La sfida del mondiale Melges 24 appena concluso si è combattuta anche a colpi di penna.
La comunicazione nella vela moderna gioca un ruolo sempre più importante, ecco perchè tre tra i top team avevano al seguito uno strutturato ufficio stampa.
I commenti "post partita" sono spesso divertenti, ci è piaciuto metterli a confronto.
Ecco che si dice a casa del secondo, quinto e sesto classificato (rigorosamente in ordine di classifica):
Joe Fly
Dopo sei giorni di regate, in condizioni tatticamente molto difficili, va in archivio l’edizione 2009 del Campionato del Mondo classe Melges 24.
Il vento, latitante per tutta la settimana, è tornato a soffiare sulla Chesapeake Bay proprio nella giornata finale, alla vigilia della partenza dei 51 equipaggi internazionali radunati ad Annapolis (USA).
Joe Fly, timonato da Gabrio Zandonà e con le chiamate tattiche di Daniele “Caneta” Cassinari, tornerà in Italia domani con un meritatissimo argento, conquistato dopo una settimana da grande protagonista. Primo tra gli italiani, secondo team migliore al mondo.
Unica macchia la penalità rimediata nella prima prova di oggi per partenza anticipata, che ha spazzato via la flebile possibilità di riagguantare in classifica West Marine Rigging/New England Ropes, incoronato poi Campione del Mondo.
La stagione 2009 Melges 24 si conclude così in bellezza. Complimenti a tutto il team:
Gabrio Zandonà (timoniere)
Daniele Cassinari (tattico)
Andrea Felci (randista)
Giovanni Maspero (drizzista)
Nicolas Dal Ferro (prodiere)
Blu MoonAnnapolis, 31 ottobre 2009 - Si è concluso da poche ore il Mondiale Melges 24 di Annapolis e proprio in occasione dell'ultima giornata la Chesapeake Bay ha regalato ai protagonisti della manifestazione le condizioni migliori dell'intera settimana. Seppur in ritardo rispetto alle previsioni, la baia è stata spazzata da un fresco vento da sud che, sostituendosi al leggero nordovest della decima manche, ha permesso ai protagonisti della rassegna iridata di vivere un'ultima prova entusiasmante.
Emozioni non provate dall'equipaggio di West Marine Rigging. Il team di Chris Larson, laureatosi campione del mondo con una regata di anticipo, era infatti già in viaggio verso il porto.
Gli altri, invece, hanno dato il tutto per tutto nel tentativo di migliorare la propria posizione di classifica. Tra questi anche Blu Moon, già salito dalla settima alla sesta posizione grazie al quinto rimediato nella prima manche odierna, in vero iniziata non proprio nel migliore dei modi. Finito sotto la copertura della flotta, l'equipaggio di Flavio Favini, da sempre veloce in condizioni di mare formato e vento medio, ha scalato posizioni su posizioni, rientrando in gioco già alla prima boa di bolina.
Un risultato che ha confermato il trend positivo iniziato con il doppio successo di ieri e che ha fatto da preludio a un'ottima ultima manche. Il team portacolori del Lugano Yacht Club, infatti, ha salutato le acque di Annapolis con un terzo di giornata valso la quinta piazza assoluta.
Davanti agli uomini di Franco Rossini si sono classificati il già citato Chris Larson, Joe Fly di Zandonà-Cassinari, secondo a pari punti con i norvegesi di Full Medal Jacket, e Nico Celon, vincitore della regata conclusiva con il suo Fantastica.
Il Campionato Mondiale di Annapolis ha rappresentato l'ultimo impegno stagionale del Blu Moon Sailing Team, protagonista di un 2009 davvero da incorniciare, iniziato con il secondo posto di Key West. A luglio SUI-782 si è infatti aggiudicato il circuito Volvo Cup e ad agosto è salito sul podio del Campionato Europeo di Hyéres.
Il team di Franco Rossini tornerà tra le boe all'inizio del 2010 in occasione della Key West Sailing Week, in programma in Florida tra il 18 e il 22 gennaio.
Franco Rossini, armatore di Blu Moon: "E' stato davvero un privilegio aver gestito un team come quello che Blu Moon ha schierato nelle acque di Annapolis. Un gruppo secondo a nessuno in fatto di individualità, che ha mostrato tutte le sue potenzialità in occasione delle prove d'esordio e delle giornate conclusive; in mezzo, in condizioni a mio parere non navigabili, specie per una barca come il Melges 24 che si aspetta campi di regata ventosi, un pò a causa di qualche errore, un pò a causa della sfortuna, abbiamo visto sfumare le possibilità di giocarci al meglio le nostre reali chance. Voglio comunque ringraziare e complimentarmi con tutti i componenti del gruppo, a partire da Flavio Favini per arrivare sino a Tiziano Nava, la cui esperienza è stata di fondamentale importanza per il team. I miei complimenti vanno anche a Chris Larson e al suo equipaggio, protagonisti di una serie pressoché perfetta. L'appuntamento è fissato per l'anno prossimo".
Uka UkaSi è concluso ieri ad Annapolis, Maryland (U.S.A.), il Campionato del Mondo Melges 24 2009. Una settimana lunga, difficile per condizioni meteo, dove i team ai vertici della classifica generale si sono più volte invertiti.
E’ stata la settimana di Chris Larson; Larson, come Hutchinson d’altronde, conosce molto bene queste acque perché ci è nato. Larson al timone di West Marine Rigging è stato costante, non ha vinto nemmeno una prova, ma come peggior risultato ha ottenuto un dodicesimo posto.
Per Uka Uka Racing, il team italiano campione del mondo uscente, non è stata sicuramente una settimana facile. Dapprima l’infortunio della prodiera, al quale è seguito una prima giornata molto deludente.
Nella seconda il team di Santini ha reagito, mettendo a segno un primo ed un secondo posto, ma nella giornata successiva nuovamente un buon quarto ma anche un deludentissimo 30esimo posto che con il ventiseiesimo ottenuto all’esordio complica di molto le cose.
Nella quarta giornata, causa il vento molto molto leggero, viene disputata una sola prova ed Uka Uka la vince. Arriva venerdì, penultimo giorno di regata, sempre pochissimo vento, ed Uka Uka Racing nelle due prove disputate è secondo e sesto risalendo in terza posizione in classifica generale a 6 punti dal secondo posto occupato da Joe Fly e a 20 dalla vetta della classifica.
Le previsioni per l’ultima giornata sono finalmente di vento medio e l’intenzione del Comitato di Regata è di far disputare le ultime 3 regate.
Bressani e compagni ci credono ancora, non è facile, ma nemmeno impossibile. E’ la giornata in cui si rischia il tutto per tutto.
Nella decima e penultima prova del Campionato Uka Uka Racing viene sorpreso in OCS (partenza anticipata), e per di più sul Comitato è stata issata la bandiera ‘I’ su ‘Z’ che significa che chi viene sorpreso fuori dall’allineamento all’ultimo minuto è costretto a rientrare agli estremi e prendere una penalità del 20% sul numero dei partecipanti al quale si somma il risultato ottenuto.
Il Comitato tarda a richiamare via radio coloro che devono rientrare. Uka Uka Racing è in buona compagnia, vengono infatti richiamati anche Joe Fly e Quantum Racing di Terry Hutchinson.
Larson ha così strada libera visto che il secondo, terzo e quarto in classifica verranno pesantemente penalizzati.
Uka Uka Racing recupera posizioni su posizioni e conclude la prova in undicesima posizione (+10 punti di penalità).
La regata viene vinta da Gullisara con Carlo Fracassoli al timone, seguito da Larson ed i norvegesi di Full Medal Jacket.
Bene anche Blu Moon, quinto e Fantastica, settimo.
Joe Fly conclude al ventinovesimo posto al quale vanno sommati 10 punti di penalità, ma la scarta, Quantum Racing è ventiduesimo, ma anche in questo caso ci sono 10 punti di penalità.
Ora per Uka Uka le possibilità di arrivare sul podio sono molto limitate. Il Comitato, nonostante ci sia ampiamente il tempo per disputare anche la dodicesima prova, informa la flotta che si sarebbe disputata ancora una regata e poi la serie sarebbe stata conclusa.
Larson è così matematicamente il nuovo Campione del Mondo Melges 24 2009, rientra in porto festeggiando senza disputare l’ultima regata.
Gli altri partono per l’undicesima ed ultima prova. Uka Uka è a quattro punti dal bronzo, virtualmente nelle mani del team norvegese.
Bressani parte discretamente, ma vista la prima prova della giornata, è conservativo. Fantastica parte bene sulla boa, Joe Fly è nel mezzo ed un po’ incastrato.
Uka Uka arriva in boa nel gruppetto di testa, ma ha le mure a sinistra e deve lasciare il passo ad un ‘muro’ di barche che arrivano con mure a dritta. Bressani ci prova, vira in uno spazio piccolissimo tra l’avversario e la boa, è ottavo subito alle spalle di Blu Moon, ma commette fallo e deve auto penalizzarsi.
Non c’è spazio per farlo nel traversino, ci sono troppe barche e si rischia di commettere altre infrazioni. Nella prima occasione utile, come prevede il regolamento, Bressani e compagni compiono l’auto penalizzazione (360°), ma la Giuria impietosa ne infligge un’altra per non aver eseguito il 360° immediatamente.
Gira che gira passano altre dodici barche, Uka Uka vede così allontanarsi le possibilità di medaglia.
Una buona seconda bolina consente a Santini ed il suo team di riavvicinarsi, ma non c’è più niente da fare visto che al comando della regata c’è Fantastica, seguito dal team norvegese Full Medal Jacket, secondo e che Joe Fly è comunque diverse posizioni avanti.
Nell’ultima poppa, come se non bastasse, dopo circa un minuto dall’issata, il gennaker di Uka Uka va in frantumi. Nonostante il nuovo gennaker venga issato velocemente il team di Santini perde altre 4-5 posizioni. Sulla linea del traguardo sarà dodicesimo.
L’undicesima ed ultima prova viene vinta da Fantastica con Nicola Celon al timone davanti alla rivelazione di questo campionato, i norvegesi di Full Medal Jacket, e Blu Moon di Franco Rossini, terzo.
L’analisi finale.
“Sono chiaramente rammaricato – dice l’armatore Lorenzo Santini – ma sono consapevole che tutti abbiamo dato il massimo e questo rende la sconfitta un po’ più dolce. Sicuramente siamo abituati molto bene, e non molto abituati a perdere. Ma sono convinto che da una sconfitta si riparta con una voglia e determinazione ancora maggiori. Non c’è molto da dire, sicuramente non è stata proprio la nostra settimana. Larson ha comunque meritatamente vinto il Campionato, a lui ed il suo team i vanno i complimenti da parte di tutto l’Uka Uka Racing. Per noi adesso è tempo di metabolizzare la sconfitta, tra qualche settimana cominceremo già a lavorare per la stagione 2010 con obbiettivo principale, ovviamente, il Mondiale a Tallinn, in Estonia”.
“Non posso essere felice – afferma Lorenzo Bressani – ma non sono nemmeno troppo triste. Ho fatto un’analisi lucida della nostra settimana, e ci sono stati due/tre errori molto grossi che al nostro livello non si possono fare. Non ci sono tante scusanti, questo Campionato l’abbiamo perso noi. Il Comitato di Regata ha fatto l’impossibile per salvare il Campionato, ma disputare il 70% delle regate con parte dell’equipaggio sotto coperta da l’idea di come possa essere stata la settimana, sfalsando i reali valori in campo. E’ sicuramente vero che in condizioni meteo normali e non di 4-5 nodi sarebbe stata un’altra musica per noi, come per altri quali Favini, Zandonà, etc. Dalla tanta nebbia e pioggia il 50% delle volte era impossibile vedere le boe del percorso. Penso che per il futuro, prima di assegnare un Campionato del Mondo, la Classe debba valutare meglio le location, visto l’attenzione che è rivolta alla classe Melges 24. Comunque sia Chris (Larson n.d.r.) ha avuto la sua settimana, ha regatato molto bene, senza rischiare più del dovuto, ed ha meritatamente vinto questo campionato.”
Riguardo all’ultima giornata Bressani dice: “Ieri mattina, con tre regate ancora da disputarsi, 20 punti erano tanti, ma non era impossibile fare il colpaccio. Siamo scesi in acqua per provare a vincere il Campionato, non per fare secondi o terzi. Da quando mondo è mondo storia la scrivono i vincitori, non i piazzati. Eravamo tutti d’accordo sulla strategia da adottare: Rischiare! Purtroppo siamo partiti fuori, ma almeno ci abbiamo provato”.
“E’ stata sicuramente la settimana più difficile della storia del nostro team – afferma il team manager e trimmer Federico Michetti – abbiamo comunque fatto una stagione incredibile, da protagonisti, vincendo dapprima Key West, poi la Nood Regata, proprio qui ad Annapolis, il Campionato Italiano di Cagliari, la Torbole Week ed il titolo Europeo a Hyères a fine agosto. Ora ci prendiamo un breve periodo di pausa e poi ci rimetteremo al lavoro in vista del 2010. Il primo appuntamento per noi sarà Key West a metà gennaio. Il focus per il 2010 rimane il Campionato del Mondo di Tallinn, in Estonia”.
L’equipaggio di Uka Uka Racing è composto dall’armatore Lorenzo Santini, il timoniere Lorenzo Bressani, il team manager e trimmer Federico Michetti, il tattico Jonathan McKee e dalla prodiera americana Meredith Adamas. Coach del team: Marco Savelli che per l’occasione si avvale del supporto di un esperto locale, Dave Scott.
2 commenti:
Crescendo rossiniano... Ops... Santiniano... :)
X pacio:
aspettando il comunicato stampa di gullisara prenoto un terabyte sul server??? ;)
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