
Bella seconda bolina che ci riporta nel gruppo, ma sprechiamo quasi tutto strambando subito e andando in poppa alla destra del campo. Bleah.
Si riparte quasi subito, il comitato sa che ogni minuto è prezioso e a star fermi si prende solo freddo. Qualche richiamo e finiamo di nuovo per partire maluccio, ribadiamo il reacher perchè sta rinfrescando, ma durante la seconda bolina arriva tanta acqua e nebbia da non vedere terra, il vendo ridiscende sotto i 15 quasi ovunque, doppio bleah.
Decidiamo di armare il runner e alla terza prova partiamo finalmente bene, a metà bolina vediamo una striscia bianca sul mare che ci viene incontro, un bel groppetto di 25 nodi più raffiche, i campioni là davanti lo beccano per primi e li vediamo rallentare, perchè con quel vento e onda si rallenta, la randa non lavora più, si va un pò di lato, si straorza, la velocità sull'acqua scende spesso sotto i 4 nodi.
Ma si resiste, la sensazione è strana, si sta fuori ma la barca viaggia abbastanza piatta comunque perchè il timoniere "punge" molto il vento col fiocco. La randa in dacron lascata fa un casino bestiale, urliamo come psicopatici e ci passiamo le informazioni l'un l'altro. Chiamo le onde ed è quasi una cantilena, via una l'altra, chissà se poi là dietro mi sente e se può farci qualcosa?
E risaliamo verso la boa, che tosto 'sto melges che con trenta nodi e onda va su di bolina... ma dai che un pò siam migliorati anche noi che a Portisco con 'sto vento andavamo solo di traverso!
Il cancello macello è tutto il giorno che è storto, praticamente una bolina stretta anche lo stocchetto, e qui la cosa pesa moltissimo ma in un botto siamo all'issata, abbiamo lo spi grosso proprio adesso che ci vorrebbe un reacherino...
Va su benissimo e partiamo come fulmini, superiamo sotto vento una barca che ricordo solo avesse lo spi nero, ho gli occhi fissi sullo spi, Gianluca cazza il paterazzo che manco di bolina, accelerazione nelle raffiche, spruzzi, fiumi d'acqua in pozzetto, e ci sono anche le raffiche, poggi e porta sempre, perchè se cazzi ti sdrai ma se laschi e lo perdi non lo riprenderai mai più. E' la poppa più esaltante in 6 anni di Melges 24.
E bisogna strambare, e ci viene benissimo, la migliore della giornata, ripartiamo come proiettili, la deriva canta forte il suo lamento, chi va in 24 sa cosa intendo. Che fenomeno il barchino. Non ho paura né preoccupazioni ma il pensiero corre veloce al bulbo lasciato ad Alassio e l'albero lasciato a Porto Cervo e tanto non c'è tempo di pensare si ristramba, ancora benissimo e dopo poco si ammaina veloci e puliti.
Tre minuti di gloria e adrenalina e ricomincia il patimento del miglio e sette di bolina, vedo barche che scendono a vele bianche, ma tante sono tornate in porto, ne mancheranno una quindicina. Limitiamo le virate che con queste onde fermano troppo la barca. Bordo a terra lungo lungo e poi bordo verso la boa mure a sinistra, sempre durissima. Continuo a tenere d'occhio la barca comitato, voglio vederli salpare, ci sono ancora barche al cancello e finalmente tirano su e se ne vanno, buon segno ragazzi c'è riduzione.
Incrociamo una barca di stranieri disalberata, l'assistenza è già lì con loro, e poco più su Pietro Sibello fermo prua al vento che mi sembra senza strallo con l'albero tenuto su dalla drizza spi.
E infine incrociamo la linea di arrivo, ancora schiaffi e spruzzi fino al porto ma ...bella raga!
Photos by Pierrick Contin

9 commenti:

Camilla Stone ha detto...

Non ci sono foto di Lauro, immagino che fosse tremolante sottocoperta.

Gianni ha detto...

Bello Bello BELLO

Biancaneve ha detto...

Scherzi Camilla??? Lauro è coraggiosissimo..pensa che ha speso il fine settimana ad inventare una nuova pericolosissima disciplina:fare cascatoni felini cercando di saltare dalla barca a molo....roba da campioni....B-)

Anonimo ha detto...

Bravo Beppe, una regata con 30 nodi vista da un Coritnhian. Ti perdoniamo l'improbabile "allunamento dell'albero" ;-) Dai , lo sappiamo che ti sei confuso!

Benedetto-Melges20-PIST ha detto...

TANTA ROBA MA TANTA DAVVERO!!!

Anonimo ha detto...

Caro Benedetto...tanta roba come tu non ne vedrai mai sul M20...

El Muffa de Muggia ha detto...

Per voi me sa ch'era tropa... t'hai già messo la toppa al palo?

Pdm ha detto...

Rilevazione ufficiale dalla torre di Scarlino:

Domenica 26 Aprile max wind 37.8 H 13:30
Pdm

Carlo ha detto...

Ma che vuol dire!