Ed ecooci qui, reduci da oltre 3 ore di riunione di classe Melges24, che se straordinaria non poteva essere dal punto di vista formale, così ci hanno detto tutti gli avvocati presenti all'appello, straordinaria lo è stata per tanti motivi che andiamo ad analizzare.
Avevamo aspramente criticato la scelta del consiglio di confrontarsi pubblicamente per dirimere vertenze irrisolte al suo interno. Due consiglieri in disaccordo con gli altri, prima di dimettersi hanno cercato, ottenendola, la spettacolarizzazione della protesta. Il presidente ed il resto del consiglio, caduti nella rete, pensavano di sbrigarsela in quattro parole e quattro codicilli sparati dai preparatissimi avvocati presenti. Il tentativo di minimizzare la diaspora e saltare i primi 4 punti del programma è stato imbarazzante, e prontamente respinto.Per contro, sempre per voce degi avvocati, si è immediatamente capito che il contratto di sponsorizzazione, firmato con Mediavip piuttosto che Bi-plan non è in discussione nella sua validità, né il processo decisionale che non ha coinvolto gli armatori, tutti soddisfatti di non essere interpellati per prendere decisioni alle quali hanno delegato un consiglio. La discussione è sul perchè.. e a questo punto è finita la riunione dal punto di vista tecnico e giuridico, ed è iniziata la pantomima teatrale colma di accuse e colpi bassi a cui tutti avremmo volentieri rinunciato.
Il primo a prendere la parola è stato Riccardo Simoneschi, in conflittuale veste di armatore, vicepresidente della classe internazionale ma pure titolare della Bi-plan. I suoi interventi, lucidi documentati ed implacabili, hanno sortito nella platea, composta in gran parte di neo-armatori, la senzazione che la classe abbia lavorato malissimo nella scelta dell'interlocutore a cui affidarsi per il prossimo triennio. Le cifre sparate dall'uno e dell'altro sono parse immediatamente poco confrontabili, ad un certo punto sembrava che la classe avesse scartato un'offerta con una erogazione finanziaria quasi tripla dell'altra! Peccato che a spiegare i termini delle offerte sia stato il solo Simoneschi, risoluto oste del vino migliore: sarebbe stato bello conoscerle neutralmente dal consiglio (letteralmente in difficoltà da questo punto) o almeno anche dalla controparte, che pur presente all'assemblea decideva di non intervenire. E il consiglio avrebbe anche dovuto dirci perchè avrebbe scelto una opzione e non l'altra, qualunque motivazione sarebbe stata valida, questione di cifre, di scelta di luoghi, di abbinamenti ad altre classi, di fiducia nell'uno o l'altro rappresentante. Un groviglio di cifre, date di scadenza di termini, citazioni dello statuto della classe e articoli di codici civile si sono riversate sugli armatori presenti che in quella totale confusione, pur di farla finita decretavano il proprio disprezzo generale, chiedendo in maggioranza le dimissioni del consiglio.
E arriviamo all'ultimo atto della pièce di Teatro dell'Impossibile: se si dimette il consiglio chi lavorerà (gratis) per la stagione 2009? L'elezione potrà essere fatta solo all'assemblea di classe del campionato nazionale, con gli armatori presenti, non per delega, non per email, campionato che va ancora organizzato e locato. Gli armatori, stanchi ed affamati, in preda al delirio notturno chiedevano agli untori di andarsene ma non subito, insomma di continuare a lavorare muti e rassegnati (di dimissioni) fino alle nuove elezioni... A quel punto il consiglio da balbuziente diventava ammutolito, ma fortunatamente la parte storica degli armatori, spiegava agli altri che non era possibile chiedere tanto a chi ha lavorato, bene o male, gratuitamente per far divertire gli altri. Avanti così. Gli unici a ribadire le proprie dimissioni sono stati i consiglieri reazionari Abbà e Cardascio, al loro posto verranno eletti i primi degli esclusi nella votazione del 2005, lavoraranno per noi fino alla prossima riunione.
Una sconfitta biparte, di quelle cocenti, una bruttissima figura di tutti i presenti, una pessima rappresentazione di come un gruppo di 40-50 enni sportivi siano incapaci di mandare avanti un programma di 5 regate l'anno, pur eleggendo dei rappresentanti di zona, senza incasinarsi, lamentarsi, contestare, sbeffeggiare. E poi i soldi, i soliti soldi, il solito business che fa la differenza, che fa intervenire gli avvocati, che ci fa calpestare l'etica, il buon gusto, lo stile.
I miei voti, che vi piaccia o no:
Bocciato il consiglio di maggioranza ed il suo presidente che accetta una riunione già potenzialmente distruttiva pensando di poterne uscire non dico illeso ma vincitore, che si presenta completamente impreparato, senza un dato, senza un storico preciso e senza sapere né potere spiegare a chi lo ha delegato perchè ha scelto un'opzione anzichè l'altra, senza neppure spiegare i contenuti delle proposte, lasciando anzi ad una delle parti (ma quella scartata!) l'opportunita' di spiegarle.
Bocciato il consiglio di minoranza che pur riuscendo a dimostrare pubblicamente l'inefficienza della struttura, una vittoria amara quanto facilissima, non è mai parso convincente né costruttivo, solo cinico e crudele spettatore della riunione che aveva voluto a tutti i costi.
Bocciate le parti professionali in causa, l'una perchè assente o silente, l'altra perchè pur bravissima, invadente e dilagante nello sfruttare non gli spiragli ma le voragini che le venivano aperte dal consiglio (avrebbe anche potuto picchiare di più) non si asteneva da viscidi colpi bassi e accuse personali, confermando da un lato la propria preparazione e bravura oratoria ma dall'altro la spiccata e innata attitudine ad antipatia e arroganza.
Bocciati gli armatori, che trattano il consiglio come un dipendente di bassa lega, dimenticando che se abbiamo regatato tanto, in tanti e bene in questi anni è soprattutto grazie a chi ha sacrificato gratuitamente il proprio tempo e le proprie energie, rubandole alla famiglia, al lavoro, ad altri svaghi, per farci trovare un posto caldo in banchina in giro per l'Italia.
4 commenti:
Beppe ti ho letto volentieri come sempre e, devo dire, che non hai smentito il soprannome di "picconatore" che ti è stato affibbiato dal Presidente di classe.
Secondo te, quindi, tutti bocciati!
Tutti bocciati ma, aggiungo io, confermati.
Nulla cambia se non che non ci saranno i due Maurizio rimpiazzati da qualcuno (che non ricordo nemmeno) che avrà preso un paio di voti (se va bene) a delle elezioni ormai perse nel paleozoico.
Credo che ci si dovesse aspettare almeno una cosa da quest'assemblea e non parlo di dimissioni di nessuno.
Parlo di numeri.
Una volta che si è deciso di andare in piazza (e tu dici che questo è stato un errore) bisogna arrivarci pronti a snocciolare delle informazioni.
Altrimenti snobbi l'assemblea che è quella che ti ha dato fiducia.
A tutt'oggi, a quanto leggo, non è dato sapere chi abbia effettivamente offerto di più.
E' questo il crocevia della questione.
Hanno ragione Riccardo ed i consiglieri dimissionari nel sostenere che l'offerta alternativa è stata analizzata con superficialità o ha ragione il consiglio nel dire che ha scelto l'offerta economicamente più vantaggiosa?
Per la soluzione non servono avvocati, basta(va) che il Presidente ed i Consiglieri di classe TIRASSERO FUORI LE OFFERTE e fracassassero la gogna cui sono stati sottopposti!
Chiedo a te ma sopratutto a loro (se vorranno replicare):
perchè non l'hanno fatto?
Mah... da spettatore e socio di classe non è dato capire chi abbia allargato di più i cordoni della borsa, so per certo però che le cose fatte bene sono altre....
Filippo
E la stampa fuori della porta?
Caro Pacio, non si sa perchè non li abbiano presentati, comunicati, discussi. In quel contesto sarebbe stato certamente il caso.
E' proprio lì il nocciolo della questione, una riunione per farsi picchiare come dei tamburi senza neanche difendersi.
Ma non dimentichiamo MAI che per il resto hanno ben lavorato per noi, ottima stagione, ottimo mondiale, tutto è girato bene sopratutto grazie a loro (e ad Andrea Magni). Certo si può sempre fare meglio, ma da degli appassionati volenterosi non si può chiedere di più.
E speriamo che nonostante tutto riescano a lavorare bene per la stagione 2009. Lo stesso statuto redatto alla "volemose bene" quando c'erano dieci iscritti non funziona più con questi numeri. Poi nuove elezioni e forse nuove persone, che non è detto che sapranno far di meglio.
Accanirsi a questo punto è controproducente.
La riunione non era pubblica, la presenza della stampa è stata comunque messa ai voti, e la maggioranza ha detto no.
Per Beppe un Hip Hip URRA!!! Ci siamo ritrovati (tutti i "filo simoneschi" come qualche losco figuro ci identifica) nel moletto galleggiante del circolo di torbole per le classiche "chiacchiere" da pontile! [non quelle che si fanno nel sito della classe;-)].
Il suono del cellulare mi avverte che è arrivata una mail...
Beppe ha sentenziato!
Si è letta solo la parte finale ma tutti concordi con una generale "standing ovation", Voto Beppe... (lo diremo successivamente)
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