martedì 4 marzo 2008

Mentre noi finivamo a Scarlino gli RC 44 iniziavano a Dubai (noblesse oblige).
Il girone di match race è stato vinto da Spithill davanti a Sebastien Col (al timone di Hiroshi dell'amico Armando Giulietti che corre, come noi, per lo Yacht Club Milano) entrambi campioni del mondo di Melges 24.
La discussione sull'hiking nel Melges 24 è sempre viva, sono molti a pensare che sia troppo estremo e andrebbe limitato magari con draglie tese.
Troppa fatica, tanto dolore, fuori a bomba, fuori a bombarda, sempre a guardarsi i piedi, il timoniere di bolina è in barca da solo, bisogna usare la braga imbottita, si ma poi in barca non ti muovi più, gli amatori fanno difficoltà ecc. ecc.
L'RC 44 le draglie non le ha per niente e quindi l'hiking è libero.
Se guardate bene la foto in alto a confronto siamo veramente dei dilettanti.
Mah.... pare che gli armatori di RC siano alla ricerca di trapezisti del circo per completare l'equipaggio....
Insomma non lamentiamoci troppo, c'è il rischio di vedere la regata a testa in giu'!


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedendo questa immagine i miei poveri muscoletti sono rabbrividiti ! Al di la delle facili battute che farà il Beppe( ma lui battute scontate nn ne fa ;-) mi ritengo un velista nella media nel senso che sono di mezza età, abbastanza in forma in considerazione del lavoro "culo in poltrona" che faccio e con un buon passato sportivo .. e allora?? E allora mi domando, se dopo i tre giorni di Scarlino, dove siamo stati impegnati fisicamente solo la domenica, mi sono ritrovato distrutto , che succederà a Cagliari o Porto Cervo se ci sarà un pò di vento? Ritengo che almeno il 50% dei partecipanti alla tappa abbia avuto le mie stesse "sensazioni" ... o sbaglio?
L'Hiking estremo (come il calabrese estremo ;-)) lasciamolo agli acrobati e ai prezzolati!
Pdm

Ube ha detto...

Cari colleghi Hikers, la fisica pero ci da una mano. La formula del raddrizzamento, a parita di peso, è proporzionale alla distanza dal centro della barca a all'angolo di applicazione. Quindi se i due circensi della foto stesseso seduti con la schiena orizzontale al mare e se proprio vogliono con le braccia allungate farebbero molto piu raddrizzamento e molta meno scena. Nel caso del nostro amato barchino, è piu vantaggioso stare con la schiena orizzonta al mare e con la testa alla massima distanza possibile dal bordo della barca piuttosto che chiudersi a guscio per baciarsi i piedi. Quindi le cinghie molli non servono per farla passare sotto la ciccia e piegarsi a U ma servono per permettere al tronco (spalle e testa) di stare il piu lontani possibile dal bordo. Ed in questo caso vedrete che cinghie troppo molli non servono piu perche alla fine ti manca la presa sotto il sedere e finisci in acqua.
Sulle derive infatti trapezi e terrazze servono per portare il peso all'esterno e non verso il basso. Il contraltare ovviamente è la resistenza aereodinamica, ma se si sta ben orizzontali si rientra nella sagome dello scafo e l'effetto è trasurabile. Buona cinghia a tutti!

Anonimo ha detto...

Appunto , approposito di cinghie .. io ho armato nuove draglie più larghe e domenica quando si sono assestate e si doveva uscire a "bombarda" mi sono accorto non solo che avere cinghie troppo lasche ti fanno rischiare la protesta di stazza (!) ma , ben più grave, si rischia di finire in acqua (ovvero rischio visto IO che sono a centro barca).
Alla fine mi sono preso insulti da tutti ma al lasco sono andato a poppa a regolarle meglio!!
benvenuto UBE!
Pdm
Ma la traduz di Hickers è "carne da macello"?

Anonimo ha detto...

Ube orrizontali a qualcosa non esiste... paralleli sì.
Restare fuori in sospensione non si può senza trapezio, quindi quei poveretti si appoggiano allo scafo. Berranno anche acqua salata, rischiando ictus e trombosi oculare e in caso di virata improvvisa anche l'affogamento. Saranno pure pagati ma mancano di rispetto in se stessi, non c'è prezzo per una figura del genere (pensate ai figli che vedono questa foto...)
Se quello fosse andare a vela nessuno di noi lo farebbe, visto che paghiamo profumatamente per giocarci.

Lauro ha detto...

Per ora così a Marsiglia (04/03/2008):

ALTEA RACCHELLI ANDREA MELGES 24 ITALIE
ZAMBAZ DEBRY TRISTAN MELGES 24 DINARD
GER SCHEDER DIETRICH MELGES 24 GERMANY
UNS SPONSORED WIELAND CHRISTOF MELGES 24 GERMANY
TRESVALLES.COM CHARON BENOIT MELGES 24 FRANCE
PROXIMO XSAILING MELGES 24 HONGRIE
F.LLI GIACOMEL AUDI SIMONESCHI MELGES 24 ITALIE
COTE D ARMOR DREANO RONAN MELGES 24 FRANCE
ALINA HELLY HANSEN ABBA MAURIZIO MELGES 24 ITALIE
POIZON ROUGE MONNARD JEAN MARC MELGES 24 SUISSE
BRONTOLO PACINOTTI FILIPPO MELGES 24 ITALIE
AQUA TRIBO MARCO MELGES 24 SUISSE
MARSAIL 1 MAXIME PAUL MELGES 24 FRANCE
O TOMATE COIRRE MELGES 24 FRANCE
SHEREKHAN CARDASCIO MAURIZIO MELGES 24 FRANCE
SNUGASABUG MATHIEU SEBASTIEN MELGES 24 FRANCE
MAS AMANTE 628 ORLANDI STEFANO MELGES 24 ITALIE
SONNENKONIG SCHMID ARMIN MELGES 24 SUISSE

Anonimo ha detto...

Tutto lì? L'ultima volta che ci siamo stai eravamo più di 70 barche. Il Melges è finito, almeno in Francia e Inghilterra.

Pacio ha detto...

In Francia siamo al de profundis. Il colpo di grazia glielo abbiamo data al mondiale 2006 con la vittoria di Nico.
Per l'Inghilterra invece aspetterei, secondo me la classe sta tentando una rivitalizzazione, certo che in Italia siamo abituati bene.....