mercoledì 17 settembre 2008



a qualche cosa servivano?

Nella prima giornata del Trofeo del Portogallo, sesto ed ultimo evento del Circuito Audi MedCup 2008, due sono state le sorprese, l’ottimo rendimento di Audi Q8 (ITA) e di Synergy (RUS) e una la conferma: la regolarità che un’altra volta consente a Quantum Racing (USA) di prendere la testa della classifica.
Lo si era visto ieri, ma la conferma è arrivata oggi: Audi Q8 (ITA), l’unico scafo battente bandiera italiana iscritto al Circuito Audi MedCup 2008, può finalmente competere con i migliori.
Molto lavoro è stato fatto, ma probabilmente la vera svolta sono stati i quasi 200 kg che il team di Riccardo Simoneschi ha dovuto mettere nel bulbo per portarsi al pari degli avversari.
Di conseguenza tutto risulta più facile, senza ovviamente niente togliere all’equipaggio.
Nella regata di prova di ieri il vento, 7 – 10 nodi, era troppo debole per poter dire se la strada scelta aveva dato i frutti sperati, mentre oggi è stato evidente.
L’afterguard, Charlie Mckee (USA), tattico, Thierry Peponnet (FRA), stratega e Andrea Visintini (ITA), navigatore, hanno fatto un ottimo lavoro, permettendo così ad Audi Q8 (ITA) di piazzarsi in seconda posizione (2 – 9 – 2), a pari punti con il leader, lo scafo americano Quantum Racing (USA).
Il team di Audi Q8 non poteva trovare modo migliore che un’ottima giornata quale quella di oggi per commemorare l"amico-giornalista Franco Rodino che proprio qui a Portimao, poco più di un anno fa, a bordo del tender del team, tra la prima e la seconda regata della prima giornata, era stato colto da un malore fatale. Al termine della prova l"equipaggio di Simoneschi si è riunito in pozzetto e ha lanciato in mare un mazzo di fiori in suo ricordo.

Dichiarazioni

Riccardo Simoneschi (ITA), skipper e timoniere di Audi Q8
“Dopo la regata di prova di ieri siamo andati bene. Oggi finalmente c’era più vento, la barca ha incominciato a funzionare bene. Abbiamo avuto dei problemi con le stazze che sicuramente ci hanno penalizzato. Il fatto di sapere di essere a posto ha dato sicurezza a tutto l’equipaggio, quindi tutti più rilassati, abbiamo navigato bene. Penso che fondamentalmente ora, quando la regata è molto stretta, abbiamo la velocità per combattere con la flotta e questo fa una differenza enorme.”

Trofeo del Portogallo
Classifica generale provvisoria dopo 3 prove

1° Quantum Racing USA (4,8,1, 13)
2° Audi Q8 ITA (2,9,2, 13)
3° Synergy RUS (9,1,4, 14)
4° El Desafio SPA (10,2,3, 15)
5° CXG Corporación Caixa Galicia SPA (7,3,9, 19)
6° Mutua Madrileña SPA (12,4,5, 21)
7° Tau Andalucía SPA (3,14,6, 23)
8° Matador SPA (8,5,10, 23)
9° Bribón SPA (1,11,12, 24)
10° Artemis SWE (5,7,13, 25)

12 commenti:

Beppe ha detto...

Raramente mi impiccio dei Tp ed i loro mega problemi, ma leggere quello che ha fatto Riccardo per Franco Rodino mi ha commosso.
Avevo in mente un post, il 24 agosto scorso, per commemorare Franco e il suo ricordo, ed ho sbagliato a non farlo.
Ciao Bess Hugo, ho poi seguito il tuo consiglio e mi sono messo a scrivere, qui.

Anonimo ha detto...

Sono il primo a rallegrarmi se velisti italiani ottengono buoni risultati soprattutto in campo internazionale, però, mi ripeto, trovo che se fosse vero che non se ne erano accorti sarebbe ancor più grave in un team dove la perfezione e la maniacale ricerca di ogni particolare deve essere la regola assoluta.
Peraltro ieri, purtroppo aggiungo, evidentemente i "famosi" 200 kg non c'erano di nuovo più.....

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Pacio ha detto...

Bè Pelato in questo commento non mi sembri molto obiettivo. Non è che se ne dovevano accorgere quelli di Audi Q8 ma gli stazzatori.
Considera che per il team di Riccardo lavora anche Claudio Maletto proprio per ottimizzare questi aspetti.
Non parliamo certo dell'ultimo arrivato.
Il problema era di strumento, io quando compro due etti di prosciutto al supermercato mica ho mai chiesto di verificare la bilancia..... eppure di prosciutto sono un grande esperto, come peraltro di mille altre cose ;-)
Certo se lo strumento con cui misuri

Pacio ha detto...

Allabendur, ho fatto casino con il tuo commento e mi si è cancellato. Se puoi/vuoi rimandalo che pubblico. Ciao.

Anonimo ha detto...

Pacio, permettimi di dissentire. Qui stiamo parlando di 200kg e di un supposto maleficio del 10% in termini di raddrizzamento, non di noccioline.....quindi di un qualcosa di veramente macroscopico !
Sicuramente si cercano ottimizzazioni nell'ordine dei centesimi o decimi di nodo in più nelle varie andature, chissà quanto farebbe il 10% di ridotto raddrizzamento nelle varie condizioni! Sicuramente stiamo parlando di decimi (svariati) di nodo , non potevano non accorgersene ! E tutto ciò non può suonare troppo bene, siamo obiettivi fino in fondo,dai !
E farlo adesso a fine stagione suona ancor più come una beffa !

Peraltro, e mi ripeto, purtroppo ieri sono ritornati ai "soliti" livelli (e voi non l'avete per nulla segnalato), nonostante l'ennesimo cambio di tattico.....un po' come l'Inter che cambiava continuamente allenatori mentre forse era il manico a dover cambiare.... ;-)

Anonimo ha detto...

Vabbè ma povero Simoneschi, sempre tutti a dargli addosso, e pure povera Audi, voi del melges 24 stareste sempre a parlare di Volvo Cup, diamole un pò di spazio che le vetturette le devono vendere anche loro...
Una proposta: un autodesivo audi alla prua di dritta ed uno volvo a quella di sinistra, le boe di bolina volvo quelle di poppa audi, due stand e 4 hostess, gnocche e compiacenti.

Anonimo ha detto...

Cari Beppe e Pacio, innazi tutto grazie per lo spazio che date alle nostre avventure e grazie per il ricordo di Franco ( beppe oltre a Bess Hugo c'era anche Tekka Go....sempre alla genovese).
Grazie Pacio per il commento. Per quanto riguarda il Pelato noto consigliere della classe melges 24,( che da mesi sta vermente superando il segno e che farebbe bene a preoccuparsi di problemi a lui più vicini), vorrei dirgli che sono veramente ammirato dalla sua squisita competenza tecnica, imparzialità di giudizio e capacità di lettura delle classifiche. Non lo conosco bene, anzi affatto ma certamente avrà alle spalle grandi risultati e tante campagne che gli permettono di giudicare con tracotante perspicacia e chiarezza cose che persone che se ne occupano da 25 anni quali maletto e Vroljik non riuscivano a risolvere.
Tralascio sul resto.....non seguo il calcio:e parlare senza conoscere non aumenta la credibilità delle persone....
Cordialmente
Riccardo Simoneschi

Beppe ha detto...

Riccardo è sempre bello ritrovarti qui. Questo è un blog libero e le opinioni non devono essere o apparire attacchi personali.
I dubbi e le critiche per chi si butta in grandi imprese sono pane quotidiano, soprattutto quando le cose non funzionano subito bene.
E ancor di più se ti chiami Simoneschi, perchè sia chiaro in 15anni di regate, sono l'ultimo arrivato, non ho mai sentito parlare così male di qualcuno quanto di te, al punto di scontrarmi io stesso in tua difesa quando questi apprezzamenti raggiungevano il qualunquismo e la sistematicità. Ogni volta che si affronta l'argomento TP52 su questo blog è una pioggia di commenti anonimi acidi ed offensivi, che ci obbliga ad un filtraggio massiccio.
Un commento firmato, con premesse di rallegramento per i risultati di una barca italiana, pur pesantemente critico non va trattato in questo modo.
E' la democrazia: non importa quante medaglie ha sul petto chi ti critica, ma la risposta che saprai dargli, se credi, in termini tecnici: questa potrà essere la giusta differenza.
Contrattaccare solo per dire "zitto che tu non puoi capire" è troppo arrogante.. sono sicuro che ne converrai.
Se avrai tempo dicci cosa è successo veramente, spiegaci come può accadere una simile cosa, le cause e le conseguenze di una stagione mediocre, nonostante le energie umane e tecniche di prim'ordine.
Non metterti sullo stesso piano dei tuoi denigratori, non serve né a te né a noi.
Beppe

Lauro ha detto...

L'insulto è libero solo se si sà chi siete! A buon intenditore "few words".

CONIGLI!!!

Anonimo ha detto...

Beppe non era un "zitto tu che non puoi capire" ma semplicemente un "cerca d capire e sapere prima di parlare".
Mi sembra una sostanziale differenza. Oggi abbiamo avuto una brutta giornata senza vento e con una collisione ( quasi...) noi mure a dritta e quantum mure a sinistra a 50 secondi dallo start che ci ha compromesso la partenza. siamo riuscitia girare 6 lo stesso e poi nella poppa il vento( meno di 6 nodi sull'acqua) è andato dalla parte opposta alla nostra. La seconda regata dopo una gran bella partenza giriamo 4 e l'annullano alla fine della seconda bolina....quindi quando tutto vuole girare storto lo fa purtroppo.
Quanto ai mezzi e agli uomini certamente di primordine del mio team non sono niente di più di quello che hanno gli altri team( come la vedi la coppia schuman / scheidt per fare un esempio?). siamo un team con un budget medio o medio basso. Vi potrà apparire alto ma rimane medio per questo tipo di regate. Senza voler dare dell'ignorante a nessuno credo però che vi sia molto difficile capire la differenza tra queste regate e quelle che facciamo noi on il melges farr 40 etc.etc.. Sicuramente la percezione di quello che è questo circuito non è ancora arrivata e su questo medcup deve meditare e, credo che lo stia facendo, ma con tutti iteam di coppa è veramente esasperato ed interessantissimo.
Per quanto riguarda l'acidità nei miei confronti ti posso assicurare che, per fortuna, è limitata alla sola classe melges24 italiana. Chissà perchè???
Bene ora se hai voglia di leggerla ti racconto la storia della nostra stazza.
I tp 52 sono regolati da una box rule ma alcuni parametri sono ancora legati alla stazza IMS. Per questo assumono grande importanza gli offset files della barca, il VCG ed i bordi liberi.
Su questi tre parametri più il peso effettivo della barca si gioca il tutto. Il gioco consiste nell'avere il peso minimo di 7484 ed un dislocamento derivato dai bordi liberi dell'1% superiore cioè più 75 kg. In questo modo il VCG ne trae vantaggio e puoi avere il massimo di raddrizzamento.
Quando la nostra barca è arrivata in Italia ci è stato mandato uno stazzatore francese ( vice presidente degli stazzatori orc e stazzatore melges 24). il quale ci fa la prova di sbandamento e verifica che siamo molto vicini al massimo possibile. Dato che sull'offset file erano nati alcuni problemi dovuti alla vernice metallizzata dello scafo ( si usa un sistema di rifrazione laser cui il metallizzato ha dato problemi) i numeri sono stati verificati manualmente ma con assoluta precisione da Maletto ed erano congruenti con la stazza effettuata. Nel frattempo il Cantiere aveva comunicato allo studio Judel e Vroljik che a causa di un diverso peso specifico della lega di piombo ed antimonio del bulbo, lo stesso era venuto più leggero di una 90ina di KG..
Si da il caso che Judel in quei giorni stava andando in pensione e questa informazione si è persa per strada senza arrivare a noi.
per farla breve dopo le prime regate , tutte con vento, avendo seri problemi di stabilità ed origliando che molti avevano aggiunto peso ai siluri abbiamo organizzato un "in House Measuraent" con uno stazzatore IMS spagnolo conosciuto da tutti; Tacha montagner.
Prima a Porto cervo ( dove pioveva molto e quindi non ci fidavamo dei numeri) poi a Palma di Maiorca. Da queste stazze private risultava ancora una volta che la barca fosse al limite del VCG. ovviamente l'intento era preparare la barca al meglio prima di affrontare una stazza ufficiale.
Aggiunto tutto il poco peso che si poteva mettere siamo andati a cartagena convinti di essere quasi fuori dai limiti.
Abbiamo fatto una stazza per scoprire che potevamo, con sorpresa di tutti, aggiungere 215 kg al bulbo. Perchè?
Perchè la maggior parte delle barche della MEDCUP è stata misurata con due nuovi inclinometri ufficiali finlandesi adottati dagli stazzatori subito dopo l'arrivo della nostra brca in italia, strumenti che avrebbero dovuto essere congruenti con quelli usati in IMS per tanti anni ed invece evidentemente non lo sono. Per uso errato? per mancanza di calibrazione? non lo sappiamo resta il fatto che tutta la flotta in buona fede si è adeguata e certo nessun team va dire all'altro di avere messo 100 kg nella chiglia quando non se lo aspetta.
Non essendo al corrente nessuno di questa differenza di macchine non potevamo porci il problema. Avrebbero dovuto porselo gli stazzatori che sapevano bene in che modo ci avevano stazzati.
Qunto alla differenza di velocità i TP sono molto complessi: molti sono i fattori che possono essere imputati se non sei la barca più veloce nel circuito. Certamente l'ultimo a cui pensi è quello di un errore del genere.
Per recuperare abbiamo dovuto risheppare il bulbo aggiungento oltre 22 mm di piombo sulla parte alta il che ha aumentato la superficie bagnata e diminuito l'efficenza alle basse velocità:il chè con poco vento non aiuta. Ma era l'unica soluzione in attesa di fare un bulbo nuovo.
Questo quello che è successo se qualcuno ha avuto la pazienza di leggere fin qui. Ora è come fossimo tornati all'inizio nella preparazione e sviluppo della barca, stiamo modificando le vele per gestire la maggiore potenza. Senza vele adeguate alla nuova conformazione certamente fatichiamo con vento con la barca sempre dritta.
Ci sarebbe molto altro credimi ma ci vorrebbe molto molto spazio.
Caro beppe in conclusione io non ho problemi con le critiche le ho sempre affrontate senza problemi ma in tutta sincerità questo blog ha spesso esagerato mettendosi anche a rischio. Io faccio il mio lavoro con impegno e posso dire senza false modestie che fin dai lontani tempi della star a quelli più vicini dell'ISAF i miei sforzi hanno contribuito, insieme a quelli di molti altri, a creare la mentalità che ha portato ai circuiti ed agli sponsors di cui oggi molte classi beneficiano e di cui beneficiano gli associati. Contrariamente alle tante stupidaggini che sento sul mio conto da parte di un certo specifico gruppo ( che avrà i suoi motivi) ho fatto sempre tutto per passione ed amore verso il nostro sport nella speranza di vederlo crescere ed essere considerato pari ad altri sport per me meno belli.
Lungo sono stato lungo, spero esaustivo ma almeno mi sono rasserenato scrivendoti dopo una giornata veramente brutta e difficile. Domani forse un pò di vento e quindi "never ever give up". Con simpatia verso tutti anche quelli che mi conoscono poco e parlano di me comunque ti saluto.
Un abbraccio
Riccardo

Beppe ha detto...

Non mi sono per niente annoiato! Anzi da appassionati è interessante scoprire quali difficoltà ci siano anche con una box-rules così seria. Tutto questo prima di scendere in acqua, dove poi devi anche regolare la barca e portarla al meglio! Meglio la monotipia per noi mortali.
Hai ragione sulla comunicazione, avete equipaggi e tecnologia da coppa america e si conosce e si parla veramente poco di voi, e troppo di quel circo in delirio che ormai di velistico non ha più nulla.
Spero che troverai ancora il tempo per raccontarci e dissertare con noi dei TP52.
IN CULO ALLA BALENA per domani.

PS: Non mi è sfuggito il riferimento ai rischi che correrebbe questo blog...lo sappiamo e giriamo sempre armati; di buon senso ed ironia.