lunedì 10 novembre 2008

The Dragon can swim again



Green Dragon è il VOR 70 per cui abbiamo tifato durante la prima tappa.
Ne parliamo ancora perchè oggi sono stati completati i lavori di riparazione causati da una collisione probabilmente con un container semi sommerso.
I lavori, meno importanti del previsto, hanno previto la riparazione della parte frontale della lama e la sostituzione del keel pin fairing, una specie di cono, senza il quale il profilo sommerso dell'imbarcazione cambia radicalmente.
Per questo motivo Green Dragon ha perso circa il 10 per cento della sua velocità standard nelle ultime duemila miglia verso Cape Town.
Per essere onesti questa è stata anche l'occasione per fare un embedding su Adesso Vela di un Google video ; operazione riuscita da oggi non solo You Tube.
Adesso Vela rules.

Green Dragon was Adesso Vela's favorite VOR 70 during the first leg of the Volvo Ocean Race.
We'd like to mention them again since today their shore team has completed the repair works needed after a collision.
Once lifted from the water, it was clear that the structural damage to the keel was not as bad has the team had previously thought. The main damage was focused on the leading edge fairing of the keel. This area essentially acts as a bumper for any impact, a sacrificial area on the keel. The keel pin fairing was also lost during the incident (a conical fairing, that fairs the 150mm keel pin). Without this, the boat’s underwater profile is reduced dramatically, which explained 10% loss in speed for the last 2000 miles to Cape Town.
To be 100 per cent honest we wanted also to make a test embedding our first Google video.
Mission accomplished, starting from today not only You Tube.
Adesso Vela rules.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

da Sailing Revolution:

VOLVO OCEAN RACE: 50.000 I NAVIGATORI VIRTUALI DELLA 1° TAPPA
lunedì 10 novembre 2008
Il vincitore della prima tappa della Volvo Ocean Race è stato Ericsson 4, ma non solo, anche il francese Bruno Ferrando con la sua Aldabra ha festeggiato l’arrivo vittorioso a Cape Town. Ferrando è il primo dei 50.000 “skipper on line” che si sono iscritti alla regata oceanica virtuale ideata dagli organizzatori di questa edizione del giro del mondo. "Sono provato, - ha raccontato dopo aver passato 23 giorni attaccato al video del computer- ma compiaciuto per aver ricevuto centinaia di complimenti in tutte le lingue. Mi sono collegato tutti i giorni - ha detto - in alcuni casi anche di notte. A seconda della situazione meteo è stato necessario connettersi più o meno frequentemente. I momenti difficili sono stati il passaggio di Gibilterra, da superare il prima possibile per non imbattersi in lunghi momenti di bonaccia, e l'attraversamento dell'equatore dove era facile rimanere impantanati tra le calme". Bruno, però, è solo un velista virtuale. "Sfortunatamente - ha concluso - non vado in barca, anche se spero di poterlo fare presto. Ho sempre sognato di cirumnavigare il globo. Su internet, però, non sono alla prima regata. Ho partecipato a una Route du Rhum nel 1986 quando ancora c'era il Minitel (un antenato di Internet) e sono arrivato secondo all'AG2R di quest'anno". Anche per il giocatore transalpino che è stato premiato con un orologio, un po’ di riposo prima di tornare a navigare …su internet il 15 novembre.