mercoledì 11 febbraio 2009



Per cominciare beccatevi, come promesso, le regole di classe .
Leggendole con pazienza avrete le risposte a tutte le domande poste negli ultimi mesi.
Considerate che le regole sono da considerarsi preliminari e, come di consueto in casa Melges, inizia oggi il confronto con gli armatori ed utilizzatori.
Metodo già utilizzato con successo per il Melges 32 prima della sua approvazione ISAF.
Avremmo già detto tutto .... ma siccome in più di un'occasione si è puntato l'indice su di noi con più o meno dirette accuse di faziosità eccoci qua:
Adesso Vela ci mette la faccia!
Ecco le nostre risposte a chi pensa di averci fatto delle domande scomode.

  • Il Melges 20 è soprainvelato?

Il Melges 20 ha molta tela, non è soprainvelato. Chiaramente il progetto ha una connotazione molto sportiva, quasi derivistica, per cui si è fatta una scelta di "potenza" con ottime prestazioni anche in arie leggere. Secondo noi la barca da il meglio di se intorno ai 15 nodi.

  • E' vero che con 20 nodi non si regata?

No è falso. Il limite oltre il quale non si regata è di 23 nodi costanti con raffiche a 25. Siamo praticamente su valori simili al Melges 24 che, per una barca di 4 piedi più corta, ci sembra un ottimo risultato.

  • Considerando che non esiste limite di peso si è vincenti solo se si è in quattro a bordo?

L'equipaggio di Brontolo (4 persone) alla Primo Cup pesava 265 Kg. La decisione di andare in quattro è nata dalla considerazione che, senza Camilla, eravamo poco sopra 210 e ci sembrava decisamente poco (ma quanto siamo asciutti su Brontolo ...). Se è un fatto che le prime due barche regatavano con quattro persone a bordo (una in più rispetto al resto della flotta) non abbiamo notato grandi differenze di velocità. Soffrivamo un pò con aria leggera, sopratutto di poppa, ma ci siamo trovati bene nelle boline dell'ultima prova con 14/15 nodi d'aria. Secondo noi il peso ottimale da portare in barca è simile al nostro della Primo Cup ma andiamo a sensazione. La gestione degli spazi in pozzetto cambia molto a seconda del numero delle persone, in 3 si "respira" decisamente meglio.

  • E' vero che la barca naviga male in bolina con vento formato ed onda?

A Montecarlo non abbiamo trovato queste condizioni. Ci stupirebbe comunque che un barchino di 20 piedi navigasse "easy" in quelle condizioni perchè Reichel e Pugh sono tra i più bravi ma non hanno la bacchetta magica. Per quanto abbiamo avuto modo di vedere e toccare quasi tutto ciò che è stato scritto su Sailing Anarchy è oltremodo esagerato, la barca sale di bolina e devi essere bravo nella conduzione, magari portandola con naso nel vento e sfruttando ogni situazione per salire. Non ci è sembrata critica in 15 nodi siamo sempre stati in controllo. Quando arriverà l'onda ne riparliamo ma crediamo che anche aumentando le conoscenze sulle regolazioni del rig la barca sarà divertente in bolina ed entusiasmante di lasco così come il 24 (anche se il piccolino ha una spiccata tendenza a planare prima in light air).

  • Il rigging dell'albero è complicato?

Il sistema riprende molti concetti del 49er con l'adozione di un "diamante" per eliminare il paterazzo. Armare la barca è estremamente semplice (tutto il sartiame rimane montato). Le regolazioni sono molte (diamante e crocette compresi) che la renderanno molto tecnica. Si smanetta anche sui carrelli posti sulla coperta all'attacco sartie. Insomma ci sarà da giocare parecchio sopratutto in considerazione che nessuno ancora conosce il Melges 20.

  • Se foste liberi di farlo cosa modifichereste rispetto alla configurazione attuale?

Probabilmente inseriremmo delle mini cinghie o straps che possano essere utilizzate dalle persone più a pruna. Non per fare Hiking ma per dargli un minimo di stabilità in più durante la navigazione.

  • Vi è sembrato che Melges Europe stia investendo risorse sul 20?

A Montecarlo c'erano quattro persone di Melges Europe impegnate attivamente nell'assistenza alla flotta. Noi siamo arrivati a tarda notte e la sorpresa della mattina successiva è stata quella di trovare la barca già armata pronta per il varo. Le misure standard sono state fornite a tutti da Federico Michetti. C'è stata una riunione prima dell'inizio delle regate con armatori ed equipaggi per discutere regole, calendario e per far in modo che ognuno segnalasse eventuali difettosità del proprio armo. Un gommone Melges Europe ha seguito in mare le barche per tutta la durata dell'evento. A tutti è stata fornita assistenza al momento dell'alaggio. Tutte le barche sono rientrate in cantiere da Tortarolo, nonostante non ci siano stati problemi, per il primo controllo post regata (il famoso primo tagliando gratutito). C'era pure Carlo Borlenghi a regalare qualche scatto agli equipaggi. Insomma non hanno offerto un Lucano ma c'era tutto e anche molto di più. Mai visto nulla di ciò con altre barche e/o in altre classi.

  • Come si può provare la barca?

Naturalmente contattando Melges Europe o sfruttando il programma test di Water Tribe

  • Un messaggio stile Adesso Vela per i lettori?

Volentieri, Cindy Crawford aveva un neo sul labbro e Gabriela Sabatini le sopracciglia un pò troppo folte ma erano (e sono) comunque due fighe da paura !!!! When there's a will, there's a wish.

15 commenti:

Beppe ha detto...

Ciàpa lì!

PS quasi mi dispiace partire per Montecarlo e non seguire i commenti :)

Anonimo ha detto...

The ultimate price for this toy?

Anonimo ha detto...

Che non fosse soprainvelato ce l'aveva già spiegato Tagliapietra nel post csu CQ-6.
A sorpresa parliamo di una barca simile al laser SB3 da questo punto di vista

Anonimo ha detto...

e tutti tacquero

Anonimo ha detto...

L'accettate una critica?
Anche se ve l'hanno prestata, se siete amici, se siete parenti ma come se fa a provare una barca e non trovare un solo difettino, un particolare milgioarabile, complimentandosi infine anche con l'importatore per l'assistenza e la simpatia...
MADDDAI!!!!!
Bele anche le risposte a domande che vi fate da soli!
Questo è un mera pubblicità occulta fioj...meno male che non c'è il garante sui blog.

Pacio ha detto...

Emilio Fido qui di critiche ne abbiamo accettate sempre a tonnellate, spesso prendiamo un pò d'aceto ma pubblichiamo tutto, quindi sei il benvenuto.
Il problema è che su questa barca si sono scritte delle cose inenarrabili.
Scritte da chi non c'è mai salito per di più.
Noi volevamo fare un punto zero!
Portare quella che è la nostra esperienza (un mini sail test + 5 regate a Monaco).
Abbiamo provato ad essere inconfutabili (e le domande non ce le siamo fatte da soli le abbiamo raccolte in queste settimane tra le sollecitazioni dei lettori).
Se non ti siamo piaciuti va bene lo stesso d'altronde anch'io non guardo mai il TG4

Anonimo ha detto...

Questo è il parere di Fonda sulla barca:

Le regate sono state molto più difficili di quanto la nostra classifica possa far pensare. Il Melges 20 con vento leggero di bolina è una barca molto tecnica da condurre. Sono rimasto colpito dalla differenza di angolo al vento tra un calo ad 1-2 nodi e una raffica vento di poco superiore. Ciò fa si che siano (in tali condizioni) fondamentali le pressioni e più trascurabili i salti di direzione del vento. L’impostazione tattica della regata risulta perciò piuttosto diversa dalle barche su cui sono abituato a navigare, come il Melges 24 e il Melges 32. Ricordo in particolare la prima prova di sabato, in cui le posizioni in testa alla flotta cambiavano continuamente, senza molta possibilità di controllo da parte dei primi. Ovviamente con vento leggermente più intenso le barche hanno una velocità più costante e ciò riporta le cose alla normalità. Noi eravamo l’equipaggio più pesante della flotta, cosa che ci faceva soffrire nell’onda e nella bonaccia di Montecarlo, comunque direi che, nonostante questo, eravamo i più bravi nella conduzione della barca, cosa che ci ha portato ad essere comunque competitivi per la vittoria. La serie di regate a mio avviso è stata decisa dalla pressione del vento: chi la individuava per primo prendeva grossissimi vantaggi sia di bolina che di poppa. Solamente l’ultima prova è stata caratterizzata da vento medio sui 14 nodi, condizioni che richiedevano una perfetta messa a punto della pre-flessione dell’albero (privo di paterazzo), nella quale finalmente ci siamo sentiti sicuri e veloci, grazie anche al peso del nostro equipaggio che era superiore a quello degli altri. Estrema soddisfazione per il rendimento ed estrema felicità per l’atmosfera all’interno del Piazzetta Sailing Team che porta tutti a svolgere i propri compiti con estrema serenità. Un grazie per questo a Benedetto Giallongo, fautore di tutto ciò.

Anonimo ha detto...

Ma sì ringraziamo anche Herry Melges, North Sails, SAR il Principe Ranieri, la mamma.
Ricordo solo che eravamo 9 barche, di cui 5 amatoriali!

Anonimo ha detto...

Tutti siamo degli equipaggi matoriali? Non credete?

Anonimo ha detto...

Ragazzi, questo non è un POST, ma uno SPOT!
Al limite della denuncia per pubblicità ingannevole...
Ci si rende conto che il Pacio ormai usa queste pagine come merce di scambio per servizi, in questo caso il noleggio del Melges 20 per la Primo Cup.
Di certo non siete un servizio pubblico e sulle vostre pagine potete scrivere ciò che più vi aggrada e nel modo che più vi piace, ma un po' di serietà e professionalità in più non guasterebbero.

Anonimo ha detto...

Ma a conti fatti su questo barchino in quanti ci hanno regatato? in 36?! Comunque in pochissimi...tra cui di sicuro i nani. Uno è libero di non crederci, ma visto che si parla di professionalita' e serieta' in linea di principio mi chiedo: perche' non credete al parere positivo di chi ha regatato su quella barca e date piu' peso al parere negativo di chi sulla barca non c'è andato? Magari sara' vero che il buon rapporto che Adesso vela ha con Melges&co possa influenzare il loro giudizio. Ma consideriamo allora anche il fatto che chi questo buon rapporto non ce l'ha possa essere altrettanto influenzato in senso opposto. L'oggettivita' assoluta non esiste da nessuna parte, tanto meno in un blog. La qualita',la simpatia , l'interesse che suscita questo di blog mi sembra indiscutibile se non si dimentica il fatto che a tenerlo non è una redazione che ha firmato chissa' quale manifesto etico di giornalismo, ma due/tre ragazzi che regatano come voi, che nella vita fanno anche altro ma che se fanno anche questo è perche' sono animati dalla passione per questo sport. Se è diventato qualcosa di piu "importante" è anche merito di chi lo legge e risponde ai post, nessuno lo nega. Ma nessuno puo' negare che questi nani ascoltano e sopratutto pubblicano praticamente tutto. Quindi se qualcuno ha un'opinion diversa dalla loro sul barchino la dica pure....se sul barchino ci ha almeno regatato pero'!

Pacio ha detto...

Nick per le denunce:
Filippo Pacinotti
Via Monviso, 21
60135 Milano

occhio che come avvocato prendo Perry Mason

Anonimo ha detto...

........E' cinese e costa come una barca vera!!!!!
Mi sembra gia' un buon motivo per non comprarla.

Anonimo ha detto...

Vedi Pacio .. hanno ragione che sei forviante .. metti il CAP di Ancona con l'indirizzo di Milano .. FALSARIO! Bella zona Via Monviso ;-)

Pacio ha detto...

Azzzz .... 20154 ;-)