domenica 28 dicembre 2008

Wild Oats cala il Poker



La 64esima edizione della Rolex Sydney Hobart la vince Wild Oats.
Quarto line honours consecutivo per il 30 metri disegnato da Reichel Pugh per Bob Oatley (praticamente una sistership del maxi Alfa Romeo ma non altrettanto vittoriosa).
Per come è andata la regata avrebbe dovuto vincerla Scandia, anch'esso maxi di 30 metri, dalla storia molto travagliata.
Progetto di Don Jones per Grant Wharington del 2003, dopo aver vinto la Sydney Hobart al debutto perse il bulbo nell'edizione successiva (2004) costringendo l'equipaggio ad abbandonarla.
Recuperata e ricostruita si è poi scontrata con il dominio di Alfa Romeo e Wild Oats negli anni successivi.
Non si sono mai dati per vinti e al via quest'anno si sono presentati con una barca ancora radicalmente modificata ed alleggerita (per la quinta volta).
Per battere Wild Oats, vincitore annunciato, le hanno provate tutte:
Hanno corso con un inventario vele ridotto ed equipaggio al minimo, 18 persone invece di 24, per risparmiare chili superflui.
Tattica aggressiva per rimanere in testa quasi tutta la regata fino al sorpasso decisivo del bestione a 100 miglia dall'arrivo.
Chiudono secondi ma meritano due foto su Adesso Vela, eccole:

The 64th edition of the Rolex Sydney Hobart goes to Wild Oats.
This is the 4th consecutive line honours for the Reichel Pugh supermaxi owned by Bob Oatley.
Good job.
It has to be said that the real surprise of the race was Scandia, the 2003 Don Jones project for Grant Wharington that won this classic at the dubut and then capsized, after loosing the keel, the year later while was leading the fleet.
They tried everything they could to beat Wild Oats including a very aggressive strategy, racing with a limited sails inventory and limied crew (18 instead of the usual 24) to save weight.
The led the race, and consequently were the nightmare for Wild Oats, until 100 miles from the finish line with an inferior boat.
That's why they deserves 2 pictures on Adesso Vela.
Here we are:




Chi se li ricorda vincere la Barcolana a tempo di record?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse pochi lo sanno ma abbiamo due connazionali che stanno facendo la Sydney -Hobart.
E per di piu' due frequentatori della classe Melges24!
Sono Luca Antonini (ALTEA) e Michele Gregoratto (alias Caparezza).
Luca e' gia' alla terza partecipazione consecutiva, quest'anno si e' portato con lui il fido Miki.
La taglia della barca?! Piccola! Sono a bordo di un Syney38, che laggiu' fa classe e anche molto competitiva!
Se volete seguirli il nome della barca e' YEAH BABY.
Quando li rivedrete sui campi di regata della penisola chiedetegli quante casse di birra hanno scolato all'arrivo ad Hobart!
In culo alla balena.

Anonimo ha detto...

Scusate ma qual'e' il gancio per fare una regata del genere?
Mica prenderai l'aereo per Sydney sperando di trovare un imbarco sul pontile.

Anonimo ha detto...

Farla su una barca da 38 piedi e' da cagarsi addosso

Anonimo ha detto...

Finalmente un sito in cui si parla degli italiani presenti nelle regate cazzute in giro per il mondo, per i siti italiani c'è solo Miceli (fra l'altro ritirato)!
Non sono per niente d'accordo sul giudizio dato al confronto Alfa Romeo- Wild Oats se vedete i dettagli delle regate a cui hanno partecipato entrambi vi renderete conto che negli scontri diretti ha sempre vinto Wild Oats (con esclusione della penultima Maxi Rolex per disalberamento)e poi le varie vittorie delle Balcolane non contano certo più delle Sidney-Hobart!
Ciao
Enrico