domenica 4 ottobre 2009

Dumbo vola



Sarà che le spiagge favoriscono lo scambio termico, sarà che a poche miglia di distanza c’è Baia Vallugola, una piccola fabbrica del vento, sarà… resta comunque il fatto che a Cattolica, sede della Coppa Italia Melges 24 2009 – Memorial Franco Rao, il vento non è certo mancato e il Comitato di Regata, presieduto da Fabio Barrasso, è riuscito a impegnare i partecipanti in sette prove ricche di planate e sorrisi.
Sorrisi in puro stile Corinthian, perché gli equipaggi iscritti erano composti esclusivamente da non professionisti: un puro caso, che per una volta ha lasciato la ribalta ai gruppi di amici, abituati nella maggior parte dei casi a lottare per una piazza tra i dieci.
A Cattolica, dove la Coppa Italia era valida anche come prima tappa della Volvo Winter Cup 2009, a gioire è stato Dumbo.
Lo scafo di Giovanni Debiasi, al comando sin dalla prima giornata, ha difeso la propria leadership con determinazione, resistendo al ritorno di Paola Frani, salita sul secondo gradino del podio dopo un avvio poco convincente, e di Ma.Gi.E.
Proprio l’equipaggio di Gianluca Grisoli, scivolato in terza posizione a causa di un’ultima giornata da dimenticare, è stato quello che ha creato le maggiori insidie a Dumbo.
Ai piedi del podio si è fermata la corsa di All In, grande protagonista del circuito Volvo Cup sotto la guida della coppia Sibello-Vallivero, che nel corso della Coppa Italia si è presentato con un equipaggio diverso per quattro quinti.
A precludere le speranze di podio agli uomini di Renato Vallivero, vincitori di due manche, è stata la mancanza di regolarità.
“Sono molto soddisfatto di come sono andate le cose qui a Cattolica: vedere i Corinthian lottare per il successo è una cosa inusuale ma comunque ricca di significati - ha commentato il presidente della Classe Italiana Melges 24, Paolo Testolin, a margine della premiazione.
Mi è davvero dispiaciuto non essere in acqua con loro anche perché mi ero ripromesso di essere al timone della mia barca.
Un ringraziamento va a Gianfranco Malaisi che si è adoperato in ogni modo per la felice riuscita della manifestazione tanto in acqua, quanto a terra.
Un doveroso ricordo va a Franco Rao, personaggio dal carisma ineguagliabile che ha contribuito in modo determinante alla crescita del movimento Melges 24 in Italia”.
E’ questo il bilancio conclusivo dell’evento organizzato dal poco più che neonato Yacht Club Marina di Cattolica. A dispetto della giovane età, nel corso del week end appena concluso il sodalizio romagnolo ha dimostrato di avere i numeri per ambire a un futuro ricco di soddisfazioni.
Dopo la tappa in Adriatico, la flotta muoverà verso il Lago di Garda dove, nelle acque dell’apprezzata Torbole, si disputeranno due tappe della Melges 24 Winter Volvo Cup: il 24 e il 25 ottobre e il 7 e 8 novembre.
Sarà Sanremo ad ospitare il gran finale dell’evento con un altro doppio appuntamento, in programma tra il 23 e 24 gennaio e tra il 27 e 28 febbraio, date che saranno preludio all’avvio della decima stagione di Volvo Cup.

Classifica dopo 7 prove
1° ITA 682 Giovanni Debiasi 15
2° ITA 563 Massimo Magnani 20
3° ITA 671 Gianluca Grisoli 20
4° ITA 778 Renato Vallivero 23
5° ITA 688 Carlo Tomelleri 23
6° ITA 567 Andrea Ferracci 24
7° ITA 766 Antonio Addari 42
8° ITA 577 Angelo Di Terlizzi 44
9° ITA 647 Giuseppe Scudellari 47
10° ITA 633 Andrea Amati 51
11° ITA 689 Claudio Dutto 60
12° ITA 233 Alex Semprini 61
13° ITA 409 Fulvio Pardo 62

photo courtesy di Zerogradinord

9 commenti:

Pacio ha detto...

Dice il Pacio:
1) sempre ciao Franco
2) per il futuro riservare la Coppa Italia ai Corinthian sarebbe una grande idea.

mastegabrodo ha detto...

Per dovere di cronaca e soprattutto nel simpatico clima di questa manifestazione tra amici corinthian sarebbe stato carino ricordare come nel “Gran Finale”, ovvero nella partenza della settima e decisiva ultima prova, l'imbarcazione ITA 688 “Enjoy” , protagonista nella lotta per il primo posto (trovandosi seconda a due soli punti dal primo ), sia stata costretta al ritiro incagliandosi nel “gavitello di servizio” posizionato dal Comitato di Regata sulla linea di partenza e segnalato da un piccolo, invisibile, molliccio, sporco e antipatico parabordo di colore bianco.
Ivan Venturi

p.s. concordo, riservare la coppa italia ai soli Corinthian sarebbe una grande idea.

Tastasal ha detto...

Ottima regata!!!
1) Bel posto
2) Bel campo e buon vento
3) Buona organizzazione
4) Pochi equipaggi ma belle regate
Peccato per quel gavitello traditore e soprattutto per il modo un po' fatalista con cui ci hanno liquidato in sede di discussione della protesta per la richiesta di riparazione.
Carlo
ITA 688

P.s. 1: e se succedeva ad una manifestazione più visibile e a qualcuno più blasonato?

P.s. 2: grande Brontolo al Mondiale M32 (nonostante Cordiglia a bordo... scherzoooooo Paolo!!!)

Il Pelato ha detto...

Sempre in tema di "fair play" e senza nessuna polemica:
1) il gavitello c'era per tutti ed era stato ampiamente evidenziato durante lo skipper meeting;

2) stesso discorso per le cozzare,area pericolosa e percio' interdetta, ampiamente utilizzata da molti,soprattutto il primo giorno, tranne che da noi (e forse il 1' posto della 2'prova di venerdì l'abbiamo perso per questo motivo visto che noi abbiamo poggiato per stare fuori dalla meda mentre Dumbo e molti altri no...)

2) quando si toccano le boe,anche se si e' primi e magari da un po' fastidio, si gira....

Tastasal ha detto...

Caro Pelato,
mi permetto di rispondere punto x punto alle tue corrette osservazioni.
1) hai perfettamente ragione ma è anche vero che un discorso del genere fatto allo skipper meeting ricalca il senso di quanto rispostoci in sede di protesta (il gavitello c'è, quindi "affari vostri"). Inoltre qualcuno ha anche aggiunto: "... e se prendevate col bulbo un sacchetto o similare per mare???"; ok, ci sta, ma il sacchetto mica lo posiziona il Comitato!!! Non so tu, ma io, durante una partenza, controllo linea, tempo, avversari e velocità, non oggetti galleggianti o semisommersi (e magari in questo sono un po' pirla...).
2) d'accordo con te; anche noi in più occasioni abbiamo dovuto poggiare o strambare prima del tempo.
3) touchè, anche se, sinceramente, non ho visto nulla in quanto occupato ad ammainare il gennaker.

Carlo
ITA688

Il Pelato ha detto...

Caro Carlo, grazieper aver ammesso tra le righe di aver toccato la boa.
Per quel che riguarda, invece, il discorso "gavitello" ti posso confermare che noi l'avevamo ben visto ed evitato, probabilmente come tutte le altre barche presenti(eccetto voi,evidentemente... ;-) ).
Quale che sia stato, poi, l'atteggiamento della Giuria,beh, non posso dire nulla dal momento che noi non c'eravamo...sarà stato il clima un po' "da sagra del paese".....

mastegabrodo ha detto...

gentile pelatone,
la mia osservazione riguardava l'articolo intitolato "Gran Finale a Cattolica" dove di quei sfigati dell'Enjoy, secondi in generale prima dell'ultima prova, non vi è traccia.

verissimo...quel gavitello bastardo era stato "ampiamente evidenziato" durante lo skipper meeting, anche se avrei preferito che fosse ben evidenziato anche in acqua....devi proprio credermi...questa volta non avevamo alcolici a bordo e durante la partenza dell'ultima prova nessuno di noi era al cellulare con moglie o con l'amante.

Il Pelato ha detto...

Non dimenticare che anche noi eravamo secondi, a pari punti con voi, prima dell'ultima prova.... ;-)
E poi hai visto com'è andata a finire... :-(
Sarà stata la macumba di Dumbo ??!!
Dai, siamo seri.....Debiasi ha vinto meritatamente e Paola Frani ha fatto un bel recupero sul filo di lana !!

Carta Sì ha detto...

Ma perchè mai una linea col gavitello in mezzo???