martedì 24 giugno 2008




Qualche giorno fa, a seguito del post di Beppe sulla chiglia del Farr 40 Mascalzone Latino, siamo stati amichevolmente accusati di essere di parte e denigrare sportivamente le imprese di quello che indubbiamente è uno degli equipaggi più vittoriosi degli ultimi anni.
Qualche dubbio c'è venuto, abbiamo riletto tutto e non abbiamo trovato niente di ciò.
Chiaro che in occasione del mondiale Farr ci siamo sostanzialmente schierati dalla parte degli sconfitti e lo rifaremmo anche oggi.
Semplicemente punti di vista di chi va in barca ma non fa certo il giudice di regata.
Sull'ultima questione (chiglia più sottile) abbiamo detto la nostra sulla scia di quanto emerso recentemente a Porto Cervo e che molti hanno potuto ascoltare nelle interviste di Luca Bontempelli.
Ora diamo spazio ad un comunicato a firma Vincenzo Onorato che abbiamo trovato oggi su Verysailing ( www.verysailing.wordpress.com ) così da ascoltare l'altra campana (sempre che il comunicato sia autentico).
Qui da noi trovano spazio sempre tutti:

“Sul sito Sail Revolution di ieri, Bontempelli afferma che il Farr 40 Mascalzone Latino avrebbe una chiglia illegale, che noi avremmo sostituito, tra l’altro, con i consensi degli organi di supervisione della classe.
Premetto che Bontempelli “dimentica” che tutte le barche prima del mondiale hanno avuto una severa verifica di stazza e, forse, Mascalzone Latino più delle altre barche.
Peccato che la chiglia che ha avuto un problema con il siluro, che è stato sostituito perchè asimmetrico, come ho scritto prima sotto il controllo degli organi tecnici della classe, è quello della barca numero 100 con cui abbiamo vinto il mondiale del 2006 a Newport e non quella della barca 118 con la quale abbiamo vinto il mondiale a Copenhagen 2007 e Miami 2008. Nel penultimo blog Bontempelli spiegava come avessimo vinto il mondiale quest’anno grazie ai favori di una giuria all’unanimità compiacente, in quest’ultimo lascia intuire che gli stazzatori abbiano chiuso entrambi gli occhi nel verificare la nostra barca.
Fatta luce sulle insinuazioni di Bontempelli, devo sottolineare che ritengo la barca che stiamo utilizzando talmente veloce e irripetibile ( è una delle poche di costruzione Goetz ), che l’ho venduta! La prossima stagione, infatti, correremo con una barca di nuova costruzione. E sarebbe inutile poi ricordare che abbiamo vinto, ad esempio, una Rolex Cup a Sydney contro la potente flotta australiana, con una barca noleggiata in loco, certamente non una delle migliori, visto che era tenuta in acqua ed aveva persino l’antivegetativa….”

Vincenzo Onorato


p.s. Adesso Vela pensa che nè 1, nè 2, nè tantomeno 3 mondiali Farr 40 si vincono per caso ...

10 commenti:

Lauro ha detto...

Che ne dite, lo userà il Melges 32?

Anonimo ha detto...

Visto il personaggio spero proprio di no!
Gigi

Anonimo ha detto...

come il 24?

Anonimo ha detto...

come il 24?
Pdm

Anonimo ha detto...

Cari brontoli, il comunicato è preso dal sito di Mascalzone Latino. Questo è il link: http://www.mascalzonelatino.it/home.html?MainID=2&SubID=13&ArticleID=238

tanti saluti

Pinna Bianca
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verysailing.wordpress.com

Lauro ha detto...

Grazie per la precisazione Pinna Bianca...

P.S.:
Sei Parente di Pogliano?

capogita ha detto...

O di Bettega?
Oppure sei A.C.? ;-)

Anonimo ha detto...

e dai che ce l'avete un pò coi mascalzoni. D'altronde come darvi torto?

Pacio ha detto...

Grazie Pinna Bianca, complimenti per il tuo sito/blog. Diamo una sbirciata spesso :-)

Beppe ha detto...

Sono un grosso ammiratore di Vincenzo Onorato, lo considero una persona intelligente, un ottimo marinaio e timoniere, un tenace comandante e skipper.
Ho anche letto i suoi libri, che ho trovato molto divertenti e interessanti, mi sento molto Floyd Frugo.
Apprezzo quanto fa per la vela, al di là delle regate, e quanto ha fatto per la Sardegna, che amo.
Vorrei sapere chi possa aver trovato nelle mie parole una vela di critica al di là della segnalazione di un problema che era sulla bocca di tutti in banchina al Cervo. Tant'è che è arrivata una precisazione scritta.
In Italia si tende a scandalizzarsi per le domande e le critiche, e non per i motivi di queste. Accade anche nella vita di tutti i giorni, persino in politica, tutti a guardare il dito che la indica, non la luna.
Se c'è una cosa che vorrei dirgli in faccia è come vengo trattato sui traghetti Moby, sui cui passo circa una trentina di notti l'anno, spendendo migliaia di euro.