sabato 14 febbraio 2009

Well done, mates


C'erano tutti gli elementi per un dejavu, tutti. Auckland, le barche, la gente, il maltempo, l'atmosfera e Alinghi giunta in finale imbattuta e carica come una molla. Ma no, questa volta niente dejavu.

I padroni di casa, Emirates Team New Zealand, non hanno dato tregua questa volta agli svizzeri. Tre vittorie infilate una dopo l'altra grazie a delle partenze eccezionali dell'eroe popolare Deano, che se non ha riportato la Coppa a 'casa', quantomeno si e' riconquistato il suo pubblico.
Well done, mates!

5 commenti:

Pacio ha detto...

L'ultima volta che Team New Zealand e Alinghi si sono incontradi in acqua ad Auckland finì in modo molto diverso.
Forse da oggi possiamo considerare rimarginata quella ferita.
Russell e Brad potranno tornare a girare per Auckland senza guardia del corpo.
Non ci sono più traditori ma un eroe nuovo, quello che ha rifiutato i milioni di Alinghi nel post Valencia, quello nella foto del post di Ariel

Anonimo ha detto...

Che la Coppa America in realtà sia Neozelandese dalla lontana San Diego lo sanno tutti, per conferma basta vedere nei vari anni le liste degli equipaggi di Alinghi, Oracle, ex Luna Rossa e soprattutto della Volvo Ocean Race.
Però la vittoria della Pacific Series (in casa e con la propria barca) mi sa' tanto di "Coppa del Nonno"!

Anonimo ha detto...

che palle sti cassoni...

Beppe ha detto...

Che palle pure gli anonimi :)

Anonimo ha detto...

hanno finalmente regatato tutti su barche uguali...e si è visto qual'è il più bravo.
Ma sono il solo ad apprezzare questo?? io ho sempre trovato assurdo anche fare una regata con una barca che va il doppio dell'altra (vedi Alinghi vs tutti gli altri alle ultime coppe).
D'accordo che anche il progetto della barca è una difficoltà di cui i team devono tener conto e che ha i suoi meriti.
Però siamo qui per stabilire qual'è il miglior velista.
E lo si vede solo sui monotipi.
Io proporrei una CA tutti su barche identitiche.
Mi sembra che contrari dovrebbero essere soltanto quei miliardari che sperano di comprarsi la coppa a suon di milioni di euro facendo costruire 10 barche e 1000 vele (vedi Ellison su Oracle). O peggio ancora pagando gli avvocati...