lunedì 30 novembre 2009



A noi il modo di scrivere di Giovanni Maspero piace ed è per questo che linkiamo volentieri le sue lettere aperte.
Sull'ultima, quella della vittoria al Louis Vuitton Trophy per intendersi, arriviamo un pò tardi ma meglio che mai.
Se volete buttare l'occhio e farvi un'idea la trovate QUI e QUI.

30 anni di The Wall



Il 30 novembre 1979 usciva The Wall, doppio album dei Pink Floyd.
La leggenda narra che l'album venne realizzato allo scopo di risanare i debiti del gruppo inseguito dal fisco britannico.
Capolavoro dei Pink o album che segna l'inizio della fine della rock band?
La critica non è mai stata unanime.
Quello su cui si è tutti d'accordo è il fatto che trattasi del lavoro più famoso del complesso.
Inserito da Rolling stone all'87esimo posto nella classifica dei 500 migliori dischi di sempre.



Curiosità via Wikipedia:

Durante la canzone Empty Spaces si può udire chiaramente un messaggio registrato al contrario (il suddetto messaggio è nell'album in studio, ma non nel live e nel film). Se si ascolta la canzone al contrario, rallentando la velocità, si sente: "Any better: congratulations! You've just discovered the secret message. Please, send your answer to "Old Pink", care of the "Funny Farm", Chalfont." (Niente di meglio: congratulazioni! Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per favore, spedisci la tua risposta al "Vecchio Pink", presso la "Funny Farm", a Chalfont)

Pix of the week



Photo courtesy of Paul Todd Images

sabato 28 novembre 2009

Io ce l'ho più lungo



Non si è fatta attendere la risposta di Alinghi alla turgida ala di BMW Oracle racing.
Loro hanno montato un bompressino a prua del catamarano.
Come leggete sotto sembra che andranno più veloci al lasco ma, secondo noi, l'hanno fatto solamente per far in modo che Ernesto possa dire a Larry di averlo più lungo.
Sono ragazzi...

What affect will this longer bowsprit have on Alinghi 5’s performance?
Grant Simmer: The longer bowsprit gives us the opportunity to add more sail area and change the balance of the boat downwind. It won't have any affect on the upwind sailing; only on the downwind performance of the boat.

Photo credit Javier Salinas - Alinghi



L'Este 24 non è una di quelle barche per cui andiamo pazzi.
Aver messo insieme però oltre 20 barche per l'invernale è segno di vitalità della classe.
Qui sono tutti d'accordo, da anni si va a Santa Marinella, punto.
La scelta di un campionato unico, a giudicare i numeri paga eccome.
Se a questo aggiungete che il sito della classe - www.este24.it - è semplice e ben fatto ecco come mai anche loro sono finiti su AV.
C'è da prendere qualche spunto ...

p.s. il video è quello dell'Italiano 2009 disputato a Fiumicino

venerdì 27 novembre 2009

Quella che vi proponiamo oggi è la sequenza inedita del tuffo in acqua da parte di un membro dell'equipaggio italiano durante la finale del recente Louis Vuitton Trophy, splendidamente vinto da Azzurra.









Il bello è che, a sentire l'intervista di Tommaso Chieffi, il timoniere Checco Bruni non si è neppure accorto dell'accaduto...il fatto gli è stato raccontato alla fine della regata.
Comunque, complimenti all'agilità e alla prontezza nel risalire a bordo.

Qui sotto il video da cui è tratta la sequenza. Il tuffo è tra il minuto e quaranta e il minuto e quarantacinque.



Trovato questo video su BLUR solo ora.
Quasi 8 minuti di libidine pura che ci raccontano il mondiale 2009 di Riva.
A vedere le immagini il 49er non mi sembra così atletico come dicono.
Quasi, quasi mi ci alleno quest'inverno.
;-)

Found on BLUR only now.
Almost 8 minutes of adrenaline recorded in Riva del Garda for the 2009 49er World Championship.
Looking at the video it does not seem that the 49er is so athletic as everybody tell.
Maybe I should consider it for a winter training session.
;-)

E ancora ,,,



Si e ancora!
Perchè dopo cinque giorni si parla d'altro.
Si guarda avanti.
Ma una sbirciatina nel passato prossimo, che poi diventerà qualcosa da ricordare negli anni, la diamo volentieri.

giovedì 26 novembre 2009

Notizie dal ORC

Curiosità per il fine settimana per gli smanettoni dei rating.

La tabella downlodabile a questo Link rappresenta la comparazione dei "probabili" GPH 2010. Non vi allarmate se la vostra non è nell'elenco... può continuare a regatare!

La provocazione sta nella prima riga! Un Melges 32?? Si! E "paga" pure poco!!!

Rusch Diletta, che stà correndo il campionato invernale di Ancona, lo sta già dimostrando! (il GPH utilizzato non è proprio quello in tabella ma poco ci manca).

Questo non è un Blog per coloro che amano i frigoriferi "No Frost" e con i puristi della vela mi scuso ma ho scritto questo solo per coloro che si vorranno allenare con il 32 in qualche invernale.

D'ora in poi sappiano che... POSSONO VINCERE FACILE! E non avranno scuse ;-)

In campana!

mercoledì 25 novembre 2009



Se leggi questo blog e hai un profilo su Facebook non puoi fare a meno di iscriverti al nostro fan club.
Clicca a sinistra dove trovi il nanetto e diventa fan oppure cercaci direttamente su Facebook e sarai a bordo con noi per tutta la stagione 2010 senza nemmeno dover stare alle draglie.
Ne varrà la pena?
Oltre 380 persone pensano di si.
Tu che aspetti?

If you are an AV reader and you have an active Facebook profile you should join our fans club.
You can do it clicking on the little wharf on the left or lookinf for us directly on Facebook and immediately you will be on board our Melges 32 without the pain of the hard hiking.
Is it worthwhile?
Over 380 people have decided to take the chance.
And you what are you waiting for?

photo courtesy of Carlo Borlenghi

Mancano pochi giorni al secondo appuntamento dell'Audi Melges 20 Winter Tune-Up di Savona. L'evento, organizzato in collaborazione con l'Assonautica di Savona, si terrà questo week-end del 28-29. Come nella precedente occasione, la sessione di allenamento in acqua sarà coordinata da Stefano Schiaffino di North Sails Italia.

Anche in questa circostanza Melges Europe metterà a disposizione un Melges 20 per una prova in acqua. Per l'occasione a Savona sarà presente Federico Michetti, CEO di Melges Europe, che presenterà la barca nei minimi dettagli. In concomitanza la prova si svolgerà anche a Marina di Ravenna.
Per informazioni potete scrivere una email a: info@melgeseurope.com


Foto | Joy IM20CA

martedì 24 novembre 2009


Alinghi questa mattina sottolineava in modo a dir poco carino la tragica performance di Bmw Oracle a Nizza. Ma quanto si amano questi due?



"I computer parlano chiaro: non sarà un match ma almeno avremo una sfida sull'acqua". Con queste parole Bruce Farr, progettista della Big Boat (27.43 m. LWL), riassumeva la situazione alla vigilia della sfida più assurda nella storia dell'America's Cup.

Gli americani, dopo essersi ripresi la Coppa nel 1987, dovevano prepararsi alla sua difesa. Costretti dal tribunale, accettarono la "sfida trappola" dei neozelandesi. Non avendo più tempo per realizzare un monoscafo "simile o uguale" a quello degli sfidanti, Dennis Conner rispose in maniera aggressiva: con un catamarano di 18.28 m al galleggiamento, Stars and Stripes. Era chiaro che il match si sarebbe risolto in una farsa ma a nulla valsero le proteste degli sfidanti: "Avremmo preferito una regata tra due monoscafi dello stesso genere" lamentò Russell Bowler, socio di Farr, ma non fu ascoltato.
L'idea di questa sfida venne al banchiere neozelandese Michael Fay, che aveva trovato, in una lacuna del Deed of Gift, l'occasione per tessere una trappola agli americani: scontro diretto con il Defender escludendo la presenza di altri challenger e, di conseguenza, le regate di selezione. Ma Fay non poteva immaginare una simile reazione da parte del Defender, il San Diego Yacht Club e, da cacciatore, si tramutò in preda. La regata si svolse secondo le regole imposte dal Deed of Gift e, come da copione, Stars and Stripes stracciò New Zealand.



La 27ma sfida dell'America's Cup è ancora oggetto di discussione e critiche. Se la maggior parte degli osservatori contestò l'arroganza kiwi, è vero anche che, grazie alla Big Boat, l'America's Cup ritrovò la grandezza dell'epoca dei J-Class. Fay propose la sua idea a Bruce Farr, "guru" del dislocamento leggero. La barca sarebbe stata costruita ai limiti delle misure imposte dal Deed of Gift. Farr disegnò quindi un monoscafo di 90 piedi al galleggiamento (27.43 m), con scafo stretto e ridotta superficie bagnata. L'albero di 46,87 metri era necessario per sopportare la superficie velica di oltre 600 mq. Per contrastare lo sbandamento Farr progettò una chiglia molto profonda mentre un enorme pozzetto era in grado di ospitare da 30 a 40 persone di equipaggio, utilizzate, spesso, come zavorra mobile.

Fay e il suo team vennero a conoscenza del catamarano prima ancora di arrivare a San Diego e, nonostante le scarse probabilità di successo, si impegnarono molto per migliorare le prestazioni della loro barca, lavorando, principalmente sul peso e sugli attriti in acqua. Il bompresso fu allungato per aumentare la superficie velica nelle andature portanti e anche il boma fu esteso di 1,5 metri. Fu realizzato un secondo albero in nomex e fibra di carbonio più leggero (10%) del precedente. Al termine di una serie di modifiche, che comprendevano anche un timone più piccolo, la barca risultò, complessivamente, molto meno pesante.

L'equipaggio imparò a gestire quella "bestia", utilizzando anche videocamere per meglio osservare la forma delle vele e computer, per verificare gli sforzi dell'attrezzatura e del sartiame. Ma fu tutto fu vano e KZ-1 non poté che soccombere di fronte alla superiorità del catamarano.

Quando fu varata, il 27 marzo 1988, la barca di Michael Fay fu paragonata ai J-Class tipo Ranger (1936/7) o, addirittura, al gigantesco Reliance (1903). Questo paragone è valido se teniamo presente unicamente le dimensioni ma il discorso cambia molto se consideriamo i materiali e i metodi costruttivi. Quella di Fay, infatti, era una "bestia" ben diversa dalle precedenti. Peter Walker, del team progettuale di Farr conferma: "I J-Class erano animali molto pesanti, la nostra barca in confronto è una pantera!". Pantera o no, KZ-1 fu battuta da un "Cat".

La cerimonia per il varo di KZ-1 ebbe luogo ad Auckland, Nuova Zelanda, di fronte a 100mila spettatori. La banda suonò "Quando il gatto non c'è", canzone paurosamente premonitrice...

Nel 1990, quando la barca rientrò via nave in Nuova Zelanda, Fay la donò al New Zealand National Maritime Museum. KZ-1 fu collocata sulla banchina del porto, proprio all'ingresso del Viaduct Basin ed è ancora oggi molto ammirata dai turisti e dagli appassionati di yachting. KZ-1 rimane uno degli sloop più grandi mai realizzati per una sfida di America's Cup ed è testimonianza dell'ingegno e del coraggio dei progettisti e dei cantieri kiwi.

J.T./b.a.

KZ-1
Soprannome: Big Boat o Big Beauty di Sir Michael Fay
1988
Numero velico: KZ-1
New Zealand.
Yacht Club: Mercury Bay Boating Club, Whitianga, Nuova Zelanda.
Challenger per la 27ma America's Cup, 1988. Battuto dal Defender, il catamarano Stars & Stripes.

Proprietà: Sir Michael Fay.

90-piedi Sloop

Cantiere: Mt Wellington, Auckland, New Zealand, Nuova Zelanda, Steve Marten. High Modulus, esperto in costruzioni in composito.
Disegno vele: Tom Schnackenberg.
Team vele: Joy Allen, John Clinton, Martin Miller, Rubin Muir, Chris Salthouse, Steve Trevurza.
Progetto albero: Chris Mitchell Elettronica - computer team: Richard Morris, Sean Booth, Bill Handley, Phys Williams, Chris Wilkins.
New Zealand team progettuale
Capo: Bruce Farr & Associates: Bruce Farr & Russell Bowler (ingegnere).
Membri design team: Peter Walker, Richard Honey, Mike Drummond, John Clinton, Tom Schnackenberg, Chris Mitchell, Peter Jackson, Richard Karn.

Tempo percorso dalla presentazione del progetto sino alla fine della costruzione (incluso montaggio della chiglia, dell'elettronica e dell'albero): da luglio 1987 al 19 marzo 1988. Varo: 27 marzo 1988, Auckland.

New Zealand Management Team:
Michael Fay, Peter Debreceny, Tom Schanckenberg, Russell Bowler, Bruce Farr, Andrew Johns, Peter Walker, John Wade, Laurent Esquier, Sheryl Gibson, Rod Davis, Peter Wilson.

Skipper: David Barnes
Equipaggio: 40

Specifiche tecniche:
Materiale scafo: fibra di carbonio, sandwich in nomex
Colore scafo: bianco
LOA: 36.57 m
LWL: 27.43 m
Beam: 8.07 m
Draft: 6.40 m
Superficie velica (bolina): 627 m2
Altezza albero: 46.78 m
Dislocamento: 39 ton.
Rating: libero, 90-foot LOA.

Ha corso il 27mo Match di America's Cup nel 1988. Sconfitto dal catamarano Defender, Stars & Stripes.

Nel 1990 la barca è stata donata da Sir Michael Fay al New Zealand National Maritime Museum, Auckland, Nuova Zelanda.

Ancora oggi esposto al Viaduct Basin, Auckland (febbraio 2005).

Barche a confronto:
LWL SV Altezza albero Dislocamento
Ranger 26.51 m 701 m2 46.98 m 166 tons
KZ1 27.43 m 627 m2 46.78 m 39 tons
Reliance 27.43 m 1501 m2 45.76 m 175 tons

Via Americas Cup



Un'intervista con lo stratega di Azzurra.
Un pò per capire quanto è difficile andare in barca con un equipaggio di "italians" e un pò per continuare a rivedere qualche immagine di Nizza.
Immagini che non stancano mai.

Adelante, tú siempre adelante!!

Due anni di Adesso Vela, anche se uno me lo sono perso, apertura ai commenti, le utility relative ai calendari di regata e alle barche in vendita.....direi che nessuno ci può accusare che non andiamo avanti!!!
ADELANTE, Tú SIEMPRE ADELANTE!!!


Adelantando voy
Andando despacio, sin prisa
Pero adelanto.
Adelantando, volando bajo
De a poco a poco
"but" no me paro.
Adelantando estoy
En movimiento lento
Pero avanzando
Adelantando, pasito a paso
Más cortos, más largos
Pero siempre hacia adelante.

lunedì 23 novembre 2009

Azzurra, si vince così!


I fatti li abbiamo scritti, le cronache sportive sono ovunque e allora una Gang di AV cos'era a fare in Costa Azzurra???
Turismo? Troppo poveri! Gita fuori porta? Troppo lontana! Un'indianata? A voi la risposta!
Venerdì ore 12 L decolla con la carrozza ferrata da molto lontano.
Venerdì ore 15 G frusta le briglie da abbastanza vicino.
Venerdì ore 18 lo stalliere BdB nutre le bestie ormai sfiancate vicino alla metà.
Venerdì ore 19 L+G+BdB+Z+N pongono omaggio al Re nano.

La prosecuzione è secretata

Sabato ore 12 L, G e BdB ancora scottati dalla nottata ma mai paghi, riprendono il via in direzione Costa Azzurra....pianificazione a livello zero. Si va là e poi si vedrà, questo è il motto.
Sabato ore 18 siamo alla meta.
Dopo aver visto Valencia, Alicante, Stoccolma sempre durante i grandi eventi velici ti aspetti di entrare in un clima saturo dei resti dell'America's Cup sin dal casello autostradale ma nè un cartello, nè un gonfalone, nada, nada de nada.....direzione porto allora. Anche qui low profile.....il fior fiore di campioni, i quattro scafi Iacc, il villaggio della Louis Vuitton sembrano mimetizzati in una Nizza sempre bellissima ma per niente partecipe. Strana questa cosa. La vela spesso è un circo ma anche i circhi mostranno il dromedario agli incroci. Invece niente. Bah! Stupiti, non facciamo certo dietrofront poichè domani è il giorno del giudizio. Azzurra vs Team New Zealand, questo offre il programma! Premetto che nominare Azzurra mi lascia un pò perplesso o stupito, non lo so ancora, sarà che la prima volta che ho scoperto che esistevano le corse a vela era perchè qualcuno mi nominò Azzurra e la Coppa America qualche decade fa ed a regatare iniziai solo qualche anno più tardi. La cosa certa è che Azzurra è Italia, Azzurra sono tantissimi amici che domani si scontrano con i maestri e i figli dei maestri dell'altro emisfero. Italia vs Nuova Zelanda ha un sapore strano....gli All Blacks che ci massacrano.......l'ultimo ricordo velico di spessore dove l'avevamo fatta da padroni erano quindici anni fa quando il Moro schiacciò in mare e soprattutto in terra l'ultima barca rossa neozelandese......da allora loro sono diventati quelli neri, i Kiwi di Black Magic e sono rimasti sempre un gradino più in alto.
Data la premessa ed ascoltati gli interessati già la sconfitta per 2 a 1 sarebbe stata una soddisfazione!
Domenica ore 6.30 wake up. L'obbiettivo è imbarcarsi per assistere ma la pianificazione zero lascia il segno. Troppo tardi e ci rimane soltanto il maxischermo del Louis Vouitton Village. Vabbè!
Domenica ore 8.00 il rodeo ha inizio, quindici gommoni in acqua, un battello spettatori, le rive semivuote e cinquanta persone nel villaggio....rifletto che qualcosa non ha funzionato nella macchina organizzativa ma chi se ne frega, Checco pietrifica Dino e Tommaso con Ganga pennellano il campo e lasciano la seconda scelta a Ray Davies.
50 minuti dove i ragazzi non sbagliano Niente ed è nel cassetto il primo punto. Inizia il match point? Match point? I Kiwi saranno furiosi per lo smacco ed ora tireranno fuori i muscoli.....stimiamo infinitamente i ragazzi azzurri ma quelli neri sono come i tori nelle corride, o li ammazzi o si rialzano!
Si riparte e con una calma, tranquillità, esperienza quasi british gli Azzurri fanno un, due, tre, ma il neozelandese chi è???
Qualcuno mi diceva, non serve vincere con distacco, basta vincere e così è stato. In controllo se andavano controllati, in attacco se la scelta valeva il prezzo del biglietto....un mezzo tuffo di Pietro e l'ultimo incrocio da brivido sono il clou dell'ansia che le immagini ci hanno trasmesso, tutto il resto del tempo gli Azzurri sono semplicemente stati PIU' FORTI.
Nel frattempo la nostra capillare organizzazione zero trova posto su un battello alle 10.30, a regata finita.....peace and love....andiamo incontro alle barche che rientrano. Sfilano quelli neri al traino, cattivi sino a due ore fa, non mi sembravano felici e neppure così cattivi.....la flottiglia al seguito della regata, non più di venti mezzi è tutta per Azzurra. Li raggiungiamo, saranno in trenta a bordo tra gli eroi ed i Padri del team.
Si sente solo gioia e si vedono dei gran abbracci. Poi arrivano i Rib che trasbordano tutto l'equipaggio sulla Signora dei Venti, una nave a vela che issa bandiere dell'Italia e di Azzurra, a rendere omaggio al Principe dello Yacht Club Costa Smeralda possessore dello storico nome del team. Parte l'inno nazionale, tanti abbracci, ancora abbracci, poi le casse suonano Vincerò......è festa......se la meritano e un pò anche noi lì vicino ci emozioniamo.....in tanti sognavano questa vittoria, in pochi la credevano possibile. La reazione è di quelle da 'abbiamo toccato il cielo con un dito'!
Si rientra e si aspettano i ragazzi. La formula vuole un'entrata trionfale alle quattro del pomeriggio....mancano quattro ore.....azz....qualcuno si vede lo stesso scendere dal dock ed un applauso lo insegue...una, due, tre, dieci volte...come i campioni di tanti sport più considerati del nostro, ma per una volta i campioni sono loro! Sono fieri, sono orgogliosi, sono emozionati ed ancora applausi. 2 a 0 ai mostri sacri, grandi Azzurri. Se poi questo doveva essere un passo in preparazione ad un gruppo allora avete vinto di nuovo, perchè quello che si è visto è un gran gruppo...se poi questo doveva essere un passo verso la conferma di un consorzio, Giovanni Maspero, il suo Joe Fly e lo Yach Club Costa Smeralda sono già un gran bel consorzio....se poi questo doveva essere un passo per cercare degli sponsor di meglio non potevate fare!
Ore 13 lasciamo Nizza con un unica sensazione: oggi l'Italia ha una considerevole e concreta possibilità in più di fare una futuribile Coppa senza dover presentarsi a testa bassa di fronte a nessuno!!!
Azzurra in Costa Azzurra, stellari!!!
Onore ai vincitori:
il timoniere Compare Checco,
il tattico Tommaso,
gli strateghi Ganga e Burnhan,
il navigatore Topo,
il randista Dede,
i tailer Stefano e Pigiotto,
i grinder Centu, Romeo, Pilastro e Scalici,
i drizzisti Bubu e Cannoni,
i 2 Albarelli e Mantovani,
il prodiere Matte.
A terra Ale, Romoletto e Giovanni Maspero.



Scatta l'operazione porte aperte su Adesso Vela.
Come cantano, e bene, gli Odissey c'è la voglia di tornare per un pò alle radici.
Quelle che hanno contribuito a farci diventare così tanti.
Un senso di nostalgia divenuto addirittura insostenibile dopo aver letto due righe dell'amica di blog Frappedifollia che 6 mesi fa scriveva:

"...avrei potuto scrivere il post del secolo.
quasi e dico quasi eguagliare i contatti di adessovela con le loro baruffe degne dei tronisti di maria de filippi..."



Insomma a due anni di età ci sentiamo maturi per riaprire il circo dei commenti.
Ci sarà da ridere e anche molto per confrontarsi.
Che parta pure il TAM TAM della TRIBU'!

p.s. tanto poi moderiamo noi pubblicando, naturalmente, solo quello che vogliamo.

domenica 22 novembre 2009

Pix of the week



Di foto del Louis Vuitton Trophy di Nizza ne abbiamo trovate tante.
Tutte bellissime come sempre quando c'è dietro qualcuno dello studio Borlenghi.
In questo caso l'autore è Stefano Gattini.
Noi abbiamo scelto questa, che non è la migliore, ma la più rappresentativa secondo Adesso Vela.
TEAMWORK!



Azzurra vince il Louis Vuitton Trophy di Nizza.
2 a 0 su ETNZ.
STELLARI !!
Questi i fatti, per le parole c'è tempo!

venerdì 20 novembre 2009



Numana, 20 novembre 2009 - Saranno una quindicina gli equipaggi che, tra domani e domenica, prenderanno parte al secondo appuntamento con il Campionato Invernale Laser SB3 di Numana, manifestazione che gode del patrocinio del Comune di Numana.

A distanza di quasi un mese dal primo week end di regate, lo Yacht Club Riviera del Conero ha rinnovato il rapporto di collaborazione con il Circolo Nautico Numana e la Cooperativa degli Ormeggiatori della cittadina marchigiana ed è pronto ad accogliere i protagonisti di quella che si annuncia come una due giorni molto impegnativa per i tattici. I bollettini meteo, infatti, parlano di vento leggero di direzione variabile per entrambe le giornate.

Il programma della manifestazione prevede lo svolgimento di sei regate, con partenza fissata per le ore 13.00 di domani e per le 10.30 di domenica mattina.

Le barche verranno armate presso il piazzale dello Yacht Club Riviera del Conero e saranno ospitate presso le banchine del Circolo Nautico Numane e della Cooperativa degli Ormeggiatori.

Il Campionato Invernale rappresenta un'importante tappa di avvicinamento alla stagione agonistica 2010 che vedrà il ritorno del Laser SB3 nell'ambito della Volvo Cup (Numana 6-7 marzo e 24-25 aprile, Torbole 29-30 maggio). Appuntamenti clou della stagione saranno il Campionato Italiano di Torbole (25-27 giugno) e il Campionato Mondiale, in programma sempre nella cittadina gardesana tra il 18 e il 23 luglio.

Sentito in banchina

Vincenzo Graciotti, vice presidente Yacht Club Riviera del Conero: "Siamo contenti di ospitare nuovamente i Laser SB3 e i loro equipaggi. In occasione della prima tappa del Campionato Invernale, disputata verso la fine di ottobre proprio qui a Numana, abbiamo avuto modo di respirare lo spirito di convivialità ed entusiasmo che anima la classe e ci siamo divertiti moltissimo nel vedere le barche planare con il vento teso che ha caratterizzato l'intero week end. Che si sia trattato di una manifestazione di successo è dimostrato dall'arrivo di cinque nuovi equipaggi, tre dei quali provenienti addirittura da Taranto".



MATCH 2 - Team Origin batte Azzurra di 2'29" (1-1)
Pre partenza da dimenticare per Azzurra. L'equipaggio di Francesco Bruni, attaccato a più riprese da Ben Ainslie, subisce una doppia penalità da parte dei britannici e finisce OCS. Costretta a depenalizzarsi immediatamente e a ripartire, dopo pochi minuti di regata Azzurra è dietro di circa duecentocinquanta metri. Nonostante gli sforzi il team italiano non riesce a riaprire i giochi. A metà della seconda bolina Team Origin conduce con un margine rassicurante. I britannici vanno così a conquistare il punto del pareggio con 2'29" di vantaggio su Azzurra. Il confronto tra italiani e inglesi si deciderà quindi al termine del terzo match.

For Sale MAN



IMBARCAZIONE: GRAND SOLEIL 42 RACE

NUMERO VELICO: ITA 14942
ANNO DI COSTRUZIONE: GIUGNO 2005

STATO: ottimizzata e verniciata sia su opera viva che opera morta ad aprile 2009
DESIGNER: BOTIN-CARKEEK
COSTRUTTORE: CANTIERE LATINI
LUNGHEZZA: 12.69 m
LARGHEZZA: 3.67 m
PESCAGGIO: 2.54 m
PESO: 6600 kg
MOTORE: YANMAR DIESEL 38 HP with saildrive
ELICA: GORI RACE PROPELLER
SERBATOIO GASOLIO: 100 l
SERBATOIO ACQUA: 2 da 100 l
BATTERIE: 3 da 80 Amp al gel
ALBERO , BOMA , TANGONE: CARBONIO HALL-SPARS
ELETTRONICA: B&G completa con DECKMAN whireless
WINCHES: Primari 2 harken 530 tcr Drizze 2 harken 45.2 strq Randa 2 harken 48.2 str Backstay 2 harken 40.2 sta

VELE: 1 RANDA NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2005
1 JIB LEGGERO NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2005
1 JIB MEDIO NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2005
1 JIB PESANTE NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2005
1 JIB QUATTRO NORTH SAILS 3DL KEVLAR 2005
1 SPINNAKER NORTH SAILS VMG 0.4 2005
1 SPINNAKER NORTH SAILS VMG AP 0.5 2005
1 SPINNNAKER NORTH SAILS LIGHT RUNNER 0.6 2005
1 SPINNAKER NORTH SAILS RUNNER 0.75 2005
1 S0 NORTH SAILS LAMINATO 2005
1 WIND SEEKER 2005
1 RANDA NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2007
1 JIB LEGGERO NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2007
1 JIB MEDIO NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2007
1 SPINNAKER NORTH SAILS VMG AP 0.5 2007
1 SPINNNAKER NORTH SAILS LIGHT RUNNER 2007
1 RANDA MONTEFUSCO 2009
1 JIB ULTRA LIGHT MONTEFUSCO 2009
1 JIB LIGHT MEDIO MONTEFUSCO 2009
1 JIB MEDIO MONTEFUSCO 2009
1 JIB HEAVY MONTEFUSCO 2009
1 STAY SAIL MONTEFUSCO 2009


DOTAZIONI SICUREZZA: 11 salvagenti, 3 estintori, una zattera da 12 persone, tormentina, salvagente anulare, 4 razzi rossi, 4 razzi bianchi, 2 fumi rossi, 4 razzi a paracadute rossi, 2 ancore , 2 secchi, 1 kit primo soccorso,1 riflettore radar, 1 invaso con selle.

PALMARES: 1 CAMPIONATO EUROPEO 2005
2 CAMPIONATO ITALIANO 2005
1 CAMPIONATO ADRIATICO 2007
2 CAMPIONATO EUROPEO 2007
1 CAMPIONATO ITALIANO 2007
1 TROFEO FLORIO 2007
1 CAMPIONATO ADRIATICO 2009
1 CAMPIONATO MEDITERRANEO 2009
2 CAMPIONATO MONDIALE 2009
1 CAMPIONATO ITALIANO 2009

PREZZO 190000 EURO trattabili
PER INFORMAZIONI: ENRICO ZENNARO +393479254932


BOAT: GRAND SOLEIL 42 RACE

SAIL NUMBER : ITA 14942
LAUNCHING DATE: JUNE 2005
COLOR: BLACK. Optimized and painted april 2009
DESIGNER: BOTIN-CARKEEK
BUILDER: CANTIERE LATINI
LENGTH: 12.69 m
WIDTH: 3.67 m
DRAUGHT: 2.54 m
WEIGHT: 6600 kg
ENGINE: YANMAR DIESEL 38 HP with saildrive
PROPELLER: GORI RACE PROPELLER
FUEL TANK: 100 l
WATER TANK: 2 da 100 l
BATTERIES: 3 da 80 Amp al gel
MAST , BOOM , POOL: CARBONIO HALL-SPARS
ELECTRONICS: B&G WITH DECKMAN WHIRELESS
WINCHES: 2 harken 530 tcr 2 harken 45.2 strq 2 harken 48.2 str 2 harken 40.2 sta

VELE: 1 MAIN NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2005
1 JIB LIGHT NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2005
1 JIB MEDIUM NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2005
1 JIB HEAVY NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2005
1 JIB 4 NORTH SAILS 3DL KEVLAR 2005
1 SPINNAKER NORTH SAILS VMG 0.4 2005
1 SPINNAKER NORTH SAILS VMG AP 0.5 2005
1 SPINNNAKER NORTH SAILS LIGHT RUNNER 0.6 2005
1 SPINNAKER NORTH SAILS RUNNER 0.75 2005
1 S0 NORTH SAILS LAMINATO 2005
1 WIND SEEKER 2005
1 MAIN NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2007
1 JIB LIGHT NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2007
1 JIB MEDIUM NORTH SAILS 3DL CARBONIO-KEVLAR 2007
1 SPINNAKER NORTH SAILS VMG AP 0.5 2007
1 SPINNNAKER NORTH SAILS LIGHT RUNNER 2007
1 MAIN MONTEFUSCO 2009
1 JIB ULTRA LIGHT MONTEFUSCO 2009
1 JIB LIGHT MEDIO MONTEFUSCO 2009
1 JIB MEDIUM MONTEFUSCO 2009
1 JIB HEAVY MONTEFUSCO 2009
1 STAY SAIL MONTEFUSCO 2009


SAFETY ENDOWMENTS: 11 life jackets, 3 fire extinguishers , life raft for 12 persons, storm jib, life buoy, 4 red rockets, 4 white rockets, 2 red smoke-producings, 4 red sky-rockets, 2 anchors , 2 buckets, 1 kit first safety,1 radar reflector.

PALMARES: 1° EUROPEAN CHAMPIONSHIP 2005
2° ITALIANO CHAMPIONSHIP 2005
1° ADRIATIC CHAMPIONSHIP 2007
2° EUROPEAN CHAMPIONSHIP 2007
1° ITALIAN CHAMPIONSHIP 2007
1° FLORIO TROPHY 2007
1° ADRIATIC CHAMPIONSHIP 2009
1° MEDITERRANEAN CHAMPIONSHIP 2009
2° WORLD CHAMPIONSHIP 2009
1° ITALIAN CHAMPIONSHIP 009

PRICE: 190000 EURO

FOR INFORMATIONS: ENRICO ZENNARO +393479254932

Separati alla nascita





Mancavamo da un pò con la rubrica separati alla nascita.
Ripartiamo con uno scoop sensazionale:
il trimarano di BMW Oracle Racing e il Burj Al Arab Hotel di Dubai.
AV...anti anni luce!

giovedì 19 novembre 2009

Azzurra, buona la prima!



Nizza (Francia) 19 novembre 2009 – Nella prima giornata delle semifinali del Louis Vuitton Trophy di Nizza, successo di Azzurra sugli inglesi di TeamOrigin che possono vantare ben 6 medaglie d’oro olimpiche in pozzetto (3 Ben Ainslie, 2 di Ian Percy e una di Andrew Simpson). Punto importantissimo per l’equipaggio italiano, considerando che la finale si conquista al meglio delle tre regate.
Commento di Francesco Bruni (Timoniere di Azzurra): “Oggi siamo stati impeccabili, sia nelle scelte tattiche che nelle manovre. È solo la prima regata e i giochi restano aperti ma io sono comunque molto felice di quello che stiamo facendo e mi godo al massimo questo momento”.
Cronaca della 1° regata delle semifinali Azzurra contro TeamOrigin: Bruni riesce a fare un’ottima partenza conquistando la destra del campo di regata. Gli inglesi, obbligati alla sinistra virano cercando di prendere anche loro il lato destro. Azzurra resiste e ottiene un paio di lunghezze di vantaggio durante il primo lato. Sfruttando un salto di vento a sinistra, in prossimità della boa di bolina TeamOrigin minimizza il distacco e vira a soli 9 secondi dalla barca dello Yacht Club Costa Smeralda. La prima poppa non porta sostanziali novità: Azzurra allunga leggermente il passo e inizia la seconda bolina sulla destra del campo di regata con quattro lunghezze di vantaggio. Nel corso della seconda bolina, giocando sui salti di vento, Azzurra fa il vuoto alle spalle: alla seconda boa al vento gli italiani hanno 1'16" secondi di vantaggio sul team di Ben Ainslie e Iain Percy. Nonostante diverse strambate, TeamOrigin non riesce ad avvicinare Azzurra che si porta sull'uno a zero vincendo la regata con un margine di 1'34".
Purtroppo nella mattina, dopo la regata di Azzurra, il vento è andato calando a tal punto da rendere impossibile concludere il programma della giornata che slitta a domani. Restano da disputare il primo match Emirate Team New Zealand contro Synergy e quelli tra i team classificati dalla quinta all'ottava posizione nei Round Robin: BMW Oracle Racing contro TFS Pages Jaunes e All4One contro Artemis.

Azzurra e l'embedding



... chi sceglie di rendere il proprio materiale stampa disponibile per tutti è un grande.
Azzurra veloce in acqua, veloce nella comunicazione.

GRANDIOSI...


Ci siamo trattenuti fino ad oggi. Ora è il tempo di accendere la curva e alzare il tifo al cielo. Azzurra e il Suo meraviglioso equipaggio sono scesi in acqua di prima mattina e hanno messo a segno una vittoria fantastica nella prima regata di semifinale contro Team Origin.
Dopo una partenza "tranquilla" (split destra per Azzurra e sinistra per Team Origin) i "nostri" ragazzi si mettono davanti ed incrementano bordo dopo bordo fino a chiudere la regata con un vantaggio superlativo di 1' e 34".
Stay Tuned Adesso Vela è con Voi.
Vigo

mercoledì 18 novembre 2009

2 anni di ADESSO VELA


Quando il 18 novembre di due anni fa Filippo lanciò l'idea del blog io non ero troppo entusiasta. 1137 post dopo devo ammettere che invece aveva ragione lui e che valeva la pena di cominciare, ma anche di perseverare. Da due anni proviamo a raccontare la vela con gli occhi e il cuore a chi la fa a chi la vela la vive con la stessa nostra passione. Abbiamo cambiato barche, firme, modalità di partecipazione. Qualcuno da amico è diventato redattore, qualcuno viceversa. Qualcuno da nemico è diventato compagno di equipaggio. Qualcuno se ne è andato ed è tornato. Qualcun altro no. Abbiamo cercato per voi e con voi le foto più belle e i video piu significativi... e più divertenti. Non abbiamo fatto mancare nemmeno la musica, e ci è sembrato che alla fine qui si potesse discutere anche di quella. Vi abbiamo fatto salire sul black rib per regalarvi l'impressione di essere in acqua con chi c'era davvero. Abbiamo condiviso la vittoria con i vincitori e la delusione con chi le vittorie le ha solo sfiorate. E, qualche volta, abbiamo preso in giro chi la vittoria credeva di avercela in pugno e invece... E visto che fare i seri ci piace, ma ci piace di piu divertirci siamo sicuri che l'ironia non ci ha mai lasciato. Quindi, anche se forse certe volte abbiamo altazo un po' troppa polvere, siamo riusciti a togliere un po' di ruggine... Due anni su e giù per le banchine con chi ha il sale e il sorriso in faccia. Due anni in acqua a fianco di chi vince ma anche con gli occhi di chi non vince. Due anni a riempire gli inverni senza il mare (magari con un po di laghi) cercando le notizie e i pettegolezzi e condendoli con la musica. Due anni a dimostrare che dove certe volte non arriva l'esperienza, arriva il cuore. E ci arriva anche meglio. Due anni per dire una volta in più che.....non chi comincia , ma quel che persevera.

martedì 17 novembre 2009

Azzurra vs Team Origin



Nizza (Francia) 17 novembre 2009 – Sarà proprio Azzurra a scendere in acqua giovedì mattina per la prima giornata delle semifinali del Louis Vuitton Trophy. Bruni e il suo equipaggio affronteranno gli inglesi di TeamOrigin di Ben Ainslie.
Il regolamento dell’evento prevede lo svolgimento delle semifinali tra i primi quattro in classifica (al meglio delle tre regate) e la disputa dei match validi per l’assegnazione delle piazze comprese tra il quinto e l’ottavo posto (Knock Out, ad eliminazione diretta). Gli abbinamenti inoltre sono determinati dalla scelta del vincitore della classifica provvisoria dei Round Robin.
Dean Barker di Emirates Team New Zealand, dominatore del girone con 9 vittorie e una sola sconfitta, ha optato per affrontare l’equipaggio russo di Synergy, rivelazione di questa regate di Nizza. Di conseguenza Azzurra dovrà vedersela con gli inglesi di TeamOrigin.
E' invece stato definitivamente cancellato l’ultimo match del Round Robin 2, che avrebbe dovuto contrapporre Emirates Team New Zealand a Synergy, per mancanza di vento.
Per quanto riguarda i Knock Out, Hamish Pepper, skipper e tattico di BMW Oracle Racing e quinto in classifica provvisoria, ha optato per TFS PagesJaunes, lasciando ad Artemis il duello con All4One.

Programma di giovedì 19
1 – Semifinale: Azzurra (ITA-90) vs Team Origin (ITA-99)
2 – Knock Out: BMW Oracle Racing (GBR-75) vs TFS PagesJaunes (FRA-93)
3 – Semifinale: Emirates Team New Zealand (ITA-90) vs Synergy (ITA-99)
4 – Knock Out: Artemis (GBR-75) vs All4One (FRA-93)

Italians do it better



Il Mondiale Melges 24 torna in Italia.
Per curarsi quella che sembrava una miopia grave la Classe Internazionale accende finalmente la luce e si inchina a numeri e fatti.
Appuntamento per tutti nel Bel Paese nel 2012.
Un pò tardi ma meglio che mai!
Nel video quello che, quando ci impegnamo, sappiamo fare.

The Melges 24 World Championship will be back.
The Italian Melges 24 Class has been appointed to organize the event in 2012.
Better late than never, finally the International Melges Class Association turns the light ON.
Apparently with no reason the international activity on the Melges 24 has been marginal despite the fact that the italian numbers are impressive and speak louder than any other reason used to select different destinations in the past
Without forgiving to thank who has worked in making this possible we kindly suggest the IMCA to review the video above.
I don't know if is true that Italians Do It Better but seeing the video I can't understand why they waited soo long to come home

lunedì 16 novembre 2009



Nizza (Francia) 16 novembre 2009 – Nel decimo giorno di regate del Louis Vuitton Trophy di Nizza sono stati determinati i quattro semifinalisti: Emirates Team New Zealand, Team Origin, Azzurra e, a sorpresa, il team russo di Synergy. Grandi esclusi gli americani di BMW Oracle e Artemis con Paul Cayard e Terry Hutchinson a bordo.
Per Azzurra, un ottimo risultato ottenuto con sette vittorie e 4 sconfitte. Giovanni Maspero, responsabile sportivo della squadra che corre con i colori dello Yacht Club Costa Smeralda, ha così commentato questo primo risultato ottenuto a Nizza: “A conclusione dei Round Robin non posso nascondere di essere molto soddisfatto del lavoro svolto e, se vogliamo fare un primo bilancio, non possiamo non considerarlo positivo. Il nucleo di questa squadra, che da queste regate ha preso il nome prestigioso e storico di Azzurra, in realtà aveva già regatato assieme la scorsa stagione. Abbiamo fatto degli innesti di prestigio, come il tattico Tommaso Chieffi, e devo dire che ci siamo intergrati perfettamente. Certo abbiamo ampi margini di miglioramento nel far crescere sia la squadra che il progetto globale di Azzurra. Confesso comunque che per me l’accesso alle semifinali era l’obiettivo minimo e mi aspetto molto dalle prossime regate. Probabilmente affronteremo gli inglesi di Team Origin contro i quali abbiamo fatto sempre bene. Credo in questa squadra e posso dire di sentirmi fiducioso per le prossime prove”.
Nella mattina di oggi, Azzurra è scesa in acqua per due regate: la prima vinta agevolmente contro gli ormai esclusi americani di BMW Oracle, la seconda contro gli entusiasti russi di Synergy che hanno avuto la meglio in un match combattutissimo.
Cronaca: Azzurra batte BMW Oracle Racing di 1'01". Bella battaglia in partenza tra Gavin Brady e Francesco Bruni. Ad avere la meglio, attraversando la linea mure a dritta con mezza lunghezza di vantaggio sull'avversario, partito sulle mure opposte, è l'equipaggio statunitense che, al primo incrocio, "rimbalza" Azzurra verso la destra del campo. Verso metà della prima bolina un salto di vento favorisce il ritorno dell'equipaggio di Francesco Bruni che all'incrocio successivo obbliga gli statunitensi a virare e li "accompagna" sino alla layline di sinistra, concretizzando un vantaggio di circa tre lunghezze. Nel corso della prima poppa, grazie all'acume tattico di Tommaso Chieffi, Azzurra si allunga sensibilmente e inizia la seconda bolina navigando verso la sinistra con un margine di circa 200 metri. Un nuovo salto di vento, proprio a sinistra, permette al team italiano di estendere la propria leadership e amministrare il vantaggio sin sul traguardo.
Cronaca: Synergy batte Azzurra di 1'02". Vittoria in partenza dell’equipaggio russo che conquista il lato destro del campo di regata. L’equipaggio di Azzurra vira per tentare di portarsi a destra ma Karol Jablonsky difende quel lato del campo di regata e obbliga Azzurra a tornare verso sinistra. All'incrocio successivo si ripete la stessa cosa e il distacco appare invariato: le barche sono davvero vicinissime. Il duello di virate, sviluppatosi al centro del campo di regata, si conclude a favore di Synergy che va a girare la boa con 8 secondi di vantaggio sul team italiano. Dopo una poppa tutto sommato tranquilla per il team russo, che ha mantenuto invariato il margine di vantaggio, le barche iniziano la seconda bolina su mure opposte. Azzurra naviga verso destra, Synergy verso sinistra. Il vento non fa scherzi agli uomini di Jablonsky che al primo incrocio sono ancora avanti di un paio di lunghezze e procedono verso la destra, lasciando allo scafo dello Yacht Club Costa Smeralda la sinistra del campo. Nonostante i ripetuti tentativi Azzurra non riesce a sopravanzare Synergy: all'ultima boa i russi sono ancora al comando. Durante la poppa Azzurra si avvicina molto all'avversario e a tre quarti si prepara ad attaccarlo. Le barche navigano vicinissime: Azzurra è sopravento a Synergy, la separazione minima e il distacco di mezza lunghezza. Il sorpasso è possibile, ma il gennaker di Azzurra cede improvvisamente strappandosi all'altezza della penna: la regata è decisa a favore dei russi.
Domani in programma l’ultima regata del secondo Round Robin che vedrà impegnati Emirates Team New Zealand e Synergy. Per Azzurra due giorni di riposo. L’equipaggio di Bruni infatti scenderà nuovamente in acqua giovedì per la prima giornata delle semifinali.
Regate disputate oggi
Regata 1: AZZURRA batte BMW ORACLE RACING
Regata 2: TEAMORIGIN batte ALL4ONE
Regata 3: SYNERGY batte AZZURRA
Regata 4: ARTEMIS batte TFS-PAGES JAUNES
Regata 5: BMW ORACLE RACING batte ARTEMIS

Classifica provvisoria
1) EMIRATES TEAM NEW ZEALAND Punti 9/1 – 2) TEAMORIGIN Punti 8/3 - 3) AZZURRA Punti 7/4 - 4) SYNERGY RUSSIAN SAILING TEAM Punti 6/4 - 5) ARTEMIS Punti 5/6 –
6) BMW ORACLE RACING Punti 4/6 - 7) ALL4ONE (Host Team) Punti 3/8 - 8) TFS PAGES JAUNES Punti 1/10

Dove eravamo rimasti?
Ah già... la dirigenza della classe italiana a corto di argomenti non produceva nessun materiale per presentare la propria candidatura ed il mondiale 2012 veniva assegnato all'Australia, terra lontana e, a dire il vero, senza una presenza congrua di barche, cosa che invece in Italia certo non manca.
Ed ora eccoci qui a festeggiare la nuova dirigenza di classe che sembra avere imboccato la strada giusta, prima presentando il calendario 2010 in assoluto anticipo su tutto il mondo velistico nazionale, ed ora conquistando proprio quel mondiale che la vecchia gestione non aveva saputo richiedere. In Australia di barche non ce n'erano né ne sono arrivate e la premiata ditta Testolin & Babini è giustamente tornata alla carica in occasione dell'ultimo meeteing AGM.
Quindi a Settembre 2012 ad Alghero avremo il secondo mondiale Sardo, tutti contenti (non tanto gli anglosassoni che tifano per il loro regno) e forse con i traghetti gratis.
E' già partito anche il sito http://www.melges24worlds2012.com
Certo Alghero è una scommessa, posto bellissimo e affascinante, campo di regata superbo ma dovrà prima superare il test della tappa Volvo Cup del prossimo Aprile. Nel caso è già pronto un piano B col mondiale che anzichè sardo parlerebbe maremmano. Certo mancano 3 anni ma Annapolis con le sue 50 barche sperdute nella fredda nebbia e nella corrente sarà presto solo un brutto ricordo.
Adesso che bello sarebbe correggere la sciagurata deriva tecnica della classe internazionale, riuscire a scacciare o ridimensionare la banda Brown&Cheever, gente che su un 24 non è forse mai neppure salita, prima che si inventino luci di via, winch e chissà che altro per rovinare la più bella classe monotipo del mondo. Intanto la loro proposta di obbligare dal 1/1/11 le barche che regatano in manifestazioni modiali e continentali ad avere a riva il nuovo strallo è stata bocciata.
E' ora che la nostra flotta, con i suoi numeri ed i suoi risultati, riprenda un pò più di peso a livello amministrativo internazionale. Riccardo se ci sei batti un colpo?




E' iniziato questo week-end a Savona l'Audi Melges 20 Winter Tune-Up. Nelle acque liguri alcuni valorosi equipaggi si stanno preparando in previsione di iniziare la stagione 2010 al massimo della forma. Mentre molti stanno già programmando le vacanze sulla neve, altri spingono il piede sull'acceleratore per raggiungere, o provare a superare, il livello di coloro che hanno dominato la stagione appena conclusa.

Il programma di allenamento è bello tosto: si esce la mattina presto per sfruttare la tramontana, si inizia con qualche speed test, poi partenze a ripetizione e regatine tra le boe. Insomma, non si poteva desiderare di meglio!

L'Audi Melges 20 Winter Tune-Up proseguirà con i week-end del 28-29 novembre e si concluderà con quello del 12-13 dicembre. A tal proposito si segnala la Regata di Natale di domenica 13 dicembre che chiuderà il periodo di preparazione invernale.

Si segnala che anche durante i prossimi appuntamenti sarà possibile prenotare una prova in mare gratuita dell'Audi Melges 20. Per info: info@melgeseurope.com

Pix of the week



Courtesy of Ingrid Abery

domenica 15 novembre 2009

Cioccolata per due


Giovanni e Pietro sono arrivati stamattina in Messico, concludendo secondi una lunga e difficilissima regata, dove le condizioni meteo avverse (tanta, tantissima bolina anche dove ci si aspettava invece di scendere con gli alisei) hanno impedito alla coppia italiana di vincere come quasi sempre le riesce. Le botte infinite sulle ripide onde dell'Altlantico hanno ridotto la competitività di Telecom, barca robusta e veloce, causandone la rottura dello strallo principale, riparato alla meglio solo dopo alcuni giorni, e della paratia sotto l'albero in modo molto preoccupante ma fortunatamente non definitivo.
La Solidaire du Chocolat è una idea nuova, sia per la formula che vede due marinai a rappresentare una associazione solidale, a bordo delle barche oceaniche mid-budget del momento, i Class 40, ma sopratutto per la rotta che porta oltre le solite Antille, proseguendo dopo la traversata atlantica sino a Progreso (Messico) passando tra Haiti e Jamaica, tra Cuba e lo Yucatan. In tutto 5000 miglia.
I nostri sono partiti prendendo da subito il comando, tirando al massimo contro i groppi freddi e le basse pressioni che si affliggevano sulla flotta, alla disperata ricerca dell'aliseo caldo che a novembre era giusto aspettarsi a quelle latitudini. Dopo qualche giorno Pietro, che in barca non sta fermo neppure quando dorme, ha sbattuto contro una sàrtia ammaccandosi come al solito un occhio correndo tra gli spruzzi a prua a cazzare lo strallo di trinchetta per dare sicurezza all'albero. Questa operazione si rivelava provvidenziale la mattina in cui il bicchierino in testa d'albero del rollafiocco decideva di spezzarsi di netto, lasciando in bando fiocco e strallo. L'albero era però salvo.
Una poggiata interminabile, visibile sulla rotta del sito della regata, ci ha fatto preoccupare moltissimo, recuperare il fiocco lo strallo e assicurare l'albero non è stato certo rapido. Considerata la rotta, sempre e solo bolina, complice anche la scelta di restare più a Nord, la testa della gara e la possibilità di far "taspare" con la barca al massimo andavano a farsi benedire. Per dare una mano anche uno dei PC e il desalinatore si rompono.
Dunque vola verso la vittoria Initiatives – Novedia (Tanguy De Lamotte/Adrien Hardy) e i nostri doppiato il disimpegno di StBarth si trovano sbalzati in un testa a testa di gioni e notti con i terzi Cheminées Poujoulat (Bruno Jourdren/Bernard Stamm) spesso a vista talvolta davanti. Tra bonaccie e nuove boline Soldini e D'Alì ce l'hanno fatta a chiudere secondi, un risultato eccellente per come si erano messe le cose, ed il pensiero adesso va alle barche più indietro dove, causa le condizioni meteo i tempi si sono anche raddoppiati e scarseggiano i viveri.

Da tutti noi per cui "la solidarietà della cioccolata" è un amico che divide con te l'ultima tavoletta di Ritter prima dell'ultima prova... complimenti!






Nizza (Francia) 15 novembre 2009 – Primo verdetto per Azzurra che, con una giornata di anticipo alla conclusione del Round Robin, ha già conquistato la semifinale del Louis Vuitton Trophy di Nizza. Al termine di una giornata che ha visto i russi di Synergy protagonisti grazie alle vittorie raccolte contro Artemis e contro i britannici di Team Origin, sono infatti già tre i team che hanno messo al sicuro la qualificazione: Emirates Team New Zealand, cui le vittorie ottenute contro BMW Oracle Racing e PagesJaunes hanno portato la matematica certezza della vittoria nel girone, TeamOrigin e ed appunto Azzurra
Il programma di domani prevede come prima in acqua Azzurra, oggi a riposo, per affrontare BMW Oracle Racing; a seguire sarà la volta degli inglesi di Team Origin che affronteranno All4One. Nel terzo volo toccherà ad Azzurra vedersela con i temibili russi di Synergy. Concluderanno la giornata Artemis contro PagesJaunes e BMW Oracle Racing contro Artemis.

Regate disputate oggi
Regata 1: TEAMORIGIN batte BMW ORACLE RACING
Regata 2: SYNERGY batte ARTEMIS
Regata 3: EMIRATES TEAM NZ batte BMW ORACLE RACING
Regata 4: ARTEMIS batte ALL4ONE
Regata 5: SYNERGY batte TEAMORIGIN
Regata 6: EMIRATES TEAM NZ batte TFS-PAGES JAUNES

Classifica provvisoria
1) EMIRATES TEAM NEW ZEALAND Punti 9/1 – 2) TEAMORIGIN Punti 7/3 - 3) AZZURRA Punti 6/3 - 4) SYNERGY RUSSIAN SAILING TEAM Punti 5/4 -– 4) ARTEMIS Punti 4/5 –
6) BMW ORACLE RACING Punti 3/6 - 7) ALL4ONE (Host Team) Punti 3/7 - 8) TFS PAGES JAUNES Punti 1/9

Bat Trimaran



Anche i super snobboni di BMW Oracle racing decidono che non si può fare a meno di pubblicare i video del team su You Tube se vuoi accrescere la tua visibilità.
Arrivano tardi ma sempre meglio che mai, la possibilità di embedding è una figata per i cercatori d'oro della rete come noi.
Bene.
Ma adesso che possiamo cedere qualcosa di più chi ci spiega il senso di quella specie di bimini top montato a poppa?

Even the super snob BMW Oracle racing has decided to publish their videos on the Tube. A little late decision but always a good new for web secret agenys like us.
Now who is going to explain us why there is a kind of bimini top in the back of trimaran?

venerdì 13 novembre 2009



Che match! Azzurra merita un doppio applauso, per aver vinto e per non avere mai mollato, nonostante la penalità, nonostante lo svantaggio. La barca italiana parte bene sulla destra del campo dopo un prestart ‘teso’ e serrato. Gl’inglesi, d’altronde, puntavano alla vittoria per aggiudicarsi la testa della classifica nel RR1... Quando le barche incrociano, Ben Ainslie è bravissimo ad infilarsi sottovento allo yacht italiano; una volta in quella posizione orza deciso. Azzurra è lenta nella risposta e gli Umpire alzano bandiera rossa. Questo significa che bisogna pagare la penalità immediatamente. Cosa che Bruni & Co fanno, perdendo secondi preziosi alla boa (32”).



La regata sembra irrimediabilmente compromessa, ma gli inglesi fanno un terribile errore nella poppa, permettendo ad Azzurra di allontanarsi molto sulla destra del campo. Quando vanno a coprire, la barca italiana è già avanti e gira in cancello in testa (56”). Gli italiani mantengono il vantaggio e girano la seconda boa al vento 49” avanti. Ben Ainslie cerca in tutti i modi di recuperare nell’ultima poppa, ma inutilmente. Azzurra vince un grandissimo match con un vantaggio di 1 minuto.

Comunicato Louis Vuitton Trophy

giovedì 12 novembre 2009





Nasce a Milano a cavallo tra ieri ed oggi quello che promette di essere uno dei team di riferimento per la conquista dell'Audi Sailing Series 2010 e della Gold Cup in programma a Malcesine.
Parliamo di nomi decisamente importanti nel panorama velico internazionale a testimonianza di quanto interesse stia suscitando il Melges 20 in chiave 2010 anche tra i vari PRO.
Adesso Vela, come sempre nel mezzo del mazzo di carte, non può per ora rivelare la formazione.
C'è prima da capire quale sarà il nome definitivo della squadra, in bilico i due bonari personaggi Marvel rappresentati sopra....
Ulteriori aggiornamenti qui, una volta a settimana, per seguire una sapiente strategia di comunicazione che ci farà parlare di loro molte volte prima e durante la stagione.
Ahhhh quasi dimenticavo, l'Hulk Sailing Team (o il Joker sailing team) il primo centro l'ha già fatto, Adesso Vela è da oggi ufficialmente il loro ufficio stampa .... intenditori ;-)

Come direbbero i candidati:

"Hulk molto arrabbiato! Hulk spacca! Hulk distrugge!"
"Voglio la mia faccia sui biglietti da un dollaro"

Stay Tuned



Nizza (Francia) 12 novembre 2009 – Ancora una vittoria per Azzurra nell’unica regata disputata quest’oggi a Nizza nella sesta giornata del Louis Vuitton Trophy. L’equipaggio italiano si è imposto sul team franco-tedesco All4One con un distacco di quasi due minuti. Seconda posizione quindi nella classifica provvisoria del Round Robin che vede al comando Emirates Team New Zealand a punteggio pieno.
Cronaca. Una vittoria sudata come non mai, quella contro All4One. La barca italiana conquista la destra in partenza, tagliando veloce e potente. A metà della prima bolina incrocia avanti e decide di andare sulla sinistra del campo. In quel momento inizia un duello con la barca franco tedesca respinta sulla destra ma, ad ogni virata, Azzurra perde qualcosa a favore di Col che guadagna metro su metro. In una virata più ravvicinata di altre, Azzurra tarda a rispondere e Col si ‘infila’ sottovento. Alla fine la barca italiana è costretta a virare ma il vento è davvero poco e la manovra costa molto in termini di velocità. Il risultato è che All4One è avanti alla prima boa (29”). Invece di correre la poppa in controllo degli avversari, però, John Cutler chiama una strambata su All4One; Sebastien Col si separa moltissimo da Francesco Bruni, solo per ritrovarselo davanti al cancello (1’22”). I ragazzi italiani non si lasciano scappare l’occasione e da quel momento regatano in severo controllo dell’avversario sino all’arrivo tagliando con quasi 2 minuti di vantaggio.
Commento di Francesco Bruni, timoniere di Azzurra: “Questa vittoria è stata veramente conquistata con fatica. Le condizioni meteo erano talmente instabili che prendere decisione era estremamente difficile. Anche oggi l’equipaggio ha risposto in maniera eccellente ad ogni manovra chiamata. Sono veramente soddisfatto di questo primo Round Robin anche se la regata di domani contro Team Origin sarà determinante per la classifica”.
Il programma di domani infatti prevede che Azzurra scenda in acqua per disputare una sola prova con il Team inglese che può vantare nel pozzetto ben 6 medaglie d’oro alle Olimpiadi (3 Ben Ainslie, 2 di Ian Percy e 1 Andrew Simpson).
Nella giornata sono stati disputati altre tre match. Quelli della mattina, con un vento sui 10 nodi, hanno visto la vittoria dei neozelandesi di ETNZ su BMW Oracle; di Artemis sugli inglesi di Team Origin e di Synergy su TFS Pages Jaunes.
Il vento è poi andato a calare fino a 6 nodi e gli ultimi due match sono stati rinviati a domani.
Regate disputate oggi
Regata 1: ETNZ batte Bmw Oracle
Regata 2: Artemis batte TeamOrigin
Regata 3: Synergy batte TFS Pages Jaunes
Regata 4: Azzurra batte All4One
Rinviata Regata 5: Artemis vs BMW Oracle
Rinviata Regata 6:TeamOrigin vs ETNZ
Rinviata Regata 7: BMW Oracle vs Synergy

Classifica provvisoria
1) EMIRATES TEAM NEW ZEALAND Punti 6/0 – 2) AZZURRA Punti 5/1 - 3) TEAMORIGIN Punti 4/1 -– 4) ARTEMIS Punti 3/3- 5) BMW ORACLE RACING Punti 2/3 –– 6) SYNERGY RUSSIAN SAILING TEAM Punti 2/4 7) ALL4ONE (Host Team) Punti 2/5 - 8) TFS PAGES JAUNES Punti 0/7 –

IL BLOG E' UN TRENO

Il Bar Vela non mi sembra così distante

"Il blog è come un treno.
Un treno senza una destinazione finale e che nessuno sa bene da dove sia partito.
Alle stazioni c'è chi sale e chi scende.
In viaggio, tra una fermata e l'altra si parla. Del più e del meno.
E' un treno dove sali senza biglietto.
Ma dove c'è la prima classe, la seconda classe e la terza classe.
C'è anche un macchinista. Ma come nei treni reali nessuno lo vede, nessuno ci parla.
Ogni tanto un annuncio dall'interfono.
Ogni tanto qualche passeggero si dimentica di quello che è e si mette a controllare i biglietti.
Si dimentica pure che su questo treno nessuno ha il biglietto. Perchè è gratuito.
Ma lui controlla lo stesso.
Solo per sentirsi più importante.
C'è pure chi non scende mai dal treno, pur intuendo che una destinazione vera non ce l'ha.
Ma rimane lo stesso. Perchè alle stazioni sale e scende tanta gente interessante.
E non c'è di meglio da fare, di meglio dove andare. E poi in fondo le stazioni sono tutte uguali.
Che motivo c'è di scendere?
E poi parla con uno e parla con l'altro, magari ti scopri diverso, cambiato, pure informato…. Ti sembra di essere quasi..migliore.
E allora resti su.
E, intanto, passano le stazioni, tanti sono scesi alla loro fermata. Alcuni sono saliti. Ma la gente che sale ti sembra sempre meno interessante. Quelli cha salivano una volta sì, che erano dei passeggeri interessanti!
E allora cominci a dire ...alla prossima scendo.
E poi ancora, alla prossima scendo.
Ma… che scendo a fare?
Vediamo piuttosto dove porta sto treno.
Vediamo qual'è la sua destinazione finale.
Come faccio a parlare con il macchinista? Lui si potrebbe sapere dove sta andando il treno.
Ma non si può. Le carrozze non comunicano con la motrice.
E quell’interfono che annuncia solo la prossima stazione. Mai un capolinea. Oppure un marcia indietro. Non può.
Sempre sulle sue rotaie."
Dalle Ferrovie del Blog
Buon Viaggio.
Un Passeggero

La poesia è stata pubblicata in un commento sul blogdi www.beppegrillo.it: "Rai al capolinea"

mercoledì 11 novembre 2009




Nizza (Francia) 11 novembre 2009 – Doppio successo oggi per Azzurra in tutte e due le regate in programma per l’equipaggio italiano a Nizza nella la quinta giornata del Louis Vuitton Trophy.
Cronaca Azzurra vs Synergy. Nella prima regata di oggi dopo una partenza difficile Azzurra batte Synergy con un vantaggio di 1’09”. “Non esistono match scontati”, aveva detto ieri sera Alessandra Sensini – team manager di Azzurra - “saremo concentrati e daremo il massimo con Synergy, anche perché avremo la barca ‘sfavorita’”. Così è stato, infatti, e i ragazzi italiani hanno faticato all’inizio per distanziare il team russo. Karol Jablonski vince la partenza e da sottovento costringe Azzurra a virare subito dopo lo start. Per metà della prima bolina Synergy è avanti ad Azzurra ma non riesce a distaccarla. Francesco Bruni e Tommaso Chieffi navigano concentratissimi sul vento leggero e instabile cercando di evitare manovre inutili che possano rallentare la barca. Il risultato è che Azzurra, dalla destra del campo, sfruttando anche il vantaggio delle mure, riesce a portare Synergy ben oltre la layline e a girare la prima boa al vento con 14” di vantaggio. Da quel momento Azzurra conduce sempre la regata, tagliando con un vantaggio di oltre un minuto.
Cronaca Azzurra vs TFS Pages Jaunes. Seconda vittoria per Azzurra. Questa volta tocca ai francesi di Bertrand Pace affrontare il team italiano che – nuovamente – dimostra la sua superiorità sul campo. Azzurra alla partenza riesce a conquistare il lato destro del campo, sfruttando al massimo il vantaggio delle mure a dritta. Nel primo lato la regata rimane aperta con le due barche abbastanza vicine. Alla prima boa i francesi hanno un problema al fiocco e, dopo aver ammainato lo spinnaker, rimangono per interminabili secondi senza vela di prua. Azzurra ne approfitta per allungare ancora il distacco. La barca italiana vince con oltre un minuto e mezzo di vantaggio.
Commento di Francesco Bruni, timoniere di Azzurra: “Sono molto soddisfatto soprattutto per la vittoria nella prima regata di questa mattina. Quello è un punto molto importante. Inoltre stiamo raggiungendo un ottimo grado d’intesa a bordo che ci permette di raggiungere questi risultati. ”.
Il programma di domani prevede che Azzurra scenda in acqua per disputare una sola prova con il Team franco-tedesco di All4One con Sebastian Col al timone e Jon Cuttler alla tattica.

Regate disputate oggi
Regata 1 EMIRATES TEAM NZ batte ARTEMIS
Regata 2: ALL4ONE batte TFS-PAGES JAUNES
Regata 3:AZZURRA batte SYNERGY
Regata 4: TEAMORIGIN batte BMW ORACLE RACING
Regata 5: SYNERGY batte ALL4ONE
Regata 6: AZZURRA batte TFS-PAGES JAUNES

Classifica provvisoria
1) EMIRATES TEAM NEW ZEALAND Punti 5/0 – 2) TEAMORIGIN Punti 4/0 - 3) AZZURRA Punti 4/1 – 4) BMW ORACLE RACING Punti 2/2 – 5) ARTEMIS Punti 2/3 – 6) ALL4ONE (Host Team) Punti 2/4 – 7) SYNERGY RUSSIAN SAILING TEAM Punti ¼ - 8) TFS PAGES JAUNES Punti 0/6 –





La foto d'antan è una courtesy di Andrea Giorgetti.
Prima o poi ci mettiamo anche tutti i nomi.