mercoledì 23 aprile 2008
Se ne è parlato molto, anche qui su Adesso Vela.
Nel filmato (all'incirca al secondo 37)recentemente apparso su You Tube trovate l'entrata in boa di Joe Fly che ha deciso il campionato del mondo.
Dite la vostra.
Etichette: Farr 40, Joe Fly, Mascalzone Latino
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21 commenti:
Per me era decisamente da protesta, alla Martino (Martinez ndr)per intenderci. Come mai poi non siano stati protestati dagli americani,boh.......
Noi quelle robe non le facciamo, ci sfilano in 25 quando arriviamo così ci possono solo multare per controsenso.
Gli americani non protestano ma poi nell'intervista dicono che JF aveva regatato al limite per tutta la manifestazione.
PS
Occhio pelato che questi hanno fatto un post con VIVA JOE FLY... mi sa che ce la fanno pagare...
Ma allora non hai capito... Pubblichiamo tutto! Basta che non ci siano offese! Pensa... se vedo "beppe" o vedo "il pelato" pubblico sulla fiducia!!! Già sul "capogita"... :-)
credo che la protesta ci potesse stare ma certo considerando che ormai i giochi erano fatti e jofly avrebbe meritato il titolo, questo sgambetto tra fratelli nazionalisti e' da BASTARDI DENTRO.COM
peppu'
Se la protesta ci sta, la si fa, e se la si vince è perchè si aveva pure ragione.
Non è che uno perchè è in testa può infrangere le regole...
Te devi essere della Juve.
Hai ragione, ma qui avrebbe dovuto protestare Barking Mad.....non ML che ha solamente assistito all'incrocio.
Dai ragazzi la questione è in questi termini.
La protesta ci sta.
Ci sta però se la fa Barking Mad.
Mascalzone come si vede bene nel filmato non subisce alcuna penalizzazione diretta dalla manovra di Joe Fly anzi guadagna acqua su entrambi.
La protesta come terza parte è sempre, sportivamente parlando, tirata per i capelli.
Se poi pensate che nella regata incriminata comunque Mascalzone è arrivato davanti a Joe Fly, sempre parlando di fair play, la protesta non la fai.
Infatti sicuramente non l'avrebbero fatta se fossero arrivati davanti in acqua.....
O no?
Si vabbè allora buttiamo il regolamento nel cesso e usiamo il libro del bon ton.
Daniele
Diciamo che noi italiani non siamo esattamente l'esempio massimo come delatori,salvo come in questo caso quando potremmo beneficiarne.....sarebbe un po' come se ognuno di noi chiamasse i vigili urbani per ogni infrazione che vede commessa da altri mentre si guida tutti i giorni sulle nostre strade.....
Secondo me il "vero" punto della questione è capire il perchè BM non ha protestato avendone in effetti tutti i motivi....
Guarda Pelato qualche parevole autorevole, e quindi non certo il mio, sostiene che Barking Mad non ha protestato perchè in realtà era super poggiato nel tentativo di chiudere lo spazio proprio a Joe Fly (e quindi forse si sentiva di aver creato forzosamente la situazione).
Si dice anche che tutto ciò e confermato dal fatto che durante l'orzata non vedi sgonfiare per nulla il fiocco di BM.
Alla fine chiameremo la supermoviola di Biscari...
La verità è che la risposta ce l'ha solo Barking Mad.... e a noi ce ne frega fino a un certo punto :-)
Questioni di "lana caprina" allora...comunque su queste basi ML ha poi protestato e ciò, direi, non è stato propriamente signorile....comunque, visto che "pecunia non olet" meglio vincere così che arrivare secondi ma supercorretti, anche se io non l'avrei sicuramente fatto (chi mi consoce lo può sicuramente confermare).
Regatare all'estero non e' come regatare in Italia!
A cowes nel luglio del 2007, al mondiale swan45, in condizioni proibitive (ventone, pioggia e corrente ai massimi livelli) si tornava a terra e ci si accorgeva che c'erano più di 7-8 proteste. Questo accadeva ogni giorno.
In ITALIA se protesti sei un testa di cazzo! Siamo sbagliati noi! E' impossibile che sbagli il resto del mondo!
Aggiungo che nelle regate delle nostre barchette se tutti protestassero per le "malefatte" ricevute la giuria stava ancora a discutere le proteste di torbole dell'anno scorso! Ma regatiamo meglio e discorriamo di meno che avanti alla fine non ci dobbiamo andare con la lingua ma con la barca!
Concordo con Lauro, soprattutto dal momento che noi di ITA 671 siamo sicuramente tra i più corretti della flotta (voi non ve ne accorgete in quanto stiamo sempre un po' più indietro :-(.. ) ed io personalmente preferisco sempre dare acqua ad uno in più piuttosto che rischiare abbordaggi vari, nonostante le ire del nostro tattico ....
Un consigliere deve anche dare il buon esempio, per esempio PDM a Scarlino ha tirato su la barca prima di tutti perchè anche in porto manovrano malissimo.
Come abbiamo dato spazio al comuicato stampa di Joe Fly trovate a seguire uno stralcio di quanto scritto da Vincenzo Onorato.
La fonte è, naturalmente, il sito di Mascalzone Latino.
Se volete leggere la versione integrale, molto ben scritta, la trovate qui:
http://www.mascalzonelatino.it/home.html?MainID=1&SubID=35&ArticleID=219
Sabato 19 aprile, ultimo giorno
"Vinciamo il Mondiale ma c'è la protesta ad avvelenare la giornata. Eppure, per chi mi legge e non sa di vela, le proteste, in caso di infrazione, sono la garanzia della qualità del gioco. Non desidero entrare nel merito dei fatti perché sono evidenti e, soprattutto, c'è la decisione di una qualificata Giuria internazionale. L'unica cosa che mi sta a cuore è il rapporto personale che si stava instaurando con Giovanni Maspero.
Nel mondiale a Newport del 2000, mentre stavamo vincendo, fummo squalificati per un interno in boa, con la testimonianza di una baca italiana, sempre presente, anche in questa ultima circostanza, nelle cause contro di noi, così va il mondo... Dopo il secondo posto del 1999, il dolore fu grande.
Nel Mondiale a Newport del 2006, in una situazione identica a quella causata da Joe Fly, siamo entrati in boa costringendo Barking Mad ad orzare. Avevamo imparato la lezione ed abbiamo fatto il 720, la penalità prevista dal regolamento. Questo pur essendo Jim Richarson e Terry Hutchinson cari amici, a cui avremmo potuto chiedere il favore di non presentare protesta. Jim Richarson e Terry Hutchinson sono dei gentiluomini, esempi per il mondo della vela e non avremmo mai abusato della nostra confidenza. Abbiamo eseguito la penalità ed abbiamo comunque e, non senza un pizzico di fortuna, vinto il Campionato del Mondo.
Ora non vedere Giovanni alla premiazione è stato un dolore. Maspero è stato probabilmente mal consigliato da qualcuno, perché lo conosco come un gentleman, un uomo importante, con la sua autentica passione per la vela italiana."
Questa la conclusione di Onorato che Pacio ha tralasciato di pubblicare
"Sgradevole presenza in questo campionato è stata quella di Luca Bontempelli. "L'albero si vede dai frutti!" Diceva Nostro Signore e quelli di Bontempelli sono costantemente avvelenati. Tutto il mondo sa che io ed il mio team siamo disponibili per i giornalisti, a cui va tutto il nostro più profondo rispetto professionale, in ogni momento ed in qualsiasi condizione. Con Bontempelli abbiamo chiuso i rapporti dalla Coppa America di Auckland. Pensavo, ed avevo torto, che ignorarsi fra persone presumibilmente intelligenti fosse un compromesso accettabile. Nei suoi comportamenti a Miami e nelle sue dichiarazioni c'è stato un salto di qualità: non posso tollerare insulti personali diretti a me o a ragazzi del mio equipaggio. Ci difenderemo con una denuncia legale per chiedere i danni civili che ci competono.
A parte questo, un caro saluto a Giovanni Maspero - i Farr 40 hanno bisogno di armatori come lui -, a Jeoff Stagg che, con il grande Jim Richarson e con tutti gli armatori tiene in vita la classe, a Peter "Luigi" Reggio sempre sorprendente per la sua straordinaria bravura e, last but not least, ai nostri tifosi.
Grazie e buon vento a tutti!
Vincenzo Onorato"
Guarda che non abbiamo tralasciato nulla, abbiamo bubblicato quello che era inerente al post e abbiamo indicato il link all'articolo completo!
Sai a noi dei rapporti fra Luca Bontempelli ed Vincenzo Onorato non ce ne fraga niente.
Diciamo che è difficile schierarsi, l'uno può massacrarti scrivendo o filmando, l'altro può scaricare te e la barca dal traghetto...
Una cosa li accomuna: entrambi sono spesso in guerra su più fronti...
Dal sito www.joefly.it
“POTREBBE MAI GALLIANI SQUALIFICARE KAKÁ?”
Lettera aperta di Giovanni Maspero, armatore di Joe Fly, dopo i recenti fatti accaduti al Campionato del Mondo Farr40 di Miami (Usa)
Sono passati alcuni giorni dalla fine del Campionato del Mondo Farr40. La vittoria, come è noto, è andata al team di Mascalzone Latino che per il terzo anno consecutivo vince questa competizione, un primato unico che dimostra le qualità di un gruppo di velisti.
La vittoria è arrivata però non alla fine delle regate in mare, ma a seguito di una protesta che Mascalzone Latino ha sporto a nostro carico, il team Joe Fly. Protesta come terza parte che vede una barca -Joe Fly- commettere una presunta infrazione ad un’altra barca, nella circostanza Barking Mad.
Tutto questo, secondo me, fa solo parte del gioco. L’anomalia, invece, é quella per cui la Giuria che deve decidere si trova in pieno conflitto di interesse con uno dei team coinvolto nel giudizio.
E’ noto a tutti, infatti, che Tom Ehman, presidente della Giuria, lavora per il sindacato del team statunitense di BMW Oracle Racing, così come Richard Slater, anche lui nella giuria Mondiali Farr40 2008. Un altro giudice presente, Henry Menin, ha lavorato per il Team Oracle nel 2000. D’altra parte, John Kostecki, tattico di Mascalzone Latino a Miami, che ha formalizzato e discusso la protesta contro Joe Fly, è alle dipendenze anch’esso di BMW Oracle Racing. Tutti conoscono inoltre gli stretti rapporti esistenti tra Mascalzone Latino e BMW Oracle Racing.
Questi sono fatti molto gravi che non possono non essere evidenziati. Per fare un parallelo, è come se nel calcio il Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato Galliani dell A.C. Milan fosse anche presidente della classe arbitrale e si trovasse a giudicare un proprio giocatore, contro un giocatore di una squadra avversaria….
Questo è il punto che rende tutto il gioco quasi simile ad una farsa.
Su questo episodio e sulla condotta del nostro Team ho letto e sentito in queste ore di tutto. Francamente, anche se normalmente preferisco il basso profilo, questa volta non posso tacere e non posso non testimoniare in difesa della condotta di gara del Team, dell’atteggiamento di noi tutti e della lealtà che ci ha sempre contraddistinto sui vari campi di regata e nelle varie Classi.
Il filmato dell’episodio è disponibile su vari siti, ad ognuno le valutazioni del caso. Non sono un esperto di regolamenti ma, in ogni caso, posso testimoniare che Barking Mad -la barca coinvolta- non ha protestato e non ha aperto alcuna bandiera. Inoltre, fatto a mio avviso ancora più importante, non vi è stato alcun fischio da parte della giuria in acqua. Segno, almeno per noi, che non era stata rilevata alcuna infrazione.
Gli armatori investono risorse per sviluppare questo nostro bellissimo sport, lo fanno perché sono animati da una sana passione, lo fanno perché amano la competizione e l’agonismo. Hanno però bisogno di essere garantiti.
E questo nella classe Farr40 durante tutto lo svolgimento del Campionato del Mondo a Miami non è stato possibile. Il conflitto di interessi era ed è palese ed inequivocabile.
Questa situazione ci ha spinto a rigettare la sentenza della Giuria, inappellabile o no che sia, e mi spinge nel promuovere tutte le azioni a tutela degli interessi del Team Joe Fly certamente, ma soprattutto degli interessi di noi tutti che investiamo in questo sport, affinché tutti si possa godere di pari diritti, di pari tutele e di pari dignità.
Formulo a nome mio e del mio Team i più sinceri complimenti a Vincenzo Onorato ed ai suoi ragazzi per come hanno regatato durante tutto il Mondiale. Li avremmo applauditi comunque perché se lo meritano, cosa che abbiamo fatto per altro per primi l’anno scorso in acqua a Copenhagen subito dopo il taglio del traguardo. Sono un gruppo vincente, lo dicono i fatti.
Rinnovo altresì i complimenti a tutti i miei ragazzi perché, soprattutto in questa occasione, non sono stati da meno, le tante lacrime versate per la sofferenza hanno lo stesso valore delle lacrime di gioia ed io voglio bene a questo gruppo perché mi hanno dimostrato di essere prima di tutto degli Uomini, con una infinità sensibilità umana.
Giovanni Maspero
Joe Fly Sailing Team
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