martedì 14 luglio 2009

The King has survived!

Si chiude la tappa cagliaritana dei mosquitos senza perentorie sorprese leggendo la classifica.
Vincono i Chiacchera Giallongo Guys col loro Value Team inseguito a
distanza dal notaio Domenici su Mefisto. Fin qui il solito copione, ma i fatti vanno oltre i numeri. Il Value
del Team non è mai stato così elevato poichè finora avevano vinto
spesso per merito di una velocità degna del miglior Beep Beep e mai raggiunti da Wil Coyote, questa volta no! Partenze pulite, Chicco spesso impeccabile, una costanza inquietante che ha spezzato le reni agli inseguitori. Ci sono e ci saranno polemichine e polemicone prossimamente on line, stay tuned ha scritto il Pacio. Giuste considerazioni ma che non possono interferire sul fatto che i ragazzi erano sempre dalla parte giusta.
Ma eravamo rimasti agli inseguitori: se i vincitori meritano un voto elevato questi altri ne prendono mezzo in più! Stimolati e mai rassegnati dalle performance superiori e dai risultati del Value Team, hanno continuato a sviluppare tuning e conduzione, arrivando qui a Cagliari veloci come non mai.
Il gap è stato colmato!
Mataran, Mefisto, Be Lin sailing, Team93 non sono mai andati più piano del vincitore, al massimo Team93 e la Michetti's etica pagava 3-4 gradi di bolina....chissa perchè? Una volta tanto non è colpa di una magia del Pacio!
Rake abbassati, tensioni aumentate, prebending da tiro con l'arco e max tre persone d'equipaggio x 230-240 kg. sono le risposte a tre mesi di test e quesiti.
Il livello si è ancor più livellato e se prima il Mosquito era un monotipo divertente e molto interessante, ora è una macchina da corsa e regatarci è diventato gioco per duri. Una raffica in poppa e 5 gradi di salto di vento fanno la differenza tra una vittoria ed uno scarto.
A Cagliari, guai a chi contesta la località che c'ha regalato sei prove dagli 8 ai 14 nodi, dalla flat water al chopping, dalla planata al dislocante, abbiamo visto, a conferma del livello livellato, serie infinite di slam dunk per girare in testa le boline ed un arrivo in dieci secondi per le prime sette barche nell'ultima prova.
E' stata bella vela in mare ed in terra dove il clima continua ad essere il più familiare ed amichevole che tu possa trovare in qualsiasi altra classe. Nessuno si presenta in mare per fare amicizie e nessuno si risparmia una virata sul muso, ma una volta fissate a terra le cime grande rispetto e pacche sulle spalle.....e mohiti di gruppo per i più brillanti. Per il futuro, accettiamo a braccia aperte e virate nel muso chiunque, ma cortesemente chi è animato da cattive intenzioni rimanga a casa e non venga a rovinare una bellissima realtà!
Tirando le somme:
Voto al vincitore 9,5 (Benny, Benny....il perchè lo sai!)
Voto a Cagliari 10 (vedi sopra)
Voto al Mosquito 10 (vedi sopra)
Voto alla Classe 10 (vedi sopra)
Voto al Comitato 10 (impeccabile! Ha tirato fuori dal letto tutti quanti all'alba per ben due mattine ma ha avuto ragione visti i risultati. Ha accorciato quando c'era da accorciare a garanzia di regate regolari e perfetto coffee break a terra la domenica.)
Voto alla Giuria in acqua 6 (è importante che ci sia ma non si possono estrarre solo cartellini gialli senza che al secondo scatti quello rosso! Son ragazzi quelli in mare e alle volte l'esuberanza va regolamentata soprattutto perchè la presenza dell'arbitro buono non inquieta più alla quarta tappa ed alcuni si prendono troppe libertà....)
Stay tuned, in arrivo il Pacio motivato come non mai!
Photos courtesy of Roberto Marci

6 commenti:

Pacio ha detto...

Purtroppo noi il coffe break della domenica l'abbiamo perso. Siamo rimasti in mare a fare un pò di outing ... ;-)

Beppe ha detto...

Ottima analisi Bois de Bras.
Io al 20 ci avevo pensato, a dire il vero il buon Fede me l'aveva persino tenuto ma poi sono tornato sui miei passi.
Continua a piacermi e continuo ad essere convinto che il mio futuro di born in the 1962 non possa essere su barche in cui passo le giornate a schiacciarmi le budella e vedere per gran parte delle regate un bulbo e qualche paio di scarpe da vela.
Non ho ancora trovato di meglio al 20, ma non mi pento perchè pensavo che il piccolo melges sarebbe stato per le sue caratteristiche meno fisiche e la regola del timoniere armatore, una barca aperta ai più, senza troppi professionisti a stabilirne le differenze, insomma più divertimento e meno soldi in ballo.
Quello che accadeva sul M24 fino a 3-4 anni fa, che accade oggi su altri monotipi, sb3 ufetti etc...
Invece non è così, praticamente tutti pro tranne chi timona, budget altissimi, se pensiamo che c'è chi manda la barca a Cagliari con due professionisti e manco ci va a timonarla, calendario impegnativo con trasferimenti in traghetto per 2 giorni di regata eccetera.
La discussione sorta sul prezzo alto del mosquito è oggi ampiamente superata dai costi gestionali, se si vuole fare il circuito ad un certo livello.
Forse la mia è una voce fuori dal coro ma se basta guardare i numeri sottraendo ai partecipanti le barche charter e quelle riconducibili a chi le importa viene da chiedersi dove siano finite le 10 barche al mese, di cui 6 per l'Italia, che erano state pianificate un anno fa.

BRAS DE BOIS ha detto...

Non mi trovi d'accordo Beppe, ci sono i pro e non ci sono i pro e comunque sei lì a darti le sportellate!
Un esempio: il terzo nella classifica generale del circuito ha avuto costi per diarie pari a zero. La new entry di Cagliari ha fatto un 2-6-7 senza pro.
il Dipro ribalta anche con i pro, la famiglia Rombelli regata nella flotta senza aver certo tonellate di agonismo sulle spalle tolto il Torta, Molla's crew sono un gruppo di amici eppure qualche bolina in testa l'ha fatta.............e via dicendo. Ovvio che chi guida deve andare dritto, chi tiene le scotte deve sapere come è fatto un gennaker o un fiocco.
Vieni Beppe che ti diverti anche te!

Beppe ha detto...

Bois de Bras la fai troppo facile... le sportellate se le danno in tutte le classi, e le allegre famiglie che indovinano un bordo di bolina li trovi anche sui 24.
Prescìndi dal tuo ruolo e dalle tue amicizie, mettiti nei panni di chi segue la "philosophy" proposta e trova una barca su cui timonieri, che hanno esperienza su melges 24 e 32, con mega professionisti a bordo, parlo di campioni del mondo melges e medagliati olipici, e già faticano a salire sul podio di una regata da 15 barche!
Pensavo al Melges 20 come a una cosa più popolare ed accessibile.
E sono ancora convinto che sarebbe la strada giusta.

Pacio ha detto...

Beppe sono in trincea su Facebook a rispondere colpo su colpo al contrattacco dei Giallongo's ;-)
Appena chiamano la tregua ti dico la mia ;-)

Anonimo ha detto...

@Pacio:
fattelo tradurre dal Vigo che frequentava il Rudolf e sa cosa vuol dire: "parapapa, parapapa, parapapapapa! f..."