venerdì 19 settembre 2008
Riccardo Simoneschi su questo blog è stato spesso "tirato per la giacchetta" e, anche se lui probabilmente ne farebbe a meno ;-) , lo consideriamo quasi un redattore aggiunto.
Oggi, mentre aveva altri pensieri essendo impegnato nella tappa di Portimao dei TP 52, ci ha inviato una dettagliata analisi per spiegare "da dentro" quali sono stati i problemi di stazza del suo TP 52 Silver Surfer di cui Adesso Vela ha parlato nei giorni scorsi.
L'intervento ci è piaciuto molto, ora sappiamo qualcosa in più dei TP ma sopratutto abbiamo capito che la passione è uguale per tutti.
Per questo motivo abbiamo deciso di trasformarlo in un post bene in vista.
Grazie Riccardo, come back any time.
"I tp 52 sono regolati da una box rule ma alcuni parametri sono ancora legati alla stazza IMS. Per questo assumono grande importanza gli offset files della barca, il VCG ed i bordi liberi.
Su questi tre parametri più il peso effettivo della barca si gioca il tutto. Il gioco consiste nell'avere il peso minimo di 7484 ed un dislocamento derivato dai bordi liberi dell'1% superiore cioè più 75 kg. In questo modo il VCG ne trae vantaggio e puoi avere il massimo di raddrizzamento.
Quando la nostra barca è arrivata in Italia ci è stato mandato uno stazzatore francese ( vice presidente degli stazzatori orc e stazzatore melges 24). il quale ci fa la prova di sbandamento e verifica che siamo molto vicini al massimo possibile. Dato che sull'offset file erano nati alcuni problemi dovuti alla vernice metallizzata dello scafo ( si usa un sistema di rifrazione laser cui il metallizzato ha dato problemi) i numeri sono stati verificati manualmente ma con assoluta precisione da Maletto ed erano congruenti con la stazza effettuata. Nel frattempo il Cantiere aveva comunicato allo studio Judel e Vroljik che a causa di un diverso peso specifico della lega di piombo ed antimonio del bulbo, lo stesso era venuto più leggero di una 90ina di KG..
Si da il caso che Judel in quei giorni stava andando in pensione e questa informazione si è persa per strada senza arrivare a noi.
per farla breve dopo le prime regate , tutte con vento, avendo seri problemi di stabilità ed origliando che molti avevano aggiunto peso ai siluri abbiamo organizzato un "in House Measuraent" con uno stazzatore IMS spagnolo conosciuto da tutti; Tacha montagner.
Prima a Porto cervo ( dove pioveva molto e quindi non ci fidavamo dei numeri) poi a Palma di Maiorca. Da queste stazze private risultava ancora una volta che la barca fosse al limite del VCG. ovviamente l'intento era preparare la barca al meglio prima di affrontare una stazza ufficiale.
Aggiunto tutto il poco peso che si poteva mettere siamo andati a cartagena convinti di essere quasi fuori dai limiti.
Abbiamo fatto una stazza per scoprire che potevamo, con sorpresa di tutti, aggiungere 215 kg al bulbo. Perchè?
Perchè la maggior parte delle barche della MEDCUP è stata misurata con due nuovi inclinometri ufficiali finlandesi adottati dagli stazzatori subito dopo l'arrivo della nostra brca in italia, strumenti che avrebbero dovuto essere congruenti con quelli usati in IMS per tanti anni ed invece evidentemente non lo sono. Per uso errato? per mancanza di calibrazione? non lo sappiamo resta il fatto che tutta la flotta in buona fede si è adeguata e certo nessun team va dire all'altro di avere messo 100 kg nella chiglia quando non se lo aspetta.
Non essendo al corrente nessuno di questa differenza di macchine non potevamo porci il problema. Avrebbero dovuto porselo gli stazzatori che sapevano bene in che modo ci avevano stazzati.
Qunto alla differenza di velocità i TP sono molto complessi: molti sono i fattori che possono essere imputati se non sei la barca più veloce nel circuito. Certamente l'ultimo a cui pensi è quello di un errore del genere.
Per recuperare abbiamo dovuto risheppare il bulbo aggiungento oltre 22 mm di piombo sulla parte alta il che ha aumentato la superficie bagnata e diminuito l'efficenza alle basse velocità:il chè con poco vento non aiuta. Ma era l'unica soluzione in attesa di fare un bulbo nuovo.
Questo quello che è successo se qualcuno ha avuto la pazienza di leggere fin qui. Ora è come fossimo tornati all'inizio nella preparazione e sviluppo della barca, stiamo modificando le vele per gestire la maggiore potenza. Senza vele adeguate alla nuova conformazione certamente fatichiamo con vento con la barca sempre dritta.
Ci sarebbe molto altro credimi ma ci vorrebbe molto molto spazio.
Caro beppe in conclusione io non ho problemi con le critiche le ho sempre affrontate senza problemi ma in tutta sincerità questo blog ha spesso esagerato mettendosi anche a rischio. Io faccio il mio lavoro con impegno e posso dire senza false modestie che fin dai lontani tempi della star a quelli più vicini dell'ISAF i miei sforzi hanno contribuito, insieme a quelli di molti altri, a creare la mentalità che ha portato ai circuiti ed agli sponsors di cui oggi molte classi beneficiano e di cui beneficiano gli associati. Contrariamente alle tante stupidaggini che sento sul mio conto da parte di un certo specifico gruppo ( che avrà i suoi motivi) ho fatto sempre tutto per passione ed amore verso il nostro sport nella speranza di vederlo crescere ed essere considerato pari ad altri sport per me meno belli.
Lungo sono stato lungo, spero esaustivo ma almeno mi sono rasserenato scrivendoti dopo una giornata veramente brutta e difficile. Domani forse un pò di vento e quindi "never ever give up". Con simpatia verso tutti anche quelli che mi conoscono poco e parlano di me comunque ti saluto."
Un abbraccio
Riccardo
Etichette: Adesso Vela, audi, Riccardo Simoneschi, TP 52
0 commenti:
Posta un commento