Curiosavamo nelle interviste della classe regina della monotipia, i Farr 40 che sono fermi al momento per il troppo maestrale sulle stesse banchine del Cervo che hanno visto i Melges24 nel loro mondiale 2008.
Se c'è una cosa che dà fastidio è l'idea che un monotipo non sia uguale agli altri, crolla tutto il castello dei valori tecnici umani e, nel caso di monotipia non stretta, di progettazione delle vele.
E scopriamo da una intervista fatta da Luca Bontempelli a Tommaso Chieffi che per una serie di circostanze favorevoli Mascalzone Latino, neo campione mondiale per la terza volta in Farr 40, ha una chiglia più stretta di un cm rispetto al resto della flotta. Questo la renderebbe velocissima in poppa.
Lo studio Farr ammette l'errore e propone di cambiare le chiglie a tutte le altre barche $-)
C'è da chiedersi:
1)Ma sempre loro?
2)Ma un cm su una barca del genere può realmente fare la differenza?
3)Ma allo studio farr sono proprio dei bei farrinelli?
7 commenti:
La chiglia da 1 cm in meno non è nulla.
Sappiate che nei Farr 40 vige la regola dei bottoni.
Tot vele/anno per ogni barca.
Il problema è che, pare, Onorato di Farr ne ha 3, quindi in teoria 3 set di vele all'anno, quindi in teoria il triplo di chi ha una barca sola.
Bell'equilibrio!
Bortolomutti
Sul melges non ci sono i bottoni, ma vogliono mettere le cerniere ai fiocchi!
Bontempelli fa un'intervista dalla quale emerge che Mascalzone Latino avrebbe un vantaggio per la chiglia diversa ... naturalmente emerge in modo del tutto casuale, Bontempelli non aveva alcuna intenzione di screditare Mascalzone.
Gof, guardati anche quella di Checco Bruni che fa riferimento alla differenza tra avere una barca sola o più barche.
Secondo te ce l'hanno tutti con Mascalzone?
"Secondo te ce l'hanno tutti con Mascalzone?"
No, non tutti; ma Bontempelli sì.
Ovviamente il fatto di avere tre barche con relative vele rispetto a chi ne ha una sarebbe un vantaggio enorme, come è un vantaggio enorme poter pagare un tattico o un timoniere professionista.
Per non parlare delle illazioni sullo sponsor e del fatto che mentre gli altri sono Tizio Cazio e Sempronio Mascalzone Latino e' del "pelato" armatore napoletano.
Vabbè ma è una classe di milionari spessi. 12 barche di cui solo la metà competitive. Se la cantano e se la suonano, ca@@i loro, lo sport è altrove.
Posta un commento