martedì 16 giugno 2009

Spirito guerrier ch'entro mi rugge



E’ bastato un weekend lungo a tutta vela per cancellare, a colpi di planate, fiumi di parole e di commenti che aleggiavano come corvi della discordia sul Melges32 e sui monotipi in generale.
E’ il divenire del “non definiamo nulla”, che è quella forma di tacito consenso che magicamente fa contenti tutti, all’apparenza, e consente ai franchi tiratori di operare con maggiore libertà. Del resto alla prima bonaccia in banchina dovrà pur esserci qualche argomento “scottante” con cui confrontarsi e qualcuno dovrà pur riaprire gli armadi per contare gli scheletri… oppure… oppure si darà luogo alla più facile politica del: ““può darsi” che la “tempesta perfetta” sia passata “non definiamo nulla” tanto l’agnello sacrificale lo abbiamo trovato e ora la coscienza di tutti è a posto”.
Oggi le banchine raccolgono finalmente larghi sorrisi, tutti o quasi si salutano, va detto alcuni con dei “salve” e anche meno. E’ abbastanza naturale che chi scrive su un blog non può certo risultare simpatico a tutti, soprattutto quando commenta con sincerità e a cuore aperto alcuni avvenimenti per così dire “scabrosi”, anyway… torniamo a noi.
Che ne è delle liste, dove sono i Sigg. dell’isaf che dovevano interrogare chicchesia, che fine hanno fatto le iniziative dei velisti affinchè le regole cambiassero… ops dimenticavo che a Scarlino si è regatato e non c’è stato tempo di “pensare”.
Lo spirito guerrier ch’entro mi rugge stuzzica la mia curiosità, che bisogno c’era di tutto il rumore fatto a Malcesine quando poi è stato messo tutto a tacere. Certo la testa di qualcuno, uno, è caduta ed è stato sufficiente affinchè gli “aizzatori” ne fossero soddisfatti e da ciò chi ne ha tratto vantaggio? I pensieri mononeuronici mi rimbalzano nella testa. Stai a vedere che, impossibilitato dal successo di Scarlino forse quel qualcuno ora aspetta il mondiale per incendiare gli animi nel tentativo di rovinare la festa in casa Melges. Caspita sarebbe un gran colpo di classe accidenti, speriamo che a Porto Cervo ci siano sempre 20 nodi così saranno le planate e la stanchezza di tre prove al giorno a tenere basso il volume delle “stronzate”.

0 commenti: