giovedì 24 aprile 2008

Il video, che pubblichiamo grazie alla caratteristica dell'embedding permessa da Yacht and Sail, vede Riccardo Simoneschi esprimere il suo parere sulle classi owner driver.
Tra le più famose, almeno in Italia, ricordiamo il Mumm 30 il Farr 40 di cui molto abbiamo parlato ultimamente e il nuovissimo Melges 32.
Se è indubbio che il regolamente owner driver ha portato molti armatori ad avvicinarsi allo sport velico è anche vero che si è generato un problema nel riconoscere i valori assoluti.
Come tutti sappiamo il Melges 24 è open e lascia spazio ai professionisti che sono ben felici di timonare e cerca di dedicare una classifica a parte a chi pro non lo è nè lo vuole diventare.
Questa differenza filosofale unita al calendario di eventi appena disputati (leggi Mondiale Farr 40) o da disputatre nel breve (leggi Super Mondiale Melges 24) mi fa venire in mente una domanda da bar:
Sportivamente parlando vale più un titolo Farr 40 o uno conquistato planando sul barchino?
Non vi risparmiate ......

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è che il "buon" Simo sta diventando un pochino troppo presenzialista ??!!.... ;-)

Pacio ha detto...

Bè nel nostro caso non ce l'ha certo chiesto lui di pubblicare, siamo noi che ancora vittime dell'entusiasmo degli inizi cerchiamo qualsiasi spunto su Internet... Uè però non hai risposto alla domanda...

Anonimo ha detto...

Sinceramente non ho opinioni particolari.
Gli owner drivers in classi "ricche" come il Farr40 o il fratellone,secondo me, fanno storia a parte in quanto i vari owner drivers sono spesso telecomandati dai vari superpro profumatamente prezzolati...quindi, in pratica, è sempre uno scontro fra "pro" e vince l'owner driver più ricco cioè chi può pagare di più si accaparra il pro migliore.

Anonimo ha detto...

E poi, caro Pacio, secondo me i vari Onorato,Maspero & C. fanno più giorni di regate e allenamento di quante ne facciamo tu ed io messi insieme pertanto considerarli non pro (o Corinzi)mi sembra quantomeno improprio

Anonimo ha detto...

Se poi parliamo di "peso" delle varie vittorie....beh, secondo me un Furio Monaco (certamente non un pro)che vince nello stesso anno Volvo Cup e Campionato nazionale melges 24 vale di più di un mondiale vinto da Onorato "telecomandato" dal pro di turno. Sempre secondo me,naturalmente, ed io sono l'ultimo dei tapini...

Anonimo ha detto...

Onorato e' un pro a tutti gli effetti(bisogna inserire il numero max di regate l'anno),lo lasciano timonare nelle classi owner-driver solo perche' fa pubblicita' alla classe e quindi permette di vendere piu' barche.
Certo dopo l'ultima figura c'e'il rischio di effetto boomerang!
Tra un F.Monaco ed un Onorato,Maspero..ha ragione il Pelato :non c'e'paragone in fatto di prestigio di vittorie.

Anonimo ha detto...

Siate sinceri, a voi, come a noi, di simoneschi e gli ounerdraiver non frega nulla, chi si impasta la bionda e la vuole in prima pagina?

Pacio ha detto...

Beppe, ci fai meschini.
Difetto tra i pochi che non abbiamo.
Per di più Rachele per noi è off limits :-)
Ti pubblico per stima ma sei entrato un pò a gamba tesa.
A me il discorso sugli owner driver interessa davvero perchè quando vedo tra i candidati a "velista dell'anno" Vincenzo Onorato e Melegari (Luigi credo) competere con Pietro D'Alì mi viene un pò da sorridere.
Su questo sono d'accordo con Simoneschi.
I paragoni con il calcio, che è lo sport in assoluto più condizionato dal denaro, non sono popolari, concedetemene uno:
Il pallone d'oro lo vince Kakà (l'anno prossimo Cristiano Ronaldo) e non Moratti o Abramovich

Anonimo ha detto...

Vabbè dai era una battuta... siete già così a sud da non poter fare una battuta sulle donne????
Miiiiiiinchia....

Anonimo ha detto...

Onorato ha dato alla vela italiana più di tutti i Maspero e Bontempelli...