martedì 29 dicembre 2009

Il Sogno della Sydney-Hobart...

La Sydney-Hobart è la regata dei sogni. La vela allo stato puro e dei puri.
Il fascino della baia di Sydney, l’emozione di lasciarsela alle spalle con 500.000 persone abbarbicate sugli scogli, l’open water con quel mare incredibilmente scuro e gelido fatto di onde incrociate, corte e ripide. Poi c’è il vento che arriva in un lampo, con la potenza di un tuono che ti scuote le ossa… ecco io la Sidney-Hobart l’ho vissuta per 23 giorni nella mia fantasia nel Febbraio 2005. Era un pensiero che ci accarezzava quando mollavamo gli ormeggi del Cruising Yacht Club of Australia e via verso l’uscita dalla baia dove lì ad aspettarci c’era quel mare maestoso e così inquietante.
Era un sogno che condividevo soprattutto con altri quattro grandi Marinai e soprattutto Amici. Il Comandante Massimino Borghi, il Topo, Brunetto Cioli e Matte. Si proprio quel Matteo Auguadro che alla fine è stato il primo di noi a farla.
In realtà Matte da quel Febbraio 2005 di “cose di vela” ne ha fatte parecchie più di tutti noi.

Ammetto che la mia ammirazione verso il ragazzo va al di là della semplice amicizia. Quando seguo le sue gesta è come se parte dei miei sogni chiusi nel cassetto prendessero vita e forma. Che il ragazzo sia un bravo velista è un dato di fatto, che sia riuscito a disputare tutte le manifestazioni veliche più importanti al mondo è sotto gli occhi di tutti ma ciò che sorprende è quel Suo straordinario modo di essere sempre e solo “Matte”. E’ qualcosa assai difficile da raccontare se non lo si è vissuto. E’ un mix di simpatia, timidezza, umiltà, concretezza, determinazione, volontà e… un po’ di culo diciamolo ma come dice un Grande Maestro parlando di “fortuna”… “il Culo, per averlo, bisogna tenerlo in allenamento…”
In quel Febbraio spesso ci siamo guardati in faccia ripromettendoci di prendere parte alla Sydney-Hobart come fosse una mission, poi però quando arrivava la tronata di vento… gli occhi si abbassavano e qualche ripensamento prendeva il sopravvento.
Bisogna provarlo per crederci. Il fascino dato dall’idea di navigare per giorni in quel tratto di mare spesso lascia posto all’inquietudine per come si anima all’improvviso.
Dunque Complimenti al nostro Matte, massimo rispetto a tutti i Marinai che stanno navigando verso Hobart e un inchino commosso per l’audacia dell’equipaggio di Pinta-M una barca che sembra uscita dal tempo ma che in realtà è senza tempo come i suoi progettisti Sparkman & Stephens che alla vela hanno regalato barche che sono entrate nella storia.

Vigo

7 commenti:

Beppe ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Beppe ha detto...

Bellissimo post Vigo, a Matteo vanno tutti i complimenti del team e della redazione...ma un accenno a questa barca con questa vela stupenda potevi anche farlo:

http://tinyurl.com/ykm6l3y

Anonimo ha detto...

Vigo anche se lo fai raramente sei quello che leggo più volentieri. Spero di conoscerti prima o poi.
Sonia

Pacio ha detto...

Vigo, io ricordo ancora il tuo primo post.
Scherzavi parlando di una specie di hovercraft e di altre diavolerie.
In molti ti presero in giro, ma da subito suscitasti grande interesse.
Da quel giorno è passato molto tempo e mi viene in mente solo ora, leggendoti, che non ti ho mai ringraziato per dare con la tua penna grandi emozioni alla truppa.
Lo faccio adesso.
Thank you mate!

El Vigo ha detto...

Pacio fai il bravo che poi resto senza parole... e sai che sarebbe un miracolo...
BUON ANNO A TUTTI...

Anonimo ha detto...

bella Vigo... grazie per questo tuffo nel passato ....splendido.!!!....
un bravo al matte e un abbraccio a te
brunetto

Anonimo ha detto...

Bella Vigo
grazie per questo stupendo tuffo
nei ricordi.......
un bravo fes al matte e
un abbraccio a te
brunetto