lunedì 31 agosto 2009
Io sono convinto che non sia tanto importante la meta quanto il viaggio.
In questo caso però il punto d'arrivo è di quelli che contano.
Il Campionato del Mondo Melges 32 - 2009, il primo in assoluto da quando esiste la Classe.
Brontolo ci arriverà dopo essersi classificato settimo assoluto nell'Audi Sailing Series 2009, insomma non certo tra i favoriti.
Se potessi cambiare qualcosa non lo farei.
Questo mondiale lo voglio correre così, con questa barca e, sopratutto, con questo equipaggio.
Brontolo: Destination Melges 32 Worlds, il viaggio è iniziato!
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Corriamo un pò il rischio di sovraesposizione ma l'approfondimento dell'amico Justin Chisholm di Offshore Rules è talmente ben fatto che vi consigliamo di leggerlo.
Lo trovate QUI
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Eccolo nel video della consacrazione dopo uno scontro titanico con la versione young di Alina.
Uka Uka vanta un record tre tattici per tre titoli:
Mondiale 2008 -> Checco Bruni
Italiano 2009 -> Jonathan Mckee
Europeo 2009 -> Branko Brcin
Ecco l'analisi proprio dell'ultimo arrivato:
Tre grandi tattici e tre grandi persone che vanno ad integrarsi in un gruppo solido che ancor più di loro merita un plauso:
Ruffo Bressani
Federico Michetti
Lorenzo Santini
Francesca Prina
Fin qui tanta gloria ma non vogliamo certo dimenticare la superperformance della young Alina guidata dal condottiero Caneta e da Nicco Bianchi sempre più nel gotha dei timonieri di classe.
Chiudiamo sulle parole di Caneta che gli albatros di Hyeres dichiarano giustamente polemichine e quindi necessarie di approfondimento, stay tuned.
Photos courtesy of Pierrick Contin
Videos courtesy of IMCA24
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venerdì 28 agosto 2009
Questo video secondo me gli porta culo, ma siccome a bordo sono (quasi) tutti amici e noi con il 24 non andiamo più, continuiamo la tradizione....
Uka Uka racing di Lorenzo Santini con Lorenzo Bressani al timone, Branko Brcin alla tattica, Federico Michetti alle scotte, Lorenzo Santini alle drizze e super Francesca Prina a prua è CAMPIONE EUROPEO 2009 MELGES 24
.. e noi i primi a dirvelo ;-)
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Il thriller dell'ultima prova del Campionato Europeo 2009 ci da la spunto per un omaggio a MJ, video un pò lungo ma imperdibile nella sua versione integrale.
Nel frattempo a Hyères c'è l'intelligenza a terra, tutti fermi ai box compresa l'intera pattuglia italiana con i suoi bei nuovi (e conformi) certificati freschi di stampa.
Limite per la partenza della regata 10 H 14.30 , il comitato dice che si farà.
Avvistati gli equipaggi di Alina e Blu Moon impegnati in riti propiziatori in omaggio ad Eolo, Uka Uka studia una contromossa.
Comuicazione di servizio: Nico ricordati il salvagente!!
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mercoledì 26 agosto 2009
Esiste una vela quella di pancia, quella della passione che ti prende dentro.
E’ la vela che nei miei post ho sempre cercato di far emergere, quello spirito che anima chi vive la Vela non come professionista ma come pura adrenalina da far scorrere dentro le vene per riscoprirsi guerriero e atleta. La vela che ti segna di botte, graffi e ferite e tante immense soddisfazioni.
E’ fatica, impegno e capacità di riuscire a dare il 110% sempre e comunque al di là del risultato.
Troppo facile tirare fuori la bestia quando sei davanti, riuscire a tirarla fuori sempre è il segreto per essere Atleta.
E’ la vela che i miei Maestri mi hanno sempre insegnato e che ho cercato di mettere in pratica, ascoltando, haimè, sempre troppo poco.
Questa foto rappresenta la Passione che va oltre la Professione. In questi mesi ci siamo massacrati le palle con la storia dei Gruppi 1 e 2 e sa il cavolo. Su chi ne prende quanti ne prende e come li prende. I protagonisti di questo scatto sono tutti Professionisti non solo perché il loro lavoro è essere Velisti ma perché fanno della passione per la vela la Loro professione.
L’abnegazione, l’entusiasmo, la presenza, la puntualità, l’essere professionisti sono i meriti che vanno ben oltre le capacità indiscusse di questi grandi Campioni.
Mi rivolgo a voi giovani e scalpitanti puledri che prima di salire a bordo volete la Crew List e la paghetta garantita, guardate bene questi Purosangue sono alcuni dei miei Maestri, Flavio Favini, Tiziano Nava, Federico Valenti e Stefano Rizzi. Ho navigato con tutti Loro e oggi li osservo in un hiking straordinario con gli stessi occhi ammirati e affascinati di quando vedevo Flavio e Tiziano allenarsi in Laser sul Lago, studiavo le foto del Brava per vedere Fede all’opera, leggevo e seguivo The Race per non perdere uno scatto di Stefano.
La Loro Passione oggi è come ieri immutata e va oltre gli innumerevoli successi personali conseguiti in questi anni. Sono Atleti che non conoscono la parola “appagamento” e tirano fuori la “busecca” con la grinta di sempre, capaci di sorridere a denti stretti anche dopo una sconfitta, pronti a progettare una nuova vittoria.
Osservate bene perché su quella falchetta ci sono almeno una trentina di titoli tra mondiali ed europei, almeno sei/sette Coppa America disputate, tre giri del Mondo e quattro enormi, straordinari Cuori. E a noi è così che ci piace.
Stay Tuned
El Vigo
Photo Courtesy: Pierrick Contin
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martedì 25 agosto 2009
Cosa è successo ve l'hanno raccontato, a loro modo, in tanti.
C'è però qualcosa che non torna.
Pare infatti, e questo non ve lo dice nessuno, che ci sia una protesta del solito simpatico stazzatore francese contro tutte le barche italiane per una presunta irregolarità del certificato di stazza rilasciato dalla classe nazionale.
Le possibilità sono:
1) errore macroscopico dei responsabili italiani
2) movimento rotatorio delle palle dello stazzatore e dei francesi che dal 2006 non accenna a diminuire
3) c'hanno raccontato una c.....a per vedere se la scrivevamo (eccoci qua).
Voi che dite??
Nel frattempo la classifica dopo 5 (giro di boa), che è tanto bella, la trovate qui
Hyeres, France – 25 August 2009
Once again the weather gods have smiled on the 2009 Melges 24 European Championship in Hyeres, delivering perfect sailing conditions for day two of the regatta and enabling three perfect races to be completed. The Race Committee made good use of their trusty Z and I Flag combination throughout the day, ensuring the minimum time was wasted on restarts and only once had to resort to the Black Flag to keep the competitors in line. Although the general expectation was for winds in the high teens, all three races today were sailed in just twelve to fifteen knots which nevertheless kicked up a surprisingly large chop.
Maurizio Abba’s Alina crew continued their impressively consistent performance from yesterday and with five races now completed they top the leader board with a 3,4,3,2,2 scoreline. Tactician Daniele Cassinari attributes their sparkling performance to great boatspeed and good starts. Although the perceived wisdom suggests that the left of the racecourse is favoured, Daniele says that they regularly started at the right hand end of the line. ‘The most important thing is to get away cleanly in the Melges 24 fleet’ he commented. ‘We started mostly on the right but our helmsman Nicolo Bianchi did a great job of finding clean lanes for us off the start line. This meant that we were always able to get to the windward mark in the front pack.’ Although there was little change in wind direction during the entire day, Danielle believes that there were many passing opportunities downwind in all three races. Asked how it felt to be leading the European Championship at this point, he laughed and pointed out that for the Alina team this is a familiar situation. ‘We have been here before many times; leading a big event near the mid point. So far we have not managed to convert this into a major victory.’
No doubt the Alina crew will be aware that yesterday’s overnight leaders UKA UKA Racing, who now sit in second after an uncharacteristic fourteenth place this morning, are nevertheless still very much in the hunt. This afternoon they bounced straight back to more familiar form with a third place in race two and a comprehensive victory in the final heat, putting them just six points behind Alina. Nico Celon aboard Lanfranco Cirillo’s Fantastica is also keeping the pressure on the regatta leaders and his 2,5,5 today sees him sit in third place, tied on twenty points with UKA UKA Racing. Putting in less consistent performances today were fourth placed Saetta steered by Carletto Fracassoli, as well as Franco Rossini’s Blu Moon. Saetta recovered from a disappointing tenth and eleventh showing in the first two races to keep their podium aspirations alive with a fourth in the final outing. Already carrying a twelfth from yesterday, Flavio Favini aboard Blu Moon could ill afford the final race nineteenth which somewhat spoiled his fifth and first in the day’s opening and middle races. Whilst Blu Moon has clearly not quite been firing on all cylinders so far at this Championship, there is a still a lot of racing to do yet and only the foolish would think about writing off this world class crew at this stage.
Vincitori e vinti: Audi Melges 20 U.S. National Championship
1 commenti Pubblicato da BRAS DE BOIS alle 3:31 PMNon c'ero e non c'eravamo ma dai racconti traduco: organizzazione meravigliosa, posto infame, meteo infame, vento a due forze o uragano o nada de nada.
I nostri condottieri con tanto di gennaker tricolore, inevitabile direi conoscendo Mr. Chiacchera Giallongo, non hanno brillato considerando gli exploit che ottengono nei nostri mari.
Il Value Team con Desiderato al posto di Chicco torna a casa solo settimo con a sua discolpa molti danni ed una regata di due ore finita male.
Tre giorni e quattro prove nel lago Michigan forse non valevano 6.000 chilometri ma senz'altro abbiamo bussato alla porta per dire noi ci siamo. Bravi ragazzi!
La truppa italiana era formata anche da Sei Tu di Marchetto Morina che regatava in mischia con qualche boa sul davanti. Il campionato lo perde Bliksen, il mazzolatore di Scarlino e Cagliari nei Melges32, che chiude infelice l'ultima prova e viene passato per un punto da Superfly di Wynsma e ARM Candy di Hollerbach.
Mr.Pieter Taselaar si allena per Porto Cervo e stacca un 2-2-1 con vento forte.....sarà dura l'avventura! Scrivo sotto tono con poco colore, ma del resto occhio non vedeva e al Bar Vela non possiamo sbilanciarci se non tocchiamo con mano e ci basiamo sulle storie degli altri.
La parola allora al Chiaccherone: -Sono deluso e con me lo è tutto l'equipaggio siamo venuti in America con idee importanti, consci del fatto che sappiamo fare bene sia in acqua che a terra. Siamo stati sfortunatissimi ieri, ho ancora davanti a me la fotografia di quando dopo aver girato primi in boa di bolina con almeno 5 lunghezze di vantaggio, si è rotto lo strozzatore della mura del gennaker; mortificante poi girare sempre nei primi 3 in bolina senza appoggio in falchetta e vedersi sfilare di poppa da molti, causa il limitato utilizzo del gennaker. Da li poi tutto iI resto. L'equipaggio è altrettanto deluso, Francesco Scarselli e Giulioo Desiderato non hanno mai mollato. Non siamo noi a dirlo ma gli stessi "locals" più volte si sono complimentati per la velocità e la conduzione fuori dal comune dimostrata e da subito su un campo del tutto nuovo.
Abbiamo fatto non bene, questo è sicuro, ma non ho nulla da recriminare né a me né alla mia squadra. Venire a fare una regata a 6000km da casa è una cosa splendida e comunque esserci stati ed aver issato un gennaker con i nostri colori e per me e per la squadra un orgoglio.- cvd non gli manca il fiato.
Final result
1.) Superfly - USA - Eric Wynsma - 4-1-5-1 = 11
2.) ARM Candy - USA - Marc Hollerbach - 1-4-3-3 = 11
3.) Bliksem - USA - Pieter Taselaar - 2-2-1-7 = 12
4.) Blink - USA - John Arenshorst - 12-3-9-2 = 26
5.) Simplified Sophistication - USA - Dave Hammett - 3-9-2-TLE = 26
6.) Bacio - USA - Michael Kiss - 6-6-7-8 27
7.) Value Team - ITA - BenEdetto Giallongo - 5-10-4-9 = 28
8.) Flyer - USA - Chuck Holzman - 7-5-6-11 = 29
9.) Habit - USA - Joe Williams - 9-7-8-TLE = 36
10.) Sei Tu 20 - ITA - Marco Morina - 8-8-DNF-6 = 37
lunedì 24 agosto 2009
24 August 2009
Classifiche QUI
Hyeres, France – 24 August 2009 - Weather conditions for championship sportsboat racing don’t come much better than those experienced by the eighty-six Melges 24 crews racing on day one of their 2009 European Championship in Hyeres, France. With temperatures in the high thirties and winds touching eighteen knots at times, the high quality Euro fleet were able to complete the first two races of their twelve race series. Race one saw the fleet get away at the first time of asking but in race two things were more problematic. After an initial General Recall the Race Committee posted flags I and Z for their second attempt to start the race. This appeared not to dampen the fleet’s enthusiasm however and a subsequent second General Recall provoked the reluctant use of the Black Flag. For most this was a big enough deterrent and race two finally got under way. The Melges 24 was specifically designed to excel in exactly these sort of conditions and in both races the sailors and indeed the spectators were treated to some wonderful downwind action.
Lorenzo Santini’s UKA UKA Racing from Italy demonstrated why they are the current Melges 24 World Champions by taking comprehensive victories in each of today’s races. In the process they also sent a clear message to the fleet that they mean business this week in Hyeres. The stories behind both their victories are ominously similar; leading from the off in both races they rounded the windward mark in the lead and proceeded to extend their advantage on every leg. Back on the dock tactician Branko Brein was quick to praise UKA UKA helmsman, Lorenzo Bressani. ‘Conditions were tactically tricky at times today but sailing with a driver as good as Lorenzo makes a tactician’s life easy’ he smiled. Asked how they had managed to get such good starts today, Branko said that they had started towards the middle of the line on both occasions, before immediately heading out to the left of the racecourse. ‘There is a peculiarity of the bay in Hyeres that causes a bend in the wind favouring the boats furthest left. Obviously we wanted to take maximum advantage of this.’
It was a good day for Italy overall, with several of UKA UKA’s fellow countrymen also posting consistent scores to make the top five places overall a complete ITA whitewash. Nicolo Bianchi made the best of his opportunity to take over as helm of Maurizio Abba’s Alina with a third in the first race backed up by a fourth place in the next seeing them take the number two spot overall at the end of day one. Fellow Italian Nico Celon, who must hold fond memories of his 2006 World Championship victory on these waters, also performed well today and with a 2,7 scoreline holds the final podium position tonight. In fourth overall is Italian 49er ace Pietro Sibello at the helm of Renato Vallivero’s Allin and in fifth sits Michele Giovannini helming Carlo Fracassoli’s Saetta.
In the separately scored Corinthian Division, current Corinthian Melges 24 World Champions, Storm Capital Sail Racing Team, came out marginally on top in today’s two races. Their 2,4 score gives them just a one point advantage at the top of the Corinthian standings ahead of second placed Mikael Johansson at the helm of John Christian Eriksson’s Aqua Racing, who clocked up a five and a two. In third place and only marginally less consistent with a bullet and a seventh is Sergio Cosano’s Fish Dog helmed by Maurio Ziliani.
Tomorrow the competitors will have an earlier start to their day, as racing is scheduled to commence promptly at 10AM. Two more races are planned and with the spectacular weather conditions looking set to continue, it looks like another marvellous day of Melges 24 racing is on the cards here in Hyeres.
Justin Chisholm
2009 Melges 24 European Championship Press Officer
E-mail justin@justinchisholmsolutions.com
Mobile - +44(0)7769 938722
Andrea Casale, main sail assistant del team, ha raccontato le sue sensazioni in un’intervista rilasciata all’Audi MedCup:
AM: Andrea, partiamo dal Bigamist… Come ti trovi in un team composto quasi interamente da portoghesi?
AC: “Qua io mi sento davvero a casa. E per più motivi: intanto nutro grande affetto per questo equipaggio e mi fa piacere vedere che, oltre a familiari e amici, tutta la tribù della vela del paese è venuta qui a vederli. Io son con loro da tre anni, son venuto più volte qui e non ho problemi a dire che in questo momento tifo un po’ per il Portogallo.”
AM: A giudicare dal tifo sembra che qui ci sia un entusiasmo davvero enorme nei confronti dell’Audi MedCup e del Bigamist.
AC: “Quello che il pubblico sta facendo qua è quello che manca un po’ nella vela: a noi manca lo stadio, manca il palazzetto dello sport, manca la gente. Voi come comunicazione cercate di coprire parte di questo lavoro, vendendo un’immagine. Però noi velisti non sentiamo mai niente. Ieri invece a un paio di giri di boe ho sentito trombe e urla, è stato molto bello e divertente, utile anche a trasmettere un po’ di emozione. In fondo lo sport è fatto anche di emozioni, non solo performance. Alla fine di un risultato, d’altronde, c’è delusione o felicità, due emozioni fortissime.”
AM: Da cosa credi che dipenda questo attaccamento così forte alla barca e al team?
AC: “Il Portogallo è un paese molto più piccolo del nostro, hanno davvero molte meno realtà nello sport. In particolar modo, nella vela, non hanno mai partecipato a competizioni importanti, e dunque questa barca di Pedro Mendonça rappresenta la barca a vela portoghese per eccellenza, da seguire soprattutto in questo che è il Circuito di Serie A. In più quest’anno c’è stato ancora più entusiasmo grazie ai risultati. Inoltre, questo gruppo ha a bordo la loro ‘nazionale’, da Hugo Rocha a Nuno Barreto, medaglie alle olimpiadi, fino ad Afonso Domingos, il loro starista alle olimpiadi. E’ normale, dunque, un simile attaccamento al team.”
AM: Siete la rivelazione del Circuito 2009, e con sette regate vinte siete la barca con più vittorie dopo Emirates Team New Zealand. Vi aspettavate questi risultati?
AC: “All’inizio del Circuito 2009 non avevamo proprio aspettative, e questa è stata una cosa molto positiva. Penso che alcuni team siano andati male proprio per la pressione: quando hai troppe aspettative, non appena l’ingranaggio si incastra iniziano ad esserci a bordo un nervosismo e una frustrazione dannose per l’equipaggio. Noi invece siamo partiti più sereni, e questo è stato un grande vantaggio. Però devo ammettere che a questo punto non ci precludiamo più niente, non abbiamo più complessi, e non mi stupirei se facessimo un altro paio di volte primi.”
AM: Si può dire che voi siate il Chievo Verona dell’Audi MedCup, ovvero la favola del Circuito?
AC: “Diciamo di si. Siamo un team piccolissimo, con meno struttura rispetto agli altri, il budget più basso della flotta, e il maggior numero di dilettanti a bordo. Nell’equipaggio c’è infatti un nocciolo duro di amici del team. Sono convinto dunque che il Bigamist da un certo punto di vista faccia molto bene all’Audi MedCup, soprattutto per chi ci vede da fuori. Se siamo passati da una ventina di barche alle 13 di quest’anno, è perché molti team si sono spaventati del livello tecnico del Circuito e del budget necessario. Invece noi, un team molto più dilettantistico che riesce a togliersi non poche soddisfazioni, siamo un vero e proprio richiamo anche per gli altri. Come a dire: ce la potete fare anche voi!"
AM: Quello di quest’anno per voi è un punto di arrivo o di partenza?
AC: “Quello che può succedere con maggiori possibilità con il Bigamist è che l’esperienza si ripeta il prossimo anno. Altre evoluzioni da parte di questo team, di questo armatore e di questo paese, magari in versione Volvo o America’s Cup, proprio le escluderei. Per questioni di budget e di strutture del paese: per una nazione come il Portogallo, buttare dentro 20, 30 o 40 milioni di euro per una campagna è davvero eccessivo. Inoltre a questo punto della stagione nessuno pensa così lontano, l’inverno è lungo per noi velisti e si fan tante considerazioni. Per quanto mi riguarda ho navigato tre anni con loro, non escludo di farne un quarto, anche perché venire all’Audi MedCup è sicuramente l’obiettivo principe di qualsiasi velista professionista: qualunque ruolo tu abbia, il TP52 è infatti la barca più complessa del momento, e di conseguenza anche la più appagante quando il gioco funziona. E’ normale che si voglia sempre tornare qua."
AM: Anche per quanto ti riguarda non c’è alcun pensiero all’America’s Cup?
AC: “La situazione ora è decisamente troppo caotica, troppo difficile fare un planning per il futuro. Secondo me invece quello di bello che sta succedendo da noi è questa intenzione di fare una barca italiana per la Round The World Race. Nell’immaginario collettivo, una barca italiana in giro per il mondo potrebbe facilmente rimpiazzare il vuoto di Luna Rossa e della Coppa America. Inoltre l’Italia è un paese leader nella vela, abbiamo fatto tante Coppe, siamo nei Circuiti più belli, vinciamo medaglie ai Mondiali, agli Europei e alle Olimpiadi. Siamo ovunque e siamo bravi. Però, abbiamo una grave lacuna: la navigazione oceanica. Penso dunque che questo sia il momento per l’Italia di tornare in Oceano.”
AM: Parliamo del Circuito Audi MedCup 2010: anno nuovo, barca nuova?
AC: “Per il prossimo anno, in questo momento l’idea è che si applichi semplicemente il manuale delle regole cambiate: quindi doppio back stay, bompresso e meno persone a bordo. Non c’è motivo per una barca nuova: innanzitutto non ci sono i presupposti economici, visto che verrebbero raddoppiati i costi dell’anno. Poi quella attuale va più che bene. Infine abbiamo visto quest’anno come le barche nuove non è che stiano mettendo completamente fuorigioco le altre. Si presume infatti che i designer siano arrivati al termine dell’evoluzione di questa box rule, ed è una cosa decisamente positiva. Siamo partiti con un gioco troppo violento: dal 2005 al 2007 ogni anno barche nuove e uno step in più. Decisamente troppo. Adesso è bello vedere come dal 2008 le due nuove gestioni di barche abbiano più o meno gli stessi numeri.”
AM: Quindi questa crisi non è stata poi così dannosa per la vela?
AC: “In questi 10 anni, soprattutto in Italia, c’è stata un’onda che ha legato la vela a un movimento glamour ed esclusivo. E’ stata una cosa anche simpatica, ma è un’etichetta che a me non piace. Secondo me la vela è anche quella d’iniziazione, dei bambini, dei circuiti poco costosi, delle scuole di vela, della fatica e del molto lavoro. Con questa crisi si può ritornare a quel tipo di vela. Dando a tutti un messaggio più positivo di quello che è il nostro sport."
Info:
www.casalevela.com
Etichette: Andrea Casale, TP 52
domenica 23 agosto 2009
Partono domani in 86 (.... e partono tutti insieme ...) per sapere chi è il più forte in Europa sul barchino.
Hyères agosto 2009, Campionato Europeo Melges 24.
Un campionato che torna in Francia dopo tre anni dal mondiale di Nico Celon.
Si regata ancora una volta a Hyères sulle macerie di una classe, quella francese appunto, che pochi anni fa insegnava la grandeur a tutti.
Insomma di nuovo davanti a Porquerolles più per demerito e mancanza di peso politico degli altri che per la barvura di Henri Samuel e Denis Infante che, nei fatti, hanno dimostrato di non sapere rilanciare il Melges 24 oltralpe.
Ma siccome è agosto, il posto è bello e ogni tanto ci soffia pure il Mistral i numeri sono sempre da capogiro.
Proprio ai francesi il capogiro e anche il giramento di palle del 2006 non è mai passato e si sono fatti trovare preparati alle stazze.
Incredibile ma vero dopo 16 anni dalla nascita del barchino arrivano le dime.
Manco a dirlo un occhio di riguardo particolare è stato dedicato agli armi italiani che escono comunque bene dai controlli.
Più in generale, ma anche più importante, esce bene il Melges 24 che si conferma il monotipo meno taroccato e meno taroccabile in assoluto.
Solo Furio Monaco accusa parametri leggermente "oltre" causa probabilmente difetto di costruzione (leggasi macanza di attenzione da parte di chi ha misurato la barca in cantiere) ma con un energico colpo di lima il gioco è fatto.
TUTTI DENTRO!!
Le dime verranno prontamente "contrabbandate" in Italia per rendere più severi i controllo dell'anno venturo.
Se leggete Adesso Vela sapete già chi sono i favoriti ma lasciateci aggiungere che sarà anche una battaglia mediatica, uffici stampa schierati a narrare le gesta dei loro prodi datori di lavoro da domani ci racconteranno che tutti vanno velocissimi...
Se cercate la traduzione e capire quel che succede passate ogni tanto di qua.
Per ora dagl insider:
organizzazione impeccabile a terra, imbarazzante in acqua.
Conseguentemente regate di prova autogestite e senza valore.
Avvistao qualche top team navigare in assetto ULTRAPIATTO.
Uka Uka vincente è la quota meno pagata in assoluto
Ad maiora
Etichette: Campionato Europeo 2009, Dime, Melges 24, Nico Celon, Regole, Stagione 2009
sabato 22 agosto 2009
Si lo sappiamo anche noi che l'Europeo grandi numeri non è ancora iniziato, ci sarà tempo per parlarne.
Nel frattempo Albi Bolzan li mette tutti in riga nel Kart Contest organizzato in serata.
Nemmeno quello scavezzacollo di Mario Ziliani, che sulla carta era il favorito di Adesso Vela, riesce a sopravanzarlo.
Via via tutti gli altri compresi i crew mates Lauro e Matte stranamente e colpevolmente attardati.
Hyères Agosto 2009 - un motivo in più per farsi girare le palle a non esserci.
Etichette: Alberto Bolzan
venerdì 21 agosto 2009
considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca, il regno
minerale, l'assemblea delle stelle.
considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la
stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi
vale ancora poco.
considero valore tutte le ferite.
considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in
tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare
gratitudine senza ricordarsi di che.
considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del
vento che sta asciugando il bucato.
considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la
pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore..
molti di questi valori non ho conosciuto.
erri de luca
giovedì 20 agosto 2009
Il Supermotard è una nostra vecchia passione.
Moto da cross, gomme e impianto frenante da strada, piste su asfalto con tratti sterrati.
Aderenza ai minimi, i francesi li chiamano quelli della "glisse".
Di sicuro riders con le palle!
Sappiamo solo ora che Ivan Lazzarini from Pesaro - Marche - Italy ha vinto lo scorso primo agosto a Los Angeles gli X-Games 2009 davanti a 60.000 spettaori.
E' il primo europeo in assoluto a riuscirci e quindi, anche se non c'entra nulla, merita di essere qui.
Bravo Aiivan (come lo chiamano a LA).
Etichette: Cool
mercoledì 19 agosto 2009
Quest'estate me la sono presa comoda.
Mi sono dedicato ad altro.
I pupi.
Posti mai visti e sorprese.
Amicizie nuove, di quelle scintillanti, che promettono grandi cose.
Poi quelle vecchie che ritrovi sempre lì, stanno con te.
Un'estate con tanta musica nelle orecchie come non mi capitava da tempo.
Riparto da qui, dal pezzo che più di tutti giro in quest'estate 2009.
Save Room di John Legend, un messaggio per chi sa.
Grazie ad Ariel, Vigo, Beppe e Bras de Bois per aver dato ogni tanto un colpo di straccio al banco del bar.
Pacio is back on track .... ma quanto è difficile ricominciare a scrivere!
Etichette: Video
martedì 18 agosto 2009
Una comoda regata non troppo competitiva che si svolge in Svezia.
28 miglia per fare il giro dell'isola di Tjorn.
Qualche tattico locale alla ricerca della scorciatoia ...
As seen on Sailing Anarchy
Cosa fanno i nani in vacanza? Allenamento di giorno, ma scatenati di notte!
What are Dwarfes doin' now? Training all day, dancing all night. That's Holiday!
Harder, better, faster, smaller!!!
Etichette: Biancaneve e i 7 nani, Brontolo
venerdì 14 agosto 2009
E' stato davvero FASTnet per RAN 2 di Nikklas Zennstrom, 63 ore 1 minuto e una manciata di secondi, che in tempo compensato si traduce con oltre 2 ore di vantaggio sulla seconda classificata l'italiana Luna Rossa.
E se i talenti tricolori dell'STP65 di Bertelli li conosciamo, in primis un ispirato - e bravissimo - Flavio Favini al timone (con nientepopodimeno che Torben Sacro Grael alla tattica), anche su RAN 2 - armatore svedese, skipper (Tim Powell) e gran parte dell'equipaggio inglese, più un paio di elementi da Downunder - c'è un ambasciatore del Belpaese. Matteo Auguadro è l'italiano vincitore della Rolex Fastnet Race 2009 a prua di RAN 2, alla sua prima esperienza 'paraoceanica'... "La parte più difficile è stata indubbiamente 'nell'andata'...oltre 200 miglia di bolina scomodamente seduto in the back of the bus, come chiamano gli inglesi la prua!!"
ps.sì, Matte è anche un uomo del Presidente a prua di Brontolo...che si conferma the DREAMTEAM!!
domenica 9 agosto 2009
Esiste una vela fatta di magia e di eventi eccezionali. Il 2009 è caratterizzato da eventi strabilianti e tutti molto “Brasiliani”. Prima Erikson3, capitanata dal "Vikingo" Aksel Magdahl, corre due tappe senza sosta e vince a Rio de Janeiro la tappa più lunga della storia della Volvo Ocean Race compiendo un’impresa epica.
Oggi è il “Carioca” Lars Schmidt Grael a far parlare di sè, due bronzi Olimpici al collo e Campione del mondo di Tornado.
La Sua storia ricomincia nel 1998 quando durante un allenamento in Tornado un motoscafo lo travolge e subisce l’amputazione di una gamba. Al pari di Alex Zanardi la Sua vita anziché fermarsi ricomincia quel giorno.
Riprende ad allenarsi ed oggi con la Star al Campionato del Mondo, con tutti i migliori Staristi in acqua, compie un’impresa che ha dell’incredibile. 94 barche al via, lui naviga stabile nei primi 10 fino alla quinta regata.
Già questo sarebbe stato di per se un risultato straordinario. Il nostro sport invece ci ha insegnato che la magia esiste. Lars vince l’ultima regata in programma e chiude la chermesse mondiale salendo sul podio.
Una medaglia di Bronzo che per noi ha il sapore di un Oro olimpico.
Non serve aggiungere altro se un Grazie di cuore da parte di tutta la redazione di Adesso Vela per averci regalato questa straordinaria emozione.
sabato 8 agosto 2009
Etichette: Federico Michetti, Filippo Pacinotti
venerdì 7 agosto 2009
Sfidano gli albatros ma continuano a vincere loro perche non hanno bisogno di atterrare a Biella per far rifornimento!!!
Sarà quel che sarà ma comunque una bella prova di stile anche se i visi in chiusura del video non mostrano tutta questa serenità!
Etichette: alinghi, america's cup
giovedì 6 agosto 2009
La vostra vita insegue il PIL oppure segue la logica di ADV e del suo mondo dove benessere, goliardia e divertimento non sono monetizzabili???
Il 18 Marzo del 1968 il senatore Robert Kennedy pronunciava, presso l’università del Kansas, un discorso:
-… non troveremo mai una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.
Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta...... -Quanto potrà mai essere qui il PIL?
Etichette: Planate; economia; Bob Kennedy
mercoledì 5 agosto 2009
Sarà nell'emirato di Ras al-Khaimah, negli Emirati Arabi Uniti, la 33esima Coppa America. La sfida sui mutliscafi tra Alinghi e BMW Oracle si terrà - legal troubles permitting - l'8 febbraio 2010 nelle acque sud del Golfo Persico. Lo sceicco e suo figlio - non riportiamo i nomi che sono degli scioglilingua irricordabili - sono talmente contenti di ospitare un evento di così elevata importanza che per l'occasione CREERANNO UN'ISOLA PER OSPITARE le basi dei due team... (nella foto il rendering)
Probabilmente oltre a creare un'isola avrenno anche sganciato qualche litrata di oro nero, che potrebbe servire per alimentare i motori dell'idraulica di alinghi, ma questo non è ufficiale.
Di ufficiale c'è che gli Emirati Arabi, e Ras al-Khaimah non fa eccezione, sono piuttosto a sud, DELL'EMISFERO NORD...quindi secondo il Deed of Gift dovranno trovare l'accordo di mr.Ellison prima di procedere...e come dire, tra il patron di Oracle e Bertarelli di accordi non se ne trovano da almeno un paio d'anni...
Staremo a vedere, voi state TUNED!
Etichette: alinghi, america's cup, oracle
lunedì 3 agosto 2009
Pascal Bidégorry ed il suo Banque Populaire V hanno polverizzato il record della traversata atlantica ovest-est da New York a Cape Lizard impiegandoci soltanto 3g15h25m48s. Se ci è difficile quantificare il valore di questo tempo forse ci riescie più semplice recepire il mostruoso nuovo record di percorrenza sulle 24 ore: 907 miglia.
Ebbene sì, nessun errore, soltanto 37,79 nodi di media! Ogni commento è superfluo, rimane soltanto la vostra espressione inebetita nel leggere tali numeri!!!
Photo courtesy of www.voile.banquepopulaire.fr
Etichette: Banque Populaire V, Pascal Bidégorry