lunedì 9 febbraio 2009
Auckland, NZ – Iniziamo come le persone serie. Ma subito cambiamo idea e partiamo invece dal Louis Vuitton Party di sabato sera. Fighissima location in riserva maori solitamente non utilizzabile per motivi ludici, con ahime’ un discorsetto in lingua maori iniziale un pelo piu’ lungo del dovuto, ma presto dimenticato grazie ai fiumi di champagne serviti. Tra i volti noti Mr.Larry sorseggiava Moet&Chandon in compagnia del suo skipper Russell, entrambi gongolanti per la vittoria di giornata sugli impeccabili – certamente nello stile – di Damiani Italia Challenge, giunti alla festa con giacca, cravatta e…panama!! Chapeau!
Il giorno dopo (ieri) derby italico tra il decano team di Luna Rossa e il giovane Damiani Italia Challenge. E’ la prima regata del giorno e se pur si finge indifferenza in banchina, in palio c’e’ ben piu’ di un punto sul tabellone. Tanti gli ex con voglia di fare goal e una statistica a sfavore: nessuna altra squadra italiana ha mai battuto prima d’ora LR in regata ufficiale. Cambiata la storia. Italia vince la partenza e conduce dopo un duello di virate una regata pulita, serena e con allungo finale. Unica possibilita’ di rimonta da parte del baffuto Peter Holmberg, al cancello di poppa quando perso il retriver i ragazzi di Damiani si devono accalcare a prua per recuperare il gennaker a mano. Superata l’emergenza la prua di LR resta sempre almeno un paio di lunghezze dietro.
In banchina e sui giornali pero’ non e’ il derby made in Italy a fare notizia, bensi’ l’ennesima colpo di spocchia degli svizzeri di Alinghi che scelgono di non scendere in acqua il giorno prima contro i padroni di casa perche’ in caso di vittoria non avrebbero ottenuto il punto. Avrebbero anzi solo rischiato di perderne uno in una collisione. ‘Siamo qui per vincere’ si difendono loro. E la sportivita’ and the good manners diciamo noi?! Tornano in acqua il giorno dopo e vincono con un’ottima partenza sui loro acerrimi nemici in tribunale BMW Oracle.
Oggi si e’ deciso chi tra Team Origin e Italia Challenge sarebbe andato ai quarti di finale senza passare dai sail off (che invece dovra’ sostenere LR rimasta con zero vittorie nella gold fleet). Il plurimedagliato equipaggio inglese si e’ bevuto un crodino in partenza ed e’ uscito giusto un secondo di troppo dalla linea regalando agli italiani una regata di puro controllo. Domani passo indietro nella storia, la flotta francese si incontra nelle nuove terre del pacifico con la marina britannica. Chi vince incontra Bruni&Co. Sotto a chi tocca!
Per ovviare le infauste previsioni meteo dei prossimi giorni, domani niente day off. Giornata piena con sail off (LR vs. China Team), quarti di finale e semifinale. Ma il vento e’ previsto debole. Keep in touch!
8 commenti:
Il titolo di questo post da quanto è bello è secondo solo all'ormai famoso "Croce su Gaibisso" che era di Beppe, se non sbaglio.
Brava Ariel
Ragazzi a stile di scrittura siete formidabili.
Occhio Pacio che ancora un pò di allenamento e Ariel ti batte ;-)
Molto eleganti, però con il Panama bisognava osare una Clark scamosciata chiara, le Hogan mi tolgono un pò di fascino
Grazie...
Non l'ha detto nessuno quindi lo dico io che casualmente passavo di qua:
ma quanto sono stati bravi?
Una spedizione partita tra mille scetticismi che è la vera rivelazione della serie.
Thor
Vale il passaggio ai quarti di finale delle Louis Vuitton Pacific Series il successo ottenuto oggi pomeriggio da Damiani Italia Challenge. Contrapposto a Team Origin nell'ultimo match del secondo Round Robin, il team di Vasco Vascotto ha approfittato nel migliore dei modi dell'errore commesso in partenza dall'equipaggio britannico, contro il quale era obbligatorio vincere per poter essere annoverati tra i migliori dell'evento assieme a Emirates Team New Zealand, qualificato di diritto per la finalissima, Alinghi, già approdato alla finale degli sfidanti, e BMW Oracle Racing.
Messo sotto pressione da Damiani Italia Challenge, Ben Ainslie, quattro allori olimpici all'attivo, ha alzato la prua con leggero anticipo, finendo in OCS (On the Course Side, partenza anticipata) per un paio di secondi. Niente nel vissuto quotidiano, una vita nel mondo della vela, dove, per depenalizzarsi, è necessario tornare con tutta la barca dietro la linea di partenza.
In vantaggio di un centinaio di metri già dopo pochi minuti, l'equipaggio italiano ha regatato con un occhio sempre rivolto alle mosse dell'avversario e ne ha contenuto il ritorno grazie a una serie di scelte tattiche azzeccate e di manovre prive di sbavature.
L'annunciato peggioramento della situazione meteo ha spinto il Comitato Organizzatore ad anticipare lo svolgimento dei Sail Off e dei quarti di finale. Già domani, infatti, Damiani Italia Challenge tornerà tra le boe per giocarsi in una regata secca l'accesso alle semifinali degli sfidanti contro il vincitore del match tra lo stesso Team Origin e gli anglo-cinesi di China Team, guidati dal due volte campione del mondo di match race, Ian Williams.
Vasco Vascotto, tattico e skipper di Damiani Italia Challenge: "La regata di oggi è stata davvero sul filo. I ragazzi di Team Origin sono abituati a vincere medaglie olimpiche e, vista la posta in palio, hanno affrontato il match con lo stesso spirito con cui affrontano una Medal Race. Per noi battere un team di tale grandezza e guadagnarci il rispetto di tanti team importanti è una grande soddisfazione. Del resto stiamo navigando con un entusiasmo eccezionale: i ragazzi stanno facendo tutto benissimo. Quando c'è da chiamare una manovra difficile, come la Sandokan di oggi, perché il vento salta a sinistra mentre io mi ero spostato a destra, e loro me la fanno assolutamente perfetta, tutto è più semplice".
Fonte | comunicato Damiani Italia
Audi sul Melges 20 ha visto lungo ma su quale consorzio sponsorizzare alle Pacific un pò meno!
Ano-nimo, mi sembra un pò presto per trarre delle conclusioni su una campagna poliennale...
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